domenica 2 novembre 2025

Una Samarcanda che non conoscevo

Scopro casualmente, e con un colpevole ritardo di anni, che esiste una versione della celeberrima Samarcanda eseguita da Vecchioni e Branduardi assieme, versione che fu inserita all'interno dell'album dal vivo Camper del 1992. Ma la cosa ancora più curiosa e divertente è che esiste una clip risalente a quegli anni in cui i due cantautori la eseguono vestendo i panni di Stan Laurel e Oliver Hardy. 




Ho dei ricordi molto belli legati a questo capolavoro di Vecchioni, ricordi che affondano le radici nella mia infanzia, quando imparavo i primi accordi alla chitarra. 

Vecchioni scrisse questa canzone ispirandosi a una antica leggenda persiana nota come Appuntamento a Samarra e il testo è ricco di significati simbolici. Racconta di un soldato che festeggia la fine della guerra, ma durante i festeggiamenti si accorge di essere fissato da una strana figura che rappresenta la personificazione della Morte. Sella quindi un cavallo e si lancia al galoppo verso la città di Samarcanda nel tentativo di sfuggire a quella strana e inquietante "signora". Una volta arrivato, scopre che l'inquietante figura l'aspetta a Samarcanda. La Morte si rivolge quindi al soldato dicendogli: "Sono rimasta stupita di averti incontrato ieri là, ti aspettavo qui, oggi, a Samarcanda".

È una metafora del destino e dell'ineluttabilità della morte, un invito a prendere coscienza dei propri limiti. È anche una canzone sull'illusione che culliamo di poter controllare ogni aspetto della nostra vita, illusione implicitamente racchiusa nel paradosso del soldato che, cercando di sfuggire al suo destino, gli corre incontro ancora più velocemente. È una delle canzoni più iconiche e conosciute della musica d'autore italiana, dove dentro ci sono la filosofia, la letteratura, la poesia, e che non a caso è stata scritta da uno dei cantautori più colti che abbiamo in Italia.

8 commenti:

  1. Una versione tanto insospettabile e di cui mai avrei immaginato l'esistenza, quanto interessante e simpatica da vari punti di vista.
    E non poteva non risvegliare in me un ricordo legato all'ormai lontano viaggio in Uzbekistan, quando sul nostro pullman che stava arrivando a Samarcanda Olga, sincera italofila e per una settimana nostra guida, distribuì a ognuno di noi il testo completo della canzone di Vecchioni, che così abbiamo gagliardamente cantato in coro. Un gesto forse vagamente paraculo, il suo, però capace di trasformare un attempato gruppo di turisti in una classe di scolari in gita.

    Grazie per questa bella scoperta, caro Andrea, e buona settimana!

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    1. Grazie a te per aver aggiunto un altro tassello al racconto di quel viaggio.
      Buona settimana anche a te :-)

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  2. Bellissima scoperta. Grazie Andrea.

    Pierre

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    1. Di niente, è stata una sorpresa anche per me.

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  3. Che dire, un'accoppiata vincente, due artisti che adoro. Grazie per la scoperta condivisa con noi

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    1. Sì, ognuno a modo suo, due grandi.
      Ciao Fiorella.

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  4. Un brano che amo anch'io per tanti motivi.
    Ma c'è un po' di tristezza... eravamo tutti più giovani.
    In ogni caso, grazie per la segnalazione, questa versione non la conoscevo.

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