domenica 22 novembre 2009

Due tessere flop

Alla lunga serie di flop che questo governo è riuscito a mettere insieme dopo appena un anno e mezzo di legislatura - sanatoria badanti e ronde solo per citarne un paio -, vanno aggiunti due buchi nell'acqua di cui abbiamo notizia in questi giorni. Il primo è la cosiddetta "tessera del tifoso", fortemente voluta da Maroni per garantire, diceva lui, più sicurezza all'interno degli stadi. Si trattava in pratica di una sorta di carta di credito ricaricabile che avrebbe dovuto essere rilasciata su richiesta dopo i controlli da parte della questura sul richiedente. Siccome davanti alle lobby del calcio, in Italia, non c'è ministro che tenga, dopo le pressioni della lega calcio e dei tifosi italiani tutti, scesi in piazza per il nobile scopo, ecco che Maroni ha fatto retromarcia. Se ne riparlerà, forse, il prossimo anno.

Il secondo buco nell'acqua riguarda invece un'altra carta di credito ricaricabile: la mitica social card! Ad un anno esatto dalla introduzione di quella che da molti era stata definita all'epoca come "elemosina di stato" (40 € ricaricati mensilmente), arrivano i dati di utilizzo. 450.000 beneficiari attuali su una previsione da parte del ministero di circa 1.300.000 "bisognosi". Chissà, forse se per ottenerla si fossero poste condizioni meno assurde e le pratiche per l'attivazione fossero state meno farraginose (scusate, ma accreditare direttamente i 40 euro sulla pensione non era più semplice?), gli esiti dell'operazione potevano essere diversi. Ma si sa, questo è il governo del fare.

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