Pensavo, poco fa, mentre ascoltavo alcuni mp3 sullo smartphone, che quando iniziai ad ascoltare musica, grosso modo all'epoca delle elementari, lo facevo su un piccolo mangianastri. Le musicassette erano di quelle a nastro magnetico e non era possibile, logicamente, selezionare facilmente le singole canzoni. Non era come adesso, dove sui display dei device compare la tracklist dei pezzi e si seleziona quella desiderata con un click o una pressione del dito sul touchscreen, no, quella volta si mandava il nastro avanti e/o indietro, ascoltantandone di tanto in tanto brevi spezzoni, finché si riusciva a localizzare l'inizio della traccia cercata. Ecco, pensavo che da quel periodo lì a oggi sono passati anni, parecchi, e pensavo anche che devo smettere di pensare a queste cose, non sono di giovamento ai miei tentativi e alle mie illusioni di credere di essere ancora un giovanotto.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Se tutto è antisemitismo
Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento