Qualcuno spieghi a Ferrara, che continua a piangere e disperarsi perché il suo padrone non è più nella stanza dei bottoni, che "la carta della legittimità elettorale" non è stata scartata e marginalizzata dalle modalità con cui il nuovo esecutivo si è insediato.
La suddetta legittimità elettorale, infatti, è stata uccisa dall'incompetenza e dall'ignavia con cui ha governato per tre anni e mezzo il tipo delle cene eleganti. Ed è stata certificata dalla débâcle del centrodestra alle amministrative dello scorso anno (Pisapia e De Magistris sono solo la punta dell'iceberg) e dai risultati del referendum di giugno, che hanno sepolto senza se e senza ma tutta la politica del teleimbonitore.
Lo so che è dura, ma prima o poi anche Ferrara dovrà farsene una ragione.
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