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venerdì 22 novembre 2024
Se tutto è antisemitismo
giovedì 21 novembre 2024
Mandato di arresto per Netanyahu
Ovviamente si tratta di un mandato d'arresto simbolico, dal momento che la Corte penale internazionale ha, nonostante il nome, un limitato riconoscimento tra gli stati del mondo. D'altra parte pure Putin, oggetto di un medesimo mandato di arresto da parte dello stesso organismo, nel settembre scorso andò tranquillamente in visita ufficiale in Mongolia senza preoccuparsi di nulla.
Tuttavia il mandato d'arresto nei confronti di Netanyahu, di Gallant e del leader di Hamas Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri è importante perché per la prima volta un organismo internazionale certifica ufficialmente che Netanyahu è un criminale di guerra. Esattamente come lo ha certificato per Putin.
Il mandato è stato emesso per crimini contro l'umanità e crimini di guerra commessi almeno dall'8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024. Quindi, che il capo del governo israeliano sia un criminale non è più un'ipotesi fatta da qualche giornalista o da qualche detrattore, ma un fatto accertato dalle indagini di un tribunale.
Per quanto riguarda invece l'annosa questione della terminologia circa il genocidio, di cui ha scritto anche il papa in un brano del suo ultimo libro, è di pochi giorni fa un rapporto dell'ONU in cui in 154 pagine si spiegano i motivi per cui i metodi di guerra utilizzati da Israele a Gaza corrispondono alle caratteristiche di un genocidio.
Serve altro, specie ai nostri leader europei (Meloni compresa), per cominciare a smettere di incontrare e stringere amorevolmente le mani a questo soggetto?
(La domanda è ovviamente retorica per motivi che conosciamo fin troppo bene.)
Tassi alcolemici
Il tasso alcolemico si misura infatti in grammi di alcol per litro di sangue, non in litri di vino.
E vorrei altresì fare notare a Claudio Borghi che il concetto di unità di misura se non ricordo male si comincia a insegnare in terza elementare.
martedì 19 novembre 2024
Perché siamo come siamo?
I miserabili
Ieri due esponenti di spicco della destra hanno fatto esternazioni che hanno sollevato parecchie discussioni. Rita Dalla Chiesa, dopo aver appreso i risultati delle regionali in Emilia-Romagna, ha sbottato con un "Alla prossima alluvione se ne ricorderanno". Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione, partecipando alla presentazione della fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, ha detto che il patriarcato è finito nel 1975 con la riforma del diritto di famiglia (come se una cultura e un inconscio collettivo si potessero estinguere per legge), e ha aggiunto che le violenze sessuali sono da collegare all'immigrazione clandestina.
Ecco, io quando leggo queste cose, e purtroppo se ne leggono tante di simili, mi sento di concordare con Mantellini.
lunedì 18 novembre 2024
Emilia-Romagna
Poi ci sarà tempo per le analisi e le valutazioni approfondite, ma al momento la notizia, bellissima notizia, è che Michele de Pascale, a guida della coalizione di centrosinistra, ha vinto le elezioni regionali qui in Emilia-Romagna. Una vittoria con un margine chiaro e ampio. Avevo alcuni timori sul fatto che questa volta la destra potesse prendersi la regione e sono contento che questi timori si sono rivelati infondati.
Mentre scrivo questo post, in Umbria i candidati di centrodestra e centrosinistra sono praticamente appaiati ed è difficile prevedere chi la spunterà. Una vittoria del centrosinistra anche in questa regione sarebbe un ottimo modo di chiudere la giornata. Incrociamo le dita.
sabato 16 novembre 2024
L'intima gioia
L'intima gioia che prova Delmastro (per i forti di stomaco qui c'è anche il video) all'idea di incalzare, di non lasciare neppure respirare chi si trova dietro il vetro dei nuovi suv consegnati alla polizia penitenziaria è l'ennesima dimostrazione del livello generale di disumanità, di abisso etico e baratro istituzionale cui siamo giunti oggi.
L'intima gioia di Delmastro all'idea di maltrattare un detenuto fa il paio, almeno a livello mediatico-comunicativo, con la presumibile intima gioia di Salvini alla notizia, qualche tempo fa, dell'uccisione da parte della polizia dello straniero che davanti alla stazione di Verona si era scagliato con un coltello contro gli agenti, soddisfazione espressa dal suo famoso "non ci mancherà".
Il sottosegretario Delmastro è noto per essere molto vicino alle istanze della polizia penitenziaria e poco o nulla a quelle dei detenuti, e senza neppure nasconderlo. Quando nell'agosto scorso si recò in visita alle carceri di Brindisi e Taranto incontrò gli agenti ma evitò di vedere i detenuti adducendo la motivazione che le sue deleghe non riguardano loro ma solo i poliziotti.
Tutto questo mentre qualche giorno fa si è suicidato nell'indifferenza generale l'80esimo detenuto di quest'anno nelle carceri italiane. Le carceri italiane sono da decenni dei lager a causa del loro livello di sovraffollamento. I richiami e le procedure di infrazione aperte dall'Europa per questo motivo sono molteplici ma non frega niente a nessuno, tranne che a Mattarella, il quale ogni tanto cerca invano di richiamare l'attenzione su questo dramma.
