mercoledì 25 settembre 2024

Ancora con 'sti gatti

Io in fondo, nonostante il mio ateismo, voglio anche un po' bene al papa, per vari motivi. Ovviamente non lo seguo sui temi etici, anzi lì mi trovo agli antipodi rispetto a lui, ma gli ho sempre riconosciuto il merito di essere ormai l'unica voce mediaticamente rilevante a denunciare i guasti e le perversioni del capitalismo, a denunciare lo schiavismo, lo sfruttamento, l'aberrazione delle nostre politiche migratorie. 

Gli riconosco anche il merito di aver preso certe posizioni sulla guerra in Ucraina che gli sono valse accuse (ridicole) di filo-putinismo. Plaudo anche ai suoi continui richiami al massacro dei palestinesi da parte dell'esercito israeliano (si è mai sentito qualcun altro farlo?).

Poi però, dopo tutto questo, vedo che mi cade ancora sui cani e sui gatti e sulla stupidaggine conclamata che sarebbero corresponsabili della bassissima natalità nel nostro paese. L'ha ripetuto di nuovo anche oggi (ogni tanto ama tornarci sopra), dicendo che in Italia non si fanno più figli ma si adottano cani e gatti, dando a intendere che tra le due cose ci sia una correlazione. 

E allora ci si arma di pazienza, si sospira, si alzano gli occhi al cielo e si conta fino a dieci, augurandosi che almeno qualcuno del suo staff si prenda la briga di fargli notare la portata di questa castroneria.

15 commenti:

  1. Per essersi scelto il nome del santo amico degli animali, è quanto meno contraddittorio.

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  2. Eppure credo che il papa abbia qualche ragione perchè noi siamo sempre più disimpegnati... non solo non andiamo a votare ma ci interessiamo poco della cosa pubblica e non sappiamo in che modo educare i figli. Amare una bestiola che non chiede compenso, ci ama, sottostà ad ogni nostro capriccio e che siamo pronti ad abbandonare quando quel piacere viene a noia, è molto più comodo di un figlio la cui cura ci chiama, spaventa e preoccupa.
    Ciao Andrea.

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    1. Se allarghiamo il discorso a una sua valenza più generale riguardo al disimpegno, posso essere d'accordo. Ma è proprio ciò che ha letteralmente detto ("si privilegia avere cagnolini e gatti e non bambini") che è falso dal punto di vista fattuale. Un rapporto Eurispes del 2022 (qui) certifica infatti che sono più le famiglie con bambini ad accogliere animali domestici.
      Se il papa vuole sostenere una sua tesi va benissimo, ma deve farlo almeno su basi corrette.

      Ciao Sari.

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  3. A me non è sembrato che volesse porre una correlazione. Piuttosto voleva sottolineare la preferenza di molti per un impegno affettivo di serie B: un cane o un gatto non ti responsabilizzano al pari di un figlio.
    Poi ovviamente il discorso è molto più complesso perché di mezzo ci vanno anche l'aspetto economico, i supporti mancanti e tutto quanto non invoglia a farli davvero 'sti figli.
    Però è anche vero che a volte questo papa si lancia ad usare argomenti un filino banali, non proprio convincenti

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  4. Sottoscrivo in pieno... i figli costano e i cani e i gatti ancora di più. Quindi non è una questione economica

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  5. Il gatto e il cane hanno una vita limitata a qualche decina di anni. Se diventi padre lo sei per sempre e questa è una cosa bellissima ma non per tutti specialmente per quelli che si separano e sono sempre più numerosi.

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    1. Io sono separato ormai da tre anni e ti assicuro che sono padre esattamente come quando ero sposato, e continuo ad avere un bellissimo rapporto sia con le figlie che con l'ex moglie (con quest'ultima mi sento spessissimo e ogni tanto ci vediamo per una pizza e un po' di chiacchiere).
      Ora, so benissimo che il singolo caso non fa testo, ma ti assicuro che è possibile separarsi e continuare a essere genitori.

