Di Maio che bacia la teca di san Gennaro non è in fondo neppure una notizia degna di nota. Nel senso che Di Maio è quello che è, lo conosciamo, e non stupisce che il suo livello culturale e intellettivo lo porti ad avere una qualche forma di rispetto o deferenza per il santo patrono di Napoli. Per quanto riguarda la pagliacciata della liquefazione del sangue (spiegata scientificamente qui dal CICAP), chi scrive questo post non riesce ancora a capacitarsi di come, in pieno terzo millennio, possa avere una tale risonanza e come tanta gente possa concederle credito. Chiunque abbia letto un qualsiasi libro sulla storia della Chiesa, si accorge con facilità che lo spessore di superstizione che ammanta questa sceneggiata è il medesimo che ammantava riti simili, religiosi e divinatori, in voga secoli e secoli addietro. E a ben pensarci è il medesimo che ammanta riti religiosi e superstiziosi, a torto ritenuti più seri, che a cadenza settimanale vengono ancora oggi propinati pure dalla tv di Stato.
Non rimangano offesi eventuali devoti di san Gennaro o di chicchessia che dovessero passare di qui. Niente di personale, ci mancherebbe. È solo che... andiamo, su.
vabbè c'erano tutti de magistris de luca bassolino e compagnia cantando
RispondiEliminanon sono devoti son paraculi
Vero, ma io mi riferivo agli e eventuali devoti che passassero di qui, non certo a Di Maio & c.
RispondiEliminasì il discorso è più generale
RispondiEliminama la domanda di fondo è perchè san gennaro con tutti i problemi che ha Napoli, non fa dei miracoli utili alla città?
che ne so far sparire la camorra o i parcheggiatori abusivi, far pagare i milioni di multe che il comune non riesce ad incassare
sti santi son proprio degli sfaticati, sarebbe da mandargli una visita fiscale
ahahah