venerdì 24 giugno 2016

Nonno Napo e la Brexit

Napolitano, quello che non perde occasione per schierarsi con i pezzi forti - oh, mai una volta che si metta dalla parte della società civile - dice che "è stato incauto promuovere questo referendum [quello sulla Brexit, ndr] e affidare ad un 'no' o ad un 'sì' problemi tanto complessi."
Quindi, se un popolo decide in totale autonomia cosa fare del proprio futuro si tratta di una pericolosa dabbenaggine, però se un tamarro qualsiasi, tipo quello che è attualmente a capo del governo, promuove un referendum per affidare agli stessi 'no' e 'sì' una complessa e articolata riforma della Costituzione, oltretutto una riforma che peggiore di così non poteva essere, allora lì va tutto bene.
(Tra l'altro, leggendo tra le righe e traducendo la sua infelice perifrasi dal politichese, nonno Napo ha indirettamente bollato come eufemisticamente poco intelligenti i popoli della perfida Albione, quando è invece noto a tutti che quelli abbondano, e tanto, pure qua da noi. Vabbe'...)

3 commenti:

  1. io scommetto che al referendum monarchia / repubblica la pensava diversamente

    d'altronde senza quel referendum non sarebbe stato presidente due volte e avrebbe dovuto chiamare emanuele filiberto sua altezza il principe e sua altezza il re il paparino sparatore involontario

    :-)

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  2. di certo con la Gran bretagna che esce dall'UE bisogna mettere in conto pure la sua uscita dalla Nato e dall'Onu a sto punto per noi europei entrare in un Paese simile anche solo per turismo diventerebbe più complicato che andare a visitare la Corea del Nord. Poi quello che dice Napolitano assume poca rilevanza di fronte a tutto ciò.

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