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  6. Paola D. Sta stravincendo l'ideologia neoliberale! Annientamento della famiglia in favore di persone sole dedite al solo consumismo.

    Ormai è normale lasciarsi dopo 20 o 30 anni ma rimanere in buoni rapporti e uscire insieme al ristorante, pizzeria, piadineria 😅 alcuni miei parenti fanno proprio così.

    Ormai i divorzi non sono solo in aumento ma sono anche sempre più per motivi banali come la noia o voglia di libertà.

    L'ideologia neoliberale sostenuta indirettamente anche da Papa Francesco ci sta portando al baratro.

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  7. Io non liquiderei il problema della denatalità in Italia con un solo motivo, che sia "cani e gatti", economico, sociale, culturale, ecc. Ma penso che i fattori in campo siano veramente tanti.

    Butto giù solo quelli che mi vengono velocemente in mente:

    - Mortalità infantile ridottissima, a differenza di appena 70/80 anni fa
    - Famiglie che piano piano abbandonano il sistema patriarcale, con mamme autonome e libere di fare scelte personali
    - (Attenzione a questo) Maggiore responsabilità sulle prospettive future: oggi si fa un figlio solo dopo essere ben consapevoli di poter affrontare la cosa bene socialmente ed economicamente
    - Paura della società e degli effetti che potrebbe avere sui giovani; poteva essere un buon motivo anche una volta, ma come sopra, forse c'era meno consapevolezza
    - Sicuramente, non lo escludo, ci piace riempirci la vita anche di altre cose; ma perché c'è più benessere. I miei nonni e i miei bisnonni difficilmente potevano permettersi una vacanza o solo anche un cinema+pizza alla settimana

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  8. > Plaudo anche ai suoi continui richiami al massacro dei palestinesi da parte dell'esercito israeliano (si è mai sentito qualcun altro farlo?)

    Sinceramente mi sembra che lo facciano anche altri. A cominciare da Guterres dell'ONU e la Corte Penale Internazionale (Netanyahu è stato condannato).
    Forse la critica al modo di fare israeliano arriva un po' da tutte le parti. Anche se molti lo fanno in maniera molto blanda.

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    1. >Sinceramente mi sembra che lo facciano anche altri. A cominciare da Guterres dell'ONU e la Corte Penale Internazionale

      Sì, ma mi pare che a questi venga dedicato qualche titolo veloce, neppure troppo visibile. Il papa invece su questi temi martella piuttosto incessantemente, almeno ho questa impressione qui.

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    2. Ok. Allora, così, il problema mi sembra diventi giornalistico. E non tanto su chi dica cosa.

      Personalmente la condanna da parte della CPI penso sia la cosa più importante. E' la cosa che ufficializza le colpe, senza girarci attorno con troppe chiacchiere.
      Purtroppo, però, è una Corte non riconosciuta pienamente da tutti i paesi e non è ufficializzata dall'ONU.

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    3. Sul Papa, ne abbiamo già parlato, vorrei capire prima cosa intende col più di una volta pronunciato termine "frociaggine", pensando di non essere ascoltato. Che posizioni prende sui diversi orientamenti sessuali.
      Vorrei anche una presa di posizione netta e severa, a livello religioso, sull'evasione fiscale, uno dei maggiori problemi sociali in Italia.

      Finché non ho questi segnali, temo che sia tutto molto mediatico e di facciata.

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  9. I miei bisnonni classe 1895 e 1908 vivevano alla giornata senza svaghi al massimo la domenica come unico giorno di riposo. (La domenica abolita di fatto nel 2006 dal neoliberista Bersani).

    Invece i miei nonni classe 1939 e 1943 che hanno vissuto il boom economico degli anni Sessanta andavano al ristorante, pizzeria, mare e vacanze varie.
    Hanno fatto sei figli e vivevano felici.

    Oggi il patriarcato è stato sostituito dal figliarcato.

    Papa Francesco non può riconoscere gli orientamenti sessuali altrimenti la Chiesa muore... Lo dico da super partes essendo che sono agnostico tendende all'ateismo.

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