venerdì 1 febbraio 2019

E va bene, faccio outing: sono stato un coglione

Ogni tanto nella vita si fanno errori, a volte più gravi e altre meno gravi. Io naturalmente non sono da meno. Anzi. Quindi faccio outing e confesso ai miei trentadue lettori l'errore più grave commesso di recente: alle ultime politiche ho votato Cinquestelle. Sono un coglione, lo so, e solo col senno di poi riesco a comprendere la portata di questa coglionaggine.

Non ho attenuanti. I prodromi per capire che dietro al cosiddetto "nuovo" si celava in realtà la brutta copia del più trito e ritrito politicume c'erano tutti, ma non li ho colti, o forse non li ho voluti cogliere, chissà. I segnali che sempre quel famoso nuovo nascondeva in realtà il peggio del fascismo di ritorno c'erano tutti, e da anni, a cominciare dalle epurazioni dei dissidenti, gli attacchi ai giornalisti, gli insulti gratuiti a persone del calibro della signora Levi Montalcini. Perfino le lampanti incompetenza e dabbenaggine erano lì in bella vista, bastava ascoltare per un minuto Di Maio o la Taverna per vederli.

Scusanti? Non ne ho. Attenuanti? Nemmeno. Sono un orfano di una sinistra che non c'è più, distrutta scientemente dai Renzi, dai Gentiloni, dai D'Alema, dai Veltroni, una sinistra i cui ultimi barlumi si videro con Prodi, poi più niente, solo destra a perdita d'occhio. Coglione due volte, convinto di poterne ritrovare qualche traccia in un movimento che per conservare cadreghe e consensi si è invece appiattito sulle posizioni fasciste e xenofobe di un ministro dell'Interno la cui incompetenza e ignoranza gli creerebbero difficoltà anche ad amministrare un condominio.

Ho sbagliato, e come dice Guccini: "...accetto il crucifige e così sia".

9 commenti:

  1. anche mio padre è uno come te e non si dà pace...prima del 4 marzo avevo cercato di dissuaderlo ma ha preferito affidarsi al cambiamento.

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  2. dai, siamo almeno in due; io addirittura li ho votati pure per il sindaco a Roma... :-D
    però io non mi sono mai fatto grandissime illusioni (forse proprio all'inizio-inizio) anzi, forse quasi lo sapevo... ma non volevo assolutamente un altro PD (ancora cerco il sindaco PD che ho votato e hanno fatto sparire)...

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    1. Grosse illusioni non me n'ero fatte neppure io. Diciamo che il mio è stato un voto indirizzato a ciò che ingenuamente pensavo fosse il meno peggio in circolazione. Mi sbagliavo alla grande.

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  3. Anche io sono stato tentato ma alla fine ho votato Leu di Pietro Grasso. Visto come è andata a finire sono contento di non aver dato il mio voto a questi qui.

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  4. A me le idee del M5S non dispiacevano giusto nella fase embrionale, prima che i primi candidati venissero eletti alle amministrative. Comunque all'epoca delle ultime politiche avevo già mangiato la foglia da un pezzo. Non sono potuta andare a votare, ma se l'avessi fatto, piuttosto che votare per quelli là, avrei votato scheda bianca oppure annullato la scheda. Ma più probabilmente avrei votato per il PD, che consideravo - e tuttora considero, ebbene sì - il "meno peggio"... ;-)

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    1. Temo sarebbe difficile, oggi, imbastire un dibattito su cosa (o chi) sia il meno peggio. Potessi tornare indietro, col senno di adesso, probabilmente starei a casa. Il PD... No, mi spiace, il PD renziano non l'avrei mai votato. E non solo a causa di Renzi, della sua ipertrofia dell'Io, le sue smargiassate, la sua delegittimazione dei "nemici" a suon di gufi, rosiconi e altri epiteti, che non avevano nulla di diverso da quelli che usa oggi Salvini per dileggiare gli oppositori, ma perché se avessi dovuto avallare una politica economica e sociale così smaccatamentente di destra, a quel punto avrei votato direttamente Forza Italia.
      Niente, io oggi mi sento privo di rappresentanza politica, e non è una bella sensazione.

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  5. Magari ora ci stupiscono.
    Flavio.

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  6. Ciao, Andrea.
    Non credo che tu sia stato un coglione, e penso che non dovresti biasimare te stesso: hai votato ciò che ti sembrava meglio. Non sono pochi i delusi di sinistra che hanno scelto i 5 stelle, e io li capisco. La politica del PD è tutto tranne che di centrosinistra; ormai gli esponenti del PD sono da anni un gruppo elitario che disprezza le masse popolari. Difendono e rappresentano gli interessi di alcune categorie sociali che hanno una situazione socio-economica sicura.

    Poi si pongono come paladini dei diritti civili, che sono sacrosanti, certo; ma bisogna ammettere la dura verità: parlare di diritti civili e accusare di razzismo e fascismo gli avversari è molto più semplice che affrontare concretamente, da una prospettiva progressista, i problemi del lavoro e delle nuove povertà, che esistono eccome. Peraltro, il PD ha contribuito molto a diffondere tutta la precarietà presente nel mondo del lavoro. Quindi la sua scelta di campo è molto chiara. Il PD è una fotocopia sbiadita di FI, ma cerca di differenziarsi fingendo una superiorità morale che invece non possiede. Come hai detto giustamente tu, se bisogna scegliere il PD tanto vale votare FI.

    Ecco perché capisco chi ha votato i 5 stelle e non li critico.

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