Nonostante la roboante campagna elettorale con cui il tipo della ruspa prometteva ogni giorno che le accise sulla benzina sarebbero sparite il giorno dopo l'insediamento del governo, le suddette accise non solo sono ancora lì, saldamente al loro posto, ma, puntuali come ogni anno in occasione dei maxi esodi d'agosto, ecco gli immancabili rincari dei carburanti. Intanto lui, per distrarre le genti e tirare un altro po' a campare mediaticamente, continua a menarla con l'inesistente emergenza migranti.
Le accise, quindi, neppure Salvini le può togliere. In compenso lui e soci possono togliere l'obbligo delle certificazioni vaccinali per poter andare a scuola, cosicché già da questo settembre torme di bambini non vaccinati, figli incolpevoli dei famosi "genitori informati", quelli che dopo dieci minuti su Google pretendono di saperne come chi studia i vaccini da una vita, invaderanno materne ed elementari, con grande gioia di eventuali bambini immunodepressi, quelli che non si vaccinano perché non possono farlo e che affidano la loro salute al fatto che tutti gli altri siano coperti dalle vaccinazioni.
Avanti così.
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