Attraverso il blog della mia amica Nadia, sono venuto a conoscenza del terribile e crudele gesto che hanno compiuto questi personaggi (è difficile definire in qualche modo chi compie atti simili; verrebbe da chiamarli bestie, ma nemmeno loro fanno queste cose).
Le immagini non le pubblico, chi vuole le può guardare qui. Prima di scrivere questo post ho fatto qualche indagine su vari siti anti-bufala per accertarmi che la cosa sia vera, e, visto che mi pare nessuno ne parli, ho proprio paura che lo sia.
C'è in queste ore una specie di tam tam in rete; molti blog e siti internet hanno spontaneamente accettato di diffondere le foto nella speranza di rintracciare i cretini autori della bravata (se così si può definire).
Non so se possa servire a qualcosa, e non so se neanche sia giusto. I maltrattamenti agli animali sono una triste realtà, e anche ben documentata (basta fare un giro su qualche sito animalista tipo quello della LAV); bisognerebbe fare un post ogni volta.
Comunque sia, più passa il tempo e più faccio fatica a trovare una risposta alla domanda iniziale.
Aggiornamento 22,30
Ho segnalato la vicenda nei commenti di questo post del blog di Attivissimo. Ne è nata una interessante discussione che mi vede sostanzialmente d'accordo con Paolo: divulgare e amplificare queste cose non è sempre la soluzione migliore. E' meglio fare qualcosa di concreto per cercare di controbilanciare l'idiozia di questa gente.
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Mi credi se ti dico che sto male? Ma proprio male?
RispondiEliminaMah non c'e' limite alla stupidita'. Ho visto gentaglia (per usare un eufemismo) uccidere un gatto con una iniezione di benzina. Che schifo di gentaglia (sempre per usare un eufemismo). Ma se pensi che circa 70 anni fa un ometto austriaco basso e baffuto ha tentato il genocidio di un'intera razza ti rendi conto che non esistono limiti alla stupidita' dell'uomo. E' inutile aggiungere altro.
RispondiEliminaCiao
Sì, sono d'accordo. E' giusto e normale che ci si indigni di fronte a queste immagini. Ma non dimentichiamo che l'uomo, nel corso della storia, ha dato spessissimo ampia dimostrazione di saper fare ben di peggio.
RispondiEliminaC'è stato uno una volta (mi sfugge il nome) che ha detto: "Più conosco gli uomini e più amo le bestie".
scusa, andrea, scrivo qui per non intasare il blog di attivissimo di "MP": mi puoi dire i tag di blogger per mettere link nei commenti, come quello che hai messo nel post di internet di là?
RispondiEliminagrazie
ciao
giorgio
I tag html per inserire link all'interno di un testo sono:
RispondiEliminaNome del sito
.
Ciao.
Il concreto è anche divulgare, nel nostro piccolo. Il concreto è scriverne, segnalare alle associazioni. Ogni piccolo fatto crudele andrebbe detto, altrimenti si finisce a vivere con la mentalità del “tanto è successo di peggio, che lo dico a fare?”. Il fatto che ci siano animali spellati vivi, urlanti, per il piacere di far indossare pellicce a quattro “vacche”, non vuol dire fregarsene o non parlare di tutto il resto. O di una tartarughina bruciata viva. E così per tutto il resto. Parlarne, anche brutalmente,fa bene al cuore umano, sempre., perché finché ci saranno persone che staranno male per certe foto, c’è speranza. Invece mi preoccupo quando leggo: “ma che senso ha pubblicare certe cose?” oppure “C’è di peggio!”. C’è sempre di peggio e il peggio non deve essere una giustificazione per fare spallucce o per non parlare del meno peggio.
RispondiEliminaCredo che quella frase l’abbia detta Totò.
Secondo me, Nad, la questione "divulgare" va vista sotto una duplice ottica. Finché divulgare fa rima con denunciare, allora io sono il primo a battermi per questo, altrimenti no. Mi spiego meglio.
RispondiEliminaIo ho scritto spesso, anche prima di attivare questo blog, articoli in cui ho parlato, ad esempio, della fine della moratoria per la caccia degli ultimi esemplare di balena in Giappone. Ho scritto dell'aberrante pratica dell'estrazione della bile dagli orsi vivi in Cina, ho scritto della soddisfazione che ho provato quando un toro in un'arena messicana, stanco di essere "torturato" dal torero, ha saltato le transenne e ha infilzato una decina di beoti che stavano in tribuna ad assistere al massacro.
Scrivere e divulgare questo è giusto, perché questa azione può far sì che si prendano provvedimenti contro un'azienda che scuoia gli animali per le pellicce, per esempio.
Divulgare invece le immagini dei due idioti che bruciano la tartaruga è inutile, perché, come ha ricordato giustamente Paolo, questa qua è gente che farebbe di tutto per andare in rete. Divulgando queste immagini abbiamo fatto il loro gioco. Di più: se questi cretini vedono che le loro immagini "hanno successo" (se così si può dire), saranno sicuramente tentati di rifarlo. Oltretutto la nostra mobilitazione non produrrà nessun effetto, primo perché sicuramente non verrano comunque identificati, e secondo, perché quand'anche dovessero venire riconosciuti cosa credi che gli faranno? Di sicuro nessuno gli darà fuoco, come invece farei io.
Quindi, l'unica cosa che possiamo (a malincuore) fare, è lasciarli perdere e augurargli una disgrazia. Oppure, se realmente vogliamo cercare di "pareggiare" il male fatto da questi stronzi, fare qualcosa di veramente concreto.
scusa, andrea ma si vede il risultato... mettici, per favore, qualche asterisco, punti o simili in modo da non farli riconoscere...
RispondiEliminagrazie e scusa
ciao
Sono stati presi e puniti, seppur in maniera blanda.
RispondiElimina@ nad: buono che li abbiano trovati, peccato per la punizione "blanda".
RispondiElimina@ giorgio: hai ragione, scusa. Ho scritto il codice html per fare l'esempio e il browser, giustamente, l'ha interpretato. Allora provo a lasciare degli spazi, vediamo il risultato:
Allora, i tag sono (senza spazi):
< a href = "nome_del_sito" >
< / a >
all'interno di questi tag ci saranno le parole cliccando sulle quali avviene il reindirizzamento al sito voluto. Quando scrivi questo codice l'unico spazio che devi lasciare è tra 'a' e 'ref' del primo tag.
Ciao.
good start
RispondiEliminaquello che stavo cercando, grazie
RispondiElimina