Dice il redivivo di Rignano, tornato più pimpante che mai, che lo stallo in cui ci troviamo adesso è colpa della vittoria dei No al suo benedetto referendum costituzionale, sconfitta che a sentire lui sembra all'origine di tutti i mali che attanagliano attualmente il paese.
Ora, io magari di politica ci capisco poco, ma non mi pare di ricordare che il suo referendum riguardasse proposte di modifica delle meccaniche elettorali, che sono semmai regolate da leggi ordinarie e non certo da revisioni costituzionali, per cui mi pare di poter dire con una certa sicurezza che lo stallo attuale col suo referendum non c'entra assolutamente niente, ed è per gran parte generato dal fatto che siamo ormai in un sistema tripolare e non più bipolare, regolato dalla legge elettorale vigente, il famoso Rosatellum, tra l'altro scritta e fatta passare con l'ennesimo voto di fiducia proprio dal Pd e concordata col centrodestra in chiave antigrillina - il Rosatellum è concepito infatti per agevolare le coalizioni e ostacolare i partiti che corrono da soli.
Quindi, non si capisce proprio cosa c'entri il suo referendum. E non si capisce neppure cosa abbia indotto il cazzaro a uscire da quel bel silenzio in cui si era chiuso da qualche tempo.
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