Sono convinto che oggi, a Mirafiori, sede storica della Fiat di Torino, si sia rotto qualcosa. Nel corso di un'assemblea sindacale, infatti, sono state rivolte aspre critiche a Epifani (foto), segretario della Cgil, e Angeletti, della Uil, intervenuti per illustrare ai lavoratori riuniti alcuni aspetti della recente finanziaria.
L'ultima volta che a Mirafiori si svolse un incontro tra lavoratori e rappresentanti nazionali di Cgil Cisl e Uil, fu 26 anni fa, e in quell'occasione i sindacalisti ricevettero ben altra accoglienza rispetto a quella ricevuta oggi.
In sostanza, il motivo principale della contestazione, si riassume nelle parole rivolte da un lavoratore allo stesso Epifani: "Guglielmo, questa non può essere la finanziaria dei lavoratori, il sindacato deve mantenere un atteggiamento critico e incalzare il governo anche quando questo è di centro sinistra".
I sindacati, dei quali francamente oggi è difficile spiegare il motivo dell'esistenza, sono quelli che dovrebbero tutelare e farsi portavoce delle istanze dei propri iscritti - e in generale dei lavoratori - presso il governo (qualunque esso sia). Sono quelli che dovrebbero concertare e decidere, assieme agli operai, le strategie comuni da adottare e far valere ai rappresentanti dei governi per tutelare il proprio lavoro.
In pratica i lavoratori chiedono che i sindacati prendano posizione, contro provvedimenti governativi ritenuti ingiusti, a prescindere dal colore della maggioranza di governo. Ha voglia Epifani a tentare di sdrammatizzare quello che è accaduto oggi con frasi tipo: "è stata un'esperienza molto interessante, molto partecipata, sono emerse le vere preoccupazioni, il paese reale è questo".
Già, il paese reale è questo: è quello che è stanco di essere preso per i fondelli. Il provvedimento sul cambio di destinazione del tfr (quello che ha provocato la contestazione dei lavoratori di Mirafiori), inserito nell'ultima finanziaria (sul quale ho pubblicato un lungo articolo sul mio sito internet qualche tempo fa), è stato sostanzialmente avallato dai sindacati, e questo ha provocato la legittima reazione dei lavoratori obbligati a subire questo "scippo" (me compreso) senza potersi opporre.
Insomma qualcosa si è rotto tra il mondo di chi lavora e i sindacati (il rapporto era in verità già incrinato da tempo). Speriamo solo che l'episodio accaduto oggi sia stato un monito che serva a far capire a chi di dovere che gli interessi e le aspettative di chi campa con 1000 euro al mese non si possono barattare col colore politico di un governo.
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RispondiElimina@ seasas: sì, in sostanza è quello che ho voluto dire col mio post. O, meglio, è l'interpretazione che ho dato io della vicenda. E, a giudicare dalla reazione dei lavoratori dello stabilimento Mirafiori, non solo io.
RispondiElimina@ anonimo: ho cancellato il tuo post (un copia/incolla di un altro articolo) non perché non sia d'accordo con molti dei concetti che esprime, ma perché non mi riconosco nelle finalità espresse dal sito internet da cui hai copiato l'articolo. Io, infatti, non voglio né sabotare, né "fottere" l'Italia: voglio discutere e parlare delle cose che secondo me non vanno. E lo voglio fare nei limiti del buon gusto e della civiltà.
In più, all'interno del commento che ho cancellato, erano contenuti apprezzamenti pesanti (al limite dell'insulto) verso alcuni esponenti politici. Visto che il blog lo gestisco io, e in caso di querele ne rispondo io (e non chi si nasconde dietro "anonimo"), ecco il motivo per cui cancello il post.
Alcune delle cose contenute all'interno dell'articolo in questione erano comunque - come ho già detto - condivisibili; per questo lascio il link al sito internet da cui è stato preso. Chi è interessato se lo può andare a cercare direttamente lì.
http://www.fottilitalia.com/index.php
Si chima sindrome del governo amico!
RispondiEliminanon capisco perchè gli iscritti ai sindacati solo ora hanno capito ciò che è evidente da sempre.I Sindacati fanno solo politica. Moltissimi sindacalisti hanno o stanno ricoprendo cariche istituzionali o di altro genere:ora come è possibile che chi non fa politica poi arrivi fino alla seconda carica dello stato e da lì in giù ne troviamo molti altri inseriti saldamente in posti di notevole importanza?
RispondiEliminaSecondo il mio modesto parere, i sindacati è ormai da più di 30 anni che non fanno più gli interessi dei lavoratori. Troppe chiacchiere, troppi vertici inutili, troppe parole vuote. E, come nel caso di Mirafiori, alla prima occasione queste cose vengono fuori.
RispondiEliminaNessuno vuole pagare le tasse purtroppo per mantenere in vita lo Stato dobbiamo anche fare questo sacrificio. I sindacati non stanno ne con la destra ne con la sinistra campano solo di scioperi.
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