La condanna in appello a sette anni e mezzo del Celeste per corruzione mi ha sorpreso per un fatto: i giudici gli hanno inflitto una pena superiore di un anno e mezzo a quella che gli fu comminata in primo grado, che era di sei anni.
Io sapevo che uno dei motivi per cui in Italia, a differenza di altri paesi europei, il ricorso in appello lo fanno tutti, e che l'eventuale pena inflitta non può superare quella del primo grado, può essere uguale o al limite ridotta. Evidentemente non è così, dovrò informarmi.
Abbiate pazienza, non sono un esperto di faccende giuridiche ma solo un umile magazziniere.
La giurisprudenza non è assolutamente il mio campo, ma il tuo post mi ha fatto venir voglia di vederci chiaro, ed ho trovato questo: https://www.studiolegaledelalla.it/cose_da_sapere/giudizio_appello_secondo_grado_impugnazione/. Da una prima rapida lettura si vede che a ricorrere in appello non è stato (solo) il Celeste, ma (anche) il PM.
RispondiEliminaTutto si spiega. Grazie per il link chiarificatore, sono in un periodo particolarmente indolente e ho poca voglia di cercare e approfondire :-)
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