La discussione del giorno riguarda Valeria Fedeli, nominata Ministro dell'istruzione da Paolo Gentiloni. Perché si discute della signora Fedeli? Perché è stata messa a capo del dicastero della scuola pur non essendo laureata. Ora, certo, un Ministro dell'istruzione non laureato dà da pensare; un po' come avere un Ministro degli esteri che non sa l'inglese. E infatti Gentiloni ha messo Alfano a capo della Farnesina pur non sapendo l'inglese. Ma ci sono alcune cose da tenere in conto. Ad esempio che non si tratta di una novità. Anche Beatrice Lorenzin, a capo della Sanità nel governo Renzi e riconfermata anche in questo, ha solo un diploma di scuola superiore, e comunque, in generale, l'aver conseguito una laurea non è automaticamente sinonimo di saper fare meglio. Mariastella Gelmini, ad esempio, quella del famoso tunnel, era laureata, ma non mi pare che quel pezzo di carta abbia contribuito a renderla un Ministro dell'istruzione particolarmente portato a ricoprire quel ruolo.
Allargando un po' il discorso, mi pare di poter dire che, in linea generale, la qualità, il livello culturale e le competenze dei personaggi che negli ultimi lustri sono stati messi nelle stanze dei bottoni, siano stati in costante discesa verso il basso. Ma magari è solo un'impressione mia, eh.
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