Alla fine vince la paura, che lievita inesorabilmente ad ogni attentato. Adesso poi circola la voce che i prossimi saremo noi, e stiamo quindi giungendo allegramente al parossismo della paura, quella paura che ha il potere mai eguagliato da nient'altro di anestetizzare gli intelletti e la razionalità, già messi a dura prova dall'ignoranza dilagante generata da un trentennio di dittatura televisiva, prima, e dall'avvento dei social poi. E quindi, oscurato per benino ogni lume della ragione, ecco che ogni straniero è un potenziale terrorista, ecco che si stabiliscono inesistenti relazioni tra Ius Soli e terrorismo, ecco che si comincia a guardare con un barlume di sospetto il nostro collega di lavoro marocchino, quello con cui fino a ieri scambiavamo battute e sciocchezze.
È la paura, bellezza, quella fomentata ogni giorno dai professionisti dell'odio coi loro fogliacci buoni giusto per incartare il pesce, e forse neanche quello. La paura e i fomentatori di odio: i migliori alleati che i terroristi potevano sperare di trovare.
domenica 20 agosto 2017
Paura
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Se tutto è antisemitismo
Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento