venerdì 24 marzo 2023

Revisionismo meloniano


Le ipotesi sono due: o la signora Meloni non sa la storia o la sa ma la racconta a modo suo. Oppure, come è già successo, si tratta della riproposizione della nota tattica di sparare una corbelleria per distrarre le masse. 

Da quando il suo esecutivo governa, gli sbarchi sono infatti decuplicati, la riforma della giustizia che comprende il vecchio sogno berlusconiano di separare le carriere tra giudici e PM e azzoppare le intercettazioni si è persa nella nebbia; la tanto strombazzata riforma copernicana del fisco è un guazzabuglio dove tutto è in divenire e in cui l'unico punto chiaro sono le carezze ai benestanti e i calci in culo a chi non sa dove sbattere la testa (la Meloni pensa per caso di essere stata votata solo dalle fasce medio-alte? Spero di no, perché se è così temo che finita la luna di miele il risveglio sarà eufemisticamente brusco).

Diciamo che, alla luce di tutto questo, la teoria dell'uscita infelice sulla strage delle Fosse Ardeatine come arma di distrazione di massa ha parecchie chance di essere quella giusta.

6 commenti:

  1. È una strategia per far bella figura, per revisionare la storia di questo disgraziato paese. Io dico: eh no carina, non nel mio nome.

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  2. Oltre a questo c'è il fatto che la signora in questione non riesce a fare suo il concetto di antifascismo, sicuramente anche a causa delle sua provenienza politica. Proprio non ce la fa.

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    1. Una persona intelligente non può essere anti se non solo temporaneamente.

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  3. Comunque quale credibilità può avere, dopo queste uscite?!? Semmai l'ha mai avuta

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  4. Dev'essere quella poltrona a istigare la pronuncia di caxxate...

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