Come prima cosa sarebbe interessante capire cosa si intende per "mondo": cosa vuol dire "il mondo ha fallito"? In pratica nell'articolo c'è semplicemente scritto che gli impegni che 180 capi di stato avevano preso in occasione del vertice mondiale dell'alimentazione tenuto a Roma nel 1996, e cioè di riuscire a dimezzare entro il 2015 il numero di quelli che muoiono di fame, non solo è ben lungi dall'essere raggiunto, ma va in contro tendenza, cioè la fame nel mondo aumenta invece di diminuire.
E allora, mentre leggevo questo articolo, mi è venuto in mente che l'anno scorso avevo pubblicato un pezzo sul mio sito internet in cui mi chiedevo che cavolo ci sta a fare la FAO. In genere, nei paesi normali, se un'istituzione o un ente non funzionano si smantellano; perché la FAO, visto che dopo 60 anni non ha ancora combinato niente, è ancora lì? Fortunatamente ho la buona abitudine di non buttare via mai niente, e infatti l'articolo è ancora lì al suo posto (anzi, mi farebbe piacere che ci deste un'occhiata).
Naturalmente le cause di questo clamoroso insuccesso sono molteplici: a cominciare dalla diminuzione dei fondi destinati al finanziamento di progetti agricoli, passati in circa vent'anni da 8 milardi di euro a poco più di 3; una notevole dose di "colpa" ce l'hanno le politiche "protezionistiche" adottate dai paesi ricchi per tutelare i proventi derivanti dalla propria agricoltura, e, da ultimo, la constatazione che - per colpa di chi non si sa - gli impegni e le promesse presi nel vertice mondiale del 1996 sono per gran parte rimasti lettera morta.
E intanto il 2015 si avvicina...
E allora, mentre leggevo questo articolo, mi è venuto in mente che l'anno scorso avevo pubblicato un pezzo sul mio sito internet in cui mi chiedevo che cavolo ci sta a fare la FAO. In genere, nei paesi normali, se un'istituzione o un ente non funzionano si smantellano; perché la FAO, visto che dopo 60 anni non ha ancora combinato niente, è ancora lì? Fortunatamente ho la buona abitudine di non buttare via mai niente, e infatti l'articolo è ancora lì al suo posto (anzi, mi farebbe piacere che ci deste un'occhiata).
Naturalmente le cause di questo clamoroso insuccesso sono molteplici: a cominciare dalla diminuzione dei fondi destinati al finanziamento di progetti agricoli, passati in circa vent'anni da 8 milardi di euro a poco più di 3; una notevole dose di "colpa" ce l'hanno le politiche "protezionistiche" adottate dai paesi ricchi per tutelare i proventi derivanti dalla propria agricoltura, e, da ultimo, la constatazione che - per colpa di chi non si sa - gli impegni e le promesse presi nel vertice mondiale del 1996 sono per gran parte rimasti lettera morta.
E intanto il 2015 si avvicina...
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