Mi piacerebbe vedere, ad esempio, se come motivazione scrivono, che ne so?, pericolo di fuga (da un carcere egiziano?), oppure pericolo di reiterazione del reato (quale reato, tra l'altro?), oppure pericolo di inquinamento delle prove (prove di quale reato?) o altre motivazioni ancora. A meno che, molto più semplicemente, l'unica motivazione stia in un assurdo e arbitrario accanimento giudiziario nei confronti di uno studente colpevole di nulla, se non di essersi sfortunatamente trovato stritolato in un ingranaggio più grande di lui, ingranaggio mosso da aguzzini in toga che là vengono chiamati giudici.
A chi si lamenta che i nostri governi (l'attuale e il precedente) si sono mossi finora in questa faccenda senza sbraitare più del dovuto, segnalo questa pagina, in cui è elencato in numeri il giro d'affari tra noi e l'Egitto, e quest'altra, dove sono elencate le attività dell'Eni da quelle parti. Da qui si capisce benissimo che quando tutto il discorso sui diritti umani, di cui amiamo tanto riempirci la bocca, confligge col mercato, beh, questi ultimi si possono momentaneamente anche accantonare.
La faccenda di Patrick Zaki penso sia molto delicata. Come ogni cosa che avviene in paesi non democratici e che riguardano i diritti umani.
RispondiEliminaViene affronatata spesso per, secondo me, inutili slogan e brevi frasi fatte.
Ma tu come al solito argomenti molto bene. Nonostante la poca lunghezza del post la trovo un'analisi chiara e completa.
Grazie Maurizio. Spero che questa surreale storia si sblocchi al più presto.
EliminaIo sorrido ancora per le motivazioni dell'avviso orale (durata tre anni) che mi beccai ormai quasi una decina di anni fa. Non feci ricorso perché non mi andava ed ero già all'interno di un percorso di cambiamento... ma a riguardare quella carta mi viene ancora da ridere se penso che sia stata partorita da un organo di uno stato che si dichiara democratico.
RispondiEliminaPresumo siano altrettanto ridicole quelle nei confronti di Zaki. Anzi, quelle sicuramente di più.
EliminaTutta la fuffa su Regeni avrebbe dovuto farti capire come funzionano i rapporti tra Stati, a maggior ragione tra quelli con solidi e intrecciati rapporti economici. Ti ricordo il recente elogio di Draghi alla gestione politica libica.
RispondiEliminaSo come funzionano i rapporti tra stati da ben prima del caso Regeni. Per quanto riguarda ciò che ha detto Draghi sulla Libia, niente di nuovo sotto il sole, si tratta della stessa vuota retorica che ogni nuovo presidente del Consiglio imbastisce per salvaguardare i rapporti commerciali tra i due paesi. Niente di più, niente di meno.
RispondiEliminaMi spiace per Patrick, anche lui si è trovato incapsulato in gioco più grande lui.
RispondiEliminaSpiace anche a me. Spero che almeno questi siano gli ultimi 45 giorni della sua detenzione.
EliminaCredo che alla fine Zaki tornerà in Italia, quando l'Egitto vorrà dimostrare al mondo la sua magnanimità.
RispondiEliminaCampa cavallo, mi verrebbe da dire.
EliminaAi tempi di Mubarak almeno vantavamo amicizie, parentele...
EliminaSorrido (per non piangere).
Elimina