martedì 19 marzo 2024
La scuola e il Ramadan
Le scuole chiudono due settimane a Natale, una a Pasqua e pure per carnevale. Un mio contatto su facebook mi diceva che in provincia di Prato chiudono le scuole di ogni ordine e grado addirittura in occasione del capodanno cinese. Non si capisce quindi dove sia il problema per Valditara se un singolo istituto (se non sbaglio gli istituti hanno facoltà di autodeterminarsi in questo senso) decide di sospendere le lezioni l'ultimo giorno di Ramadan.
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Uno Stato laico non dovrebbe evitare tali festività di religione?
RispondiEliminaOrmai io alla scuola ho già dato parecchi dei miei anni migliori, l'importante è che non chiudano gli uffici postali in concomitanza con la festa del santo patrono, come succede regolarmente nell'accondiscendenza generale.
Concordo con Gravo!OLga
RispondiEliminaGravo, le chiusure delle scuole non le decreta il comune ma i singoli istituti in autonomia, e francamente non ci vedo niente di male se un singolo istituto decide di sospendere un giorno le lezioni per qualche ricorrenza.
RispondiEliminaE smettiamola un po'con la storia "se noi andassimo là voglio vedere se potremmo festeggiare le nostre cose". Io se fossi un cattolico in un paese musulmano e la scuola in cui vado decidesse di sospendere le lezioni per omaggiare una mia festa sarei contentissimo. Il problema è che in certi posti è molto difficile che accada.
Ma noi, che ci gloriamo e ci pavoneggiamo con la nostra presunta superiorità, vogliamo dimostrarlo? O facciamo come loro?
E andiamo, su.
Gas, noi siamo un stato laico solo formalmente, non di fatto, lo sappiamo da sempre, è inutile girarci attorno. Quindi, visto che questo stato di cose non si può cambiare, tocca cercare di arrangiarci meglio che si può in questa situazione.
Gravo, non sono d'accordo su niente di quello che dici, ma è giusto che ognuno abbia le proprie idee.
RispondiEliminaIo invece i crocifissi dagli edifici pubblici li toglierei volentieri: non rappresentano la nostra cultura (altrimenti si potrebbero sostituire con la bandiera nazionale, una copia della costituzione o una miniatura di un monumento famoso) ma la religione di alcuni.
RispondiElimina@Anonimo
RispondiEliminaCerco di capire il senso del commento ed in parte potrei essere d'accordo,ma credo che il tono dello stesso commento ahimè ricada sempre in un errore,l'errore che spesso tutti commettiamo puntando il dito verso chi punta il dito a sua volta.Senza necessariamente nascondersi dietro di esso.
Molte volte evito di commentare,ma medito su tante diverse vedute,diverse e rispettabili dove ognuna cerca di confluire in quella più plausibile ad una visione di verità .
La "cultura "a cui fai riferimento però non è sempre e solo oggetto approfondito di studio,bisogna sentire dentro il culto più profondo dell'amore. Solo attraverso la consapevolezza di questo senso profondo
di "cultura" che finisce in ultimo e che diventa motivo di allontanamento dove vanno a confluire interessi e strategie politiche di destra ,sinistra e centro che non si vedono più rappresentati nemmeno in partiti in cui dovrebbero ,tanto è stato l'impegno per dissolversi da soli.
Buongiorno
Signor Andrea, rilegga attentamente il commento dell'Anonimo, perchè lei non ne ha colto il senso.
RispondiEliminaPaola
Preciso solo con dovuta responsabilità,che il commento anonimo 25/03/24, 09:31 è di L.
Eliminaonde evitare equivoci interlocutori.
Grazie e buona giornata
L.