domenica 2 giugno 2013

Zero tasse

Premessa: non sono un economista, né un imprenditore, solo uno che cerca di ragionare un po' e di capire le cose. Leggo ciò che dice Alfano circa i provvedimenti che dovrebbe adottare il governo per rivitalizzare un po' il mortorio generale, e trovo: "Zero tasse agli imprenditori che assumono disoccupati".
Il concetto, nella sostanza, mi pare buono, almeno a livello teorico. Se a me, ipotetico imprenditore, vengono infatti concessi sgravi fiscali per assumere, è ovvio che sarò più incentivato a farlo. Ma mi chiedo: se io sono un imprenditore che è ormai all'osso, che non ha più commesse o richieste da soddisfare, insomma che non ha più domanda e che già non sa più cosa far fare ai dipendenti - ammesso che non siano già in cassa integrazione - come faccio ad assumerne altri? Va bene, lo stato mi toglie ogni sgravio se lo faccio, ma la domanda di fondo resta: come impiego eventuali nuovi assunti? Cosa gli faccio fare? Ipotizzo che il discorso zero tasse possa avere una sua validità se si parla di grossi gruppi o aziende, quelli con migliaia di dipendenti, ma è noto che l'ossatura imprenditoriale del nostro paese è per la stragrande maggioranza composta di piccole e piccolissime imprese, con pochi dipendenti.
Insomma, a me il discorso zero tasse a chi assume sembra molto, come dire?, fumoso, fuori luogo. Ma magari, come ho scritto sopra, sono io che non ci arrivo.

1 commento:

  1. Concordo. Il problema è la domanda non certo l'offerta. Siamo in una crisi di sovrapproduzione e questi le sparano per pura demagogia....

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