domenica 22 giugno 2008

Quando scappa il vaffa...

Il vaffanculo può sempre scappare, è una cosa tutto sommato naturale. Poi sta alle capacità contenitive di ciascuno - associate al tipo di contesto in cui può scappare - riuscire a trattenerlo o meno.

Al ministro Sacconi (foto) è scappato. Pazienza. Non mi sembra una cosa così grave. Certo, in genere ci si aspetta da un ministro della repubblica che parla a un convegno o a un raduno un certo autocontrollo, e non un abbassarsi a certi grilleschi rimandi e atteggiamenti, ma tant'è.

Non mi sembra quindi di eccessiva gravità il vaffa di Sacconi al contestatore, quanto semmai l'aver tentato di negarlo di fronte all'evidenza di un microfono aperto, che denota un atteggiamento che si può dire inserito inestricabilmente nel dna di gran parte di chi ci governa (indipendentemente dall'area politica): quello di negare l'evidenza (a proposito del quale abbiamo tra l'altro degli illustri precedenti).

Insomma, il tutto sembra indicare inequivocabilmente che certi signori pensano ancora di poterci dare da intendere delle balle. Che non sarebbe tutto sommato neanche grave: quello che è più grave e che continuino a pensare che noi abbocchiamo.

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