Chi si indigna - giustamente, intendiamoci - per la vicenda della giornalista della Rai Giovanna Botteri, sul cui capo pende la gravissima accusa, lanciata nientemeno che dalla showgirl Michelle Hunziker, di effettuare collegamenti televisivi dalla Cina senza adottare look appariscenti ed eleganti, corredati magari da sfumature sexy, chi si indigna, dicevo, dimentica che l'episodio non rappresenta che un piccolo dettaglio nella generale tendenza che contraddistingue la nostra società da svariati lustri, quella cioè di anteporre l'apparenza alla sostanza.
È importante che Giovanna Botteri, nel suoi collegamenti giornalieri da Pechino, ci informi sugli avvenimenti che accadono là nel grande paese dell'estremo oriente, specie in questo periodo in cui, volenti o nolenti, ciò che accade là ha ripercussioni su ciò che accade qua? Sì, è importante, ma lo è ancora di più se le suddette informazioni vengono elargite con il giusto look. Perché, chissà, è probabile che nell'immaginario collettivo un look più ricercato ammanti le notizie di maggiore autorevolezza. Anzi, non è una probabilità, è così.
L'apparenza prima della sostanza, discorso ai più ormai noto e quindi ozioso, è il modello su cui è regolato ogni aspetto della nostra società e a cui si ricollegano, ad esempio, cose come le ordinanze con cui si multa chi elargisce l'elemosina a un questuante sulla pubblica via, trasformando la compassione in reato, come è accaduto in questi giorni a Sassuolo; non sta bene che un questuante "appaia" sulla pubblica via, dove passano signore impellicciate e ragionieri in giacchetta e cravatta, meglio nasconderlo, occultamento che naturalmente non ha niente a che vedere con questioni di degrado, come ci raccontano, ma semmai col disagio di coscienza di chi passa.
L'apparenza prima della sostanza, poi, oltre a tutto il resto, è ciò che ha permesso che la nostra società sia precipitata nel baratro in cui si trova. Basta guardare la politica. Chi sale nelle stanze dei bottoni, oggi? Sale chi ha più competenza? più buon senso? più intelligenza, lungimiranza, capacità? No, salvo rari casi, chi "urla" di più, anche se questo urlare, che nella maggior parte delle volte è totalmente scollegato da un ragionamento che lo supporti, rappresenta una sorta di rottura epistemologica mai annoverata prima nella storia delle italiche genti. Uno slogan urlato non ha alcun senso? Fa niente, appare (tornando all'apparenza) convincente, soddisfa ciò che si vuole sentire dire, quindi viene accolto.
Usciremo da questo baratro? No, non ne usciremo, non c'è speranza. Possiamo solo provare a renderci conto della situazione, è già tanto, e abbracciare simbolicamente tutte le Giovanna Botteri di questa epoca buia.
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Ma povera Giovanna dai...
RispondiEliminaSi scherza lo so ma spesso si esagera.
Gli urlatori mi spaventano nella vita (urliamo anche io e mio marito a volte...😁) figurismoci in Tv. Preferisco la pacatezza. Si comprende meglio ciò che si sta dicendo e si dialoga di più e meglio...mica come il mio brutto esempio...ahahahah...
Buona Domenica Andrea!
Buona domenica (o almeno ciò che ne resta) anche a te.
EliminaPer Giovanna Botteri parla il suo curriculum, e dire che è di tutto rispetto corrisponde a sminuirlo.
RispondiEliminaE' mia concittadina, e tra l'altro da poco le è morto uno zio per Covid-19. Comunque ogni volta che l'ho sentita in ambiti extra- o paraprofessionali mi è sempre sembrata una simpatica, che non se la tira.
Il resto è fuffa nonché, come dici tu, cartina al tornasole di quei tempi attuali che purtroppo non sembrano destinati a tramontare per lasciare spazio ad un modus vivendi più sano e fruttuoso.
Che ci chiamiamo Giovanna Botteri o Pinco Pallo, facciamoci coraggio.
Già, il curriculum, oggi così inutile.
EliminaNon ne usciremo in tempi rapidi, questo è certo. Chissà, magari col tempo ci sarà anche un cambio di mentalità; pandemia dopo pandemia, catastrofe dopo catastrofe, alla fine la gente capirà che ci sono cosa più importanti del look. (come vedi, questa mattina sono molto ottimista e positiva XD)
RispondiEliminaNoto, in effetti :)
EliminaSecondo me Striscia la notizia per le rubriche che propone al "suo" pubblico può tranquillamente prendere in giro la Botteri, mi pare lo faccia spesso anche con uomini o con donne che poco hanno a che fare col giornalismo. È il loro mestiere prendere per il culo la gente "famosa", campano di quello. Che poi la società odierna dia più importanza all'apparenza che alla sostanza è un triste dato di fatto e se mi guardo intorno mi trovo d'accordo col tuo pensiero, non se ne esce!
RispondiEliminaStriscia ha fatto il suo tempo, mi stupisco che ancora faccia ascolti che le permettono di continuare. Bah!
EliminaLa cosa peggiore che si possa fare è dare importanza e visibilità agli idioti: un vero e proprio sport nazionale a cui non sappiamo rinunciare. Giovanni
RispondiEliminaNon sappiamo o... non vogliamo, in certi casi.
EliminaVero che a livello "comunicativo" certe cose funzionano più di altre, ma bisogna farlo a fin di bene.
RispondiEliminaPer il resto, se "vincerà chi si distinguerà" in modo superficiale, cio è una deriva terribile in cui siamo già sprofondati, hai ragione.
Moz-
Magari ne usciremo, chissà...
EliminaMa la showgirl è uno degli emblemi dell'apparenza e il suo marchio di fabbrica è quel sorriso stereotipato.
RispondiEliminaCri
A dire il vero, il marchio di fabbrica della Hunziker era un altro, non il sorriso. Ricordo certi cartelloni in giro, una ventina d'anni fa... :)
EliminaNon è la prima volta che quel programma prende di mira modelli di donne emancipate, mi ricordo un attacco anni fa a Lorella Zanardo.
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