giovedì 16 novembre 2006

La barzelletta delle ricariche

Qualche mese fa - ricorderete - è stata lanciata una petizione online per chiedere l'abolizione dei costi di ricarica dei telefonini (anomalia, va ricordato, tutta italiana). In seguito all'enorme successo riscosso dall'iniziativa, della cosa si interessò pure la Comunità Europea.

Va detto, comunque, che da allora ben poco è cambiato (avevate dei dubbi?); l'unica nota degna di rilievo è che Wind (non è ben chiaro se per merito di questa iniziativa) ha attivato da qualche tempo una ricarica da 50 euro priva di costi aggiuntivi. Cioè spendi 50 e usi 50.

Oggi veniamo a sapere che l'Antitrust e l'Authority per le Comunicazioni hanno concluso uno studio dal quale risulta che questi costi aggiuntivi non sono giustificabili in nessun modo se rapportati alle spese vive sostenute dai gestori.

Ora - va detto - la cosa era per la verità abbastanza intuibile anche senza bisogno di commissionare uno studio apposito. Staremo a vedere se la pubblicazione di questa indagine, riportata anche da molti siti finanziari, sortirà qualche effetto a livello legislativo (ne dubito) o se continueremo, tranquilli e beati, nella nostra anomalia tutta italiana.

4 commenti:

  1. Caro Andrea,

    premetto che non voglio fare l'avvocato difensore delle compagnie telefoniche,ma tutto sommato credo che questa storia dei costi di ricarica e' un falso problema, nel senso che anche riuscendo con varie petizioni ad eliminare tali costi, gli operatori mobili finirebbero per aumentare le spese telefoniche per cui non trarremmo alcun vantaggio. Consoliamoci con il fatto che le tariffe mobili italiane sono tra le piu' basse d'Europa (almeno cosi' si dice, anche se non ho la certezza di cio').

    Ciao

    RispondiElimina
  2. Ne ha parlato anche "Mi manda Rai 3" stasera, ma è stato specificato che la procedure per l'eventuale abolizione dei costi di ricarica sarà ancora lunga e tortuosa.
    P.S. Se non erro la Wind, sui grossi tagli, non ha mai fatto pagare la ricarica. Ricordo che io ricaricavo sempre 60 E. netti.

    RispondiElimina
  3. Sono le 3,30 di notte. Ho acceso un attimo il pc così, di corsa, perché sto uscendo per andare al lavoro.

    Ne riparliamo oggi pomeriggio quando torno (e dopo un buon pisolino), ok?

    Ciao ragazzi.

    RispondiElimina
  4. Gaetano: "...anche riuscendo con varie petizioni ad eliminare tali costi, gli operatori mobili finirebbero per aumentare le spese telefoniche..."

    Beh, non so se sarebbe proprio così. Se venissero aboliti di colpo i costi di ricarica, le compagnie è vero che potrebbero provare a fare qualche "mossa" per tentare di pareggiare gli introiti persi, ma serebbe una cosa graduale. Non penso che avrebbero la faccia tosta di aumentare di punto in bianco le tariffe e i servizi per colmare la perdita.

    Non dimentichiamo poi che per i gestori di telefonia mobile, l'abolizione di questi costi significherebbe una leggera diminuzione degli introiti. Non fallirebbero certo per questo motivo, si assottiglierebbe solo il loro (lauto) margine di guadagno.

    Non so se le tariffe del mobile in Italia siano più a buon mercato che in altri paesi europei. Ho cercato in rete e non ho trovato niente che ne parli; solo questa pagina in cui praticamente si dice che l'analisi delle tariffe del mobile in Europa è una cosa piuttosto complessa vista l'impossibilità di equiparare i dati.

    Comunque sia, per adesso possiamo solo aspettare e vedere che piega prende tutta la faccenda.

    Gughi: "Se non erro la Wind, sui grossi tagli, non ha mai fatto pagare la ricarica. Ricordo che io ricaricavo sempre 60 E. netti."

    Hai ragione, io ero convinto che la novità fosse stata introdotta con l'abolizione dei tagli da 45 e 60 euro, invece per quella da 60 in effetti non si pagava neanche prima.

    RispondiElimina

Se tutto è antisemitismo

  Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Li...