sabato 4 agosto 2007

C'è ingiuria e ingiuria

La Corte di Cassazione (evidentemente a corto di cose più serie a cui pensare) ha emesso nell'arco di pochi giorni due sentenze che riguardano due espressioni piuttosto diffuse nel normale linguaggio quotidiano.

Con la prima, emessa il 17 luglio scorso, ha stabilito che il termine comunemente usato per mandare a quel paese qualcuno - l'arcinoto "vaffanculo" - non rappresenta un'ingiuria. Nello specifico la sentenza fa riferimento al proscioglimento di un consigliere comunale di Giulianova reo di avere mandato affanculo il vice sindaco durante una seduta del consiglio comunale. Secondo la Cassazione "l'espressione utilizzata per mandare a quel paese qualcuno è diventata ormai 'inflazionata' al punto da aver perso, in un certo senso, la sua carica ingiuriosa".

Con la seconda, invece, contrariamente alla precedente, ha stabilito che dire a uno "mi fai schifo" può essere considerato un termine ingiurioso, perseguibile quindi penalmente.

Pazienza per la seconda sentenza, ma della prima bisogna che mi tenga a mente. Chissà, delle volte dovessi incontrare un politico...

2 commenti:

  1. Di getto (ridendo)
    Andrea sei un GRANDE!!!!!

    RispondiElimina
  2. > Andrea sei un GRANDE!!!!!

    E non hai ancora visto niente... :-)

    RispondiElimina

Se tutto è antisemitismo

  Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...