Dopo il via libera del Consiglio di Stato alle unioni civili, ho fatto qualche googlata per soddisfare una mia curiosità, sorta mentre appunto leggevo la notizia.
Le unioni civili sono diventate legge (seppure in una versione molto "blanda" rispetto a quelle più avanzate di tutti gli altri paesi europei) dopo 25 anni di discussioni parlamentari e a due anni e mezzo dall'insediamento di Renzi a palazzo Chigi, il quale le aveva invece promesse entro i primi 100 giorni di governo.
Accanto alle unioni civili c'è poi il disegno di legge sul testamento biologico. Questo qui vaga per il Parlamento da 35 anni. Sì, avete letto bene: 35 anni. Poi c'è il ddl sul reato di tortura. Questo è in circolazione da 27 anni (la prima stesura risale al 1989, quando l'Italia ratificò la convenzione ONU sulla tortura). Quasi tutti gli altri paesi europei hanno tutte e tre queste leggi, che sono leggi di civiltà, nei rispettivi ordinamenti fin da quando da noi si cominciava a discuterne. Nel 2015, dopo la condanna inflitta da Strasburgo all'Italia per i fatti del G8 di Genova, perché quegli abusi erano effettivamente stati riconosciuti come atti di tortura e l'Italia non aveva ancora legiferato in materia, un Renzi incazzatissimo disse che era una vergogna che l'Italia non avesse ancora una legge sulla tortura, e affermò che si sarebbe provveduto subito. Infatti l'altro ieri, a conferma di tutto ciò, il ddl è stato affossato per l'ennesima volta al Senato e la discussione rimandata a tempi migliori, in ossequio a quel #lavoltabuona e a quel #cambiaverso con cui il tipo cialtroneggia un giorno sì e l'altro pure sui social. Tre disegni di legge che vagano per i cassetti dei sacri palazzi da decenni e che non c'è verso di attuare (se si esclude quella sulle unioni civili), probabilmente perché nessuno ha a cuore che il nostro paese venga annoverato tra quelli più civili e avanzati.
Magari può anche essere colpa del nostro sistema perfettamente bicamerale, che, come dice sempre Renzi (e come del resto diceva anche Berlusconi), è di ostacolo all'attuazione delle leggi. Poi, però, uno pensa a provvedimenti come ad esempio il famigerato lodo Alfano, quello escogitato da Berlusconi nel 2008 per tutelarsi dalla marea di procedimenti giudiziari da cui era assediato. Ecco, il lodo Alfano, quello che poi venne fatto a pezzi dalla Consulta, divenne legge in 25 giorni, 25 giorni dalla stesura del testo alla firma di Napolitano (compresi naturalmente tutti i passaggi Camera-Senato), quel Napolitano noto ai più per la leggendaria disinvoltura con cui era solito firmare qualsiasi cosa gli appoggiassero sulla scrivania.
Quindi, ricapitolando: unioni civili, 25 anni; lodo Alfano, 25 giorni. Quando si dice le priorità.
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