lunedì 12 febbraio 2018

Il Museo Egizio di Torino e le polemiche sul nulla

Leggo sul sito del Museo Egizio di Torino che l'iniziativa di offrire sconti all'ingresso, per un periodo di quattro mesi, alle persone di lingua araba è stata realizzata anche l'anno scorso. Nel 2015, invece, la medesima campagna fu realizzata per i cinesi e poi abbandonata per lo scarso successo.

Non ricordo, l'anno scorso, gli stessi strali lanciati quest'anno dalla signora Meloni, né, tanto meno, quando toccò ai cinesi; forse perché non abbiamo in corso uno scontro di civiltà coi cinesi, né questi ci stanno invadendo e neppure hanno in programma alcun progetto di sostituzione razziale come invece vogliono fare quei cattivoni di arabi, o forse perché, molto più semplicemente, all'epoca non si era ancora in campagna elettorale e quindi non si presentava la necessità di prendere a pretesto qualsiasi stronzata per riuscire a raccattare due voti in più.

Perché di questo stiamo parlando: prendere a pretesto una stronzata per raccattare due voti in più. Null'altro. Qualsiasi altra interpretazione della faccenda all'infuori di questa semplicemente non esiste.

2 commenti:

  1. non ho letto molto sull'argomento, ma la prima cosa che ho pensato leggendo i titoli è stata: in Egitto si parla l'arabo, che idea carina! è come se in un altro paese ci fosse un museo sui romani e facessero lo sconto a quellic he parlano italiano. poi non so, forse sono io ad essere troppo ingenua.

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    1. No, è la Meloni a essere stronza e opportunista. Opinione mia, eh.

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