Restare chiusi in casa quando viene la sera è una bellissima metafora che io interpreto in questo modo: l'incedere della sera rappresenta l'arrivo dei periodi bui, un po' come quello, molto lungo oltretutto, che stiamo vivendo, i periodi cioè in cui tutto (politica, economia, società ecc.) sembra andare a ramengo. Restare chiusi in casa durante la sera, ossia in questi periodi, significa quindi abbandonarsi all'ignavia, all'indolenza, al menefreghismo, un po' anche alla rassegnazione. E quelli, come il mio collega, che dicono che tutti sono uguali è un po' come se utilizzassero questa proposizione come pretesto per giustificare la loro, tutto sommato comoda, indolenza. Siccome sono tutti così - dicono costoro - è inutile adoperarsi per tentare di cambiare le cose.
La metafora di De Gregori l'ho interpretata in questo modo. Lunedì, quando tornerò al lavoro, proverò a sentire col mio collega cosa ne pensa.
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RispondiEliminaSono d'accordo con te, anche io ho sempre interpretato in questo modo quel verso. In fondo, dire " sono tutti uguali" è comodo per gli Italiani, da sempre abituati a lamentarsi e mai disposti a lottare per cambiare le cose.
RispondiEliminaMi è piaciuto che questo brano sia stato anche citato da Mattarella in occasione della festa del 2 giugno.
EliminaUn modo rivoluzionario lo avremmo, alle prossime elezioni. Il più rivoluzionario di tutti. ;)
RispondiEliminaCampa cavallo.
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