domenica 29 settembre 2024

Sicari


Comunque, se io fossi un medico che pratica interruzioni di gravidanza nelle modalità previste dalla legge e mi sentissi dare del "sicario" da qualcuno, un po' m'incazzerei.

Quando per esprimere le proprie opinioni si ricorre alla violenza verbale, ci si pone già dalla parte del torto. Isaac Asimov diceva, giustamente, che la violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci. E vale anche per quella verbale.

13 commenti:

  1. Sull'onda di affermazioni di questa violenza, negli Stati Uniti alcuni medici che praticano l'aborto sono stati uccisi, letteralmente. Affermazioni criminali dunque, come tutto ciò che è Papa. Da-per sempre.

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    1. Sì, ricordo questa cosa. Come ricordo gli assalti squadristi dei contrari all'aborto alle cliniche dove si praticava.

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  2. Sebbene sia personalmente contrario alla pratica, l'aborto è una decisione che spetta esclusivamente alla donna in gravidanza.

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  3. Posso capire che la questione gli stia a cuore, ma aveva mille (altri!) modi per esplicitarlo.

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  4. Il Papa non è quel signore che fece pubblicità ai sieri sperimentali che le case farmaceutiche dissero contenere feti abortiti? 🤮 Buona giornata a te

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    1. Sai che non ricordo questa cosa? Io ricordo che il Vaticano si espresse favorevolmente all'utilizzo di vaccini creati partendo da cellule di feti abortiti, ma magari ricordo male.

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    2. Oh sì, disse pure che il vaccinarsi era un atto d'amore.

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  5. (1/2)
    La problematica è secondo me più generale.
    Non saprei dire esattamente da quando (vi vedo un parallelismo con lo sviluppo delle reti sociali ma non sono sicuro su cosa abbia provocato cosa), ma direi una decina di anni a occhio e croce, il dibattito pubblico su qualsiasi argomento si è estremizzato. Non solo in Italia ma, mi pare, in tutto l’occidente.

    Non c’è più un confronto fra idee e posizioni diverse non dico sereno ma neppure aspro: c’è invece la radicalizzazione ed estremizzazione del pensiero: tutto viene diviso in bianco e nero, buoni e cattivi. Chi la pensa diversamente non solo sbaglia ma è un malvagio, uno stupido, un fascista/comunista.

    Lo vediamo con la guerra in Ucraina: chi non condivide al 100% la narrativa dominante è pro Putin e Putin è descritto come un folle che vuole conquistare l’intera Europa (poi gli storici, per esempio, hanno una prospettiva diversa S.2, E.04 - LIVE [La crisi russo-ucraina: analisi del conflitto (con il prof Alessandro Barbero)]; di un paio di anni fa ma ancora attuale).
    Oppure lo vediamo fra repubblicani e democratici negli USA.
    Oppure, nella UE, qualsiasi partito non allineato con Bruxelles (magari contrario alla guerra e alla politica anti-russa o che vorrebbe una politica sull’immigrazione diversa) è tacciato come estremista (di destra o sinistra a seconda delle necessità).
    Oppure, qualche anno fa, con la ghettizzazione dei contrari al vaccino.
    Oppure come qualsiasi opinione diversa dall’unica verità della narrativa dominante tacciata come bufala (anzi “fake news”) e quindi censurata.
    Oppure (paradossalmente visto che nascerebbe per favorire tolleranza e rispetto delle minoranze) l’ideologia “woke” negli USA (ma la tendenza, nella sua brutale rigidità, arriverà anche in Europa).
    Oppure come la politica occidentale schierata ciecamente a favore del genocidio compiuto da Israele contro i palestinesi: qui i media non possono fare altrettanto perché l’orrore è troppo esecrabile e l’opinione pubblica, nonostante le notizie edulcorate, se ne rende conto. I media quindi, per mantenere un minimo di credibilità, devono almeno fingere sgomento e dolore per le vittime innocenti pur senza osare attribuire non dico colpe ma neppure responsabilità.

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  6. (2/2)
    Non lo so: ai miei tempi a scuola si insegnava che il dialogo è fondamentale, che la verità non sta tutta da una parte, che bisogna sforzarsi di capire il punto di vista altrui, che non c’è il bianco e il nero ma tante sfumature di grigio. Si confrontavano fra loro le idee diverse e non c’era un’unica verità fissa ma il risultato sfaccettato dato dalla somma di pensieri diversi.
    Adesso sembra che l’intolleranza verso chi la pensa diversamente sia una virtù e che la longanimità sia invece un vizio da fuggire. Ognuno pare difendere il proprio fortino e sparare a vista a tutti quelli che indossano un’uniforme diversa: forse il problema è anche qui: non ci sono più “civili” ma tutti prendono posizione (un altro effetto delle reti sociali? Psicologicamente il prendere posizione su qualcosa rende meno aperti verso le idee diverse…), indossano cioè un’uniforme ideologica.
    Davvero mi chiedo se via solo una correlazione temporale fra reti sociali (con il loro brutale mi piace/non mi piace e gli algoritmi che favoriscono la polarizzazione del pensiero) oppure se vi sia anche un rapporto di causalità…

    Tornando al tuo pezzo la dichiarazione del Papa sembra inserirsi in questo modello di giudizio (sebbene sarebbe utile conoscere il contesto più ampio della sua affermazione: la riduzione a poche parole può essere fuorviante) in cui chi è contrario all’aborto non solo la pensa diversamente ma è anche cattivo, moralmente deplorevole. Per questo il medico è trasformato in sicario.

    Scusami se mi sono dilungato così tanto ma per natura tendo a cercare di capire anche le opinioni diverse dalle mie e in questo mondo di certezze assolute, a cui corrispondono errori inemendabili, mi sento sempre più fuori posto (magari sto semplicemente invecchiando!). Fatto sta che l’argomento mi sta a cuore e questo mi porta a dilungarmi su di esso.

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    1. Che viviamo nell'epoca delle estremizzazioni, della partigianeria acritica e della quasi totale assenza di pensiero è sotto gli occhi di tutti, e vale per qualsiasi argomento sul tappeto: dell'Ucraina ai vaccini, dal cambiamento climatico alle auto elettriche e via andando. Scegli un tema a piacere e troverai la guerra. Sui motivi che hanno condotto a questa assenza di pensiero e di dialogo hanno scritto in tanti, da Galimberti a Crepet, da Telmo Pievani a Steven Pinker e altri.
      Per quanto riguarda il filoputinismo anche io mi sono beccato la mia parte di accuse per essere stato fin dall'inizio contrario all'invio di armi all'Ucraina e aver sostenuto che quest'ultima è stata sì aggredita ma che se si analizza la storia fin dall'inizio si vede benissimo che nessuna delle due parti ha completamente ragione e nessuna delle due parti ha completamente torto.
      Oggi la società è così, c'è poco da fare.
      Per quanto riguarda il papa, la frase completa sui sicari è questa: "Un aborto è un omicidio, si uccide un essere umano e i medici che si prestano a questo sono, permettetemi la parola, sicari. E su questo non si può discutere".
      Mi sembrano parole chiarissime che non hanno nulla di fuorviante. Basta leggerle per capire tutto il portato di violenza che contengono.
      Per quanto riguarda il dilungarsi, a me non crea alcun problema che si scrivano qui commenti lunghi e articolati, anzi. In tempi di "mi piace", like e cuoricini sono i benvenuti :-)

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    2. Sottoscrivo, dalla prima all'ultima riga.

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