Ma in carcere ci stanno gli ultimi, i delinquenti, i drogati, i ladri (quelli da strada, quelli in giacca e cravatta e colletto bianco il carcere generalmente lo sfangano). Quindi, chi se ne frega? E comunque il tema delle carceri-lager non porta e non ha mai portato voti, quindi perché occuparsene?
Gianrico Carofiglio
giovedì 14 novembre 2024
Chi è Salvini
martedì 12 novembre 2024
Dove sono i sovranisti?
Se fossimo un paese in cui il patriottismo serio ha ancora un valore, un minuto dopo la frase di Musk sui giudici italiani il governo avrebbe aperto una crisi diplomatica. E invece silenzio, a parte Salvini che esulta per ciò che ha detto il magnate. Chissà dove sono tutti i sovranisti, tutti i patrioti, tutti quelli che per anni ci hanno fracassato le appendici pendule con "padroni a casa nostra!" e simili. Probabilmente sono tutti a sbavare per un selfie col magnate.
Citando Alessandro Capriccioli: "Che fine tragicomica abbiamo fatto".
lunedì 11 novembre 2024
Il sospetto
Dopo che anche i sette migranti deportati ieri in Albania sono stati rispediti in Italia, il sospetto espresso dalla giornalista Valentina Furlanetto assume le sembianze di qualcosa di molto più concreto di un sospetto.
In ogni caso, quando il governo deciderà di porre fine a questa inutile e costosa pagliacciata, fatta per meri motivi di propaganda sulla pelle di quei poveri cristi, sarà sempre troppo tardi.
domenica 10 novembre 2024
Quelli del Maccabi
Fatti di violenza come quello accaduto ad Amsterdam giovedì sera si prestano per loro natura a essere raccontati non nella loro interezza, ma prendendo singole parti, le più confacenti alla narrazione che si vuole veicolare, e spacciandole come se fossero il tutto. Per rendersene conto bastava leggere le prime pagine dei maggiori quotidiani italiani, quasi tutti da sempre su posizioni filo-israeliane, all'indomani dei fatti: i quattro schiaffoni a pochi tifosi israeliani sono diventati un "terribile attacco antisemita". Sono stati tirati in ballo i famigerati pogrom, addirittura La notte dei cristalli e scemenze simili.
Fermo restando che l'episodio in sé è ovviamente da condannare, dato che l'uso della violenza squalifica sempre chi la utilizza a supporto delle proprie idee, l'aggressione ai tifosi ebrei non nasce per caso ma è l'epilogo a cui si è arrivati dopo violenze e provocazioni messe in atto dai Maccabi nei giorni precedenti, violenze e provocazioni a cui è stato dato poco o nulla risalto.
Per quanto riguarda i suddetti Maccabi Fanatics, di cui si parla in questi fatti, qui c'è un interessante articolo del Manifesto che racconta chi sono e cosa fanno questi "signori".
Comunque, mentre ci si accapiglia su un episodio sicuramente deprecabile e da condannare ma tutto sommato marginale, l'ONU pubblica un nuovo rapporto in cui si documenta come nei primi sei mesi di "guerra" a Gaza, il 70% delle 35.000 vittime civili era composto di donne e bambini, il 44% dei quali compresi nella fascia d'età tra 5 e 9 anni. Alla data odierna, invece, il conto del genocidio in corso è di 41.788 persone, per la stragrande maggioranza civili. Di questi i bambini sono 11.000. Però le prime pagine le facciamo su dieci tifosi israeliani feriti ad Amsterdam.
sabato 9 novembre 2024
Quale onore
Spiegazioni semplici di fenomeni complessi
L'argomento è per quanto mi riguarda tra i più interessanti che ci siano: perché la nostra mente funziona così, che ricorda il celeberrimo Come funziona la mente, di Steven Pinker, di cui avevo accennato qui. Ecco, diciamo che un buon riassunto del contenuto di quel libro ma anche di altri che mi è capitato di leggere, tipo Nati per credere, di Telmo Pievani, si trova nella lezione di Massimo Polidoro che ripubblico qui sotto.
In questa lezione il noto divulgatore spiega come dietro a tutti i nostri comportamenti, le nostre credenze, il modo che abbiamo di interagire sui social, ci siano ragioni di tipo evolutivo, e spiega nel dettaglio quali sono. Un esempio tra i tanti che Polidoro porta riguarda la facilità con cui tanti credono ai complotti, oppure a cose che dal punto di vista empirico e razionale non stanno né in cielo né in terra.
Prendete le scie chimiche, ad esempio. Perché tanta gente ci crede? Perché per la nostra mente sono molto più intuitive le spiegazioni semplici a fenomeni complessi, piuttosto che spiegazioni articolate e approfondite. Se ci si pensa, infatti, si fa molto prima a immaginare che la persistenza prolungata in cielo delle scie lasciate dagli aerei sia dovuta alla presenza di sostanze chimiche appositamente rilasciate da appartenenti a un complotto, piuttosto che spiegare il fenomeno da un punto di vista della fisica e della chimica.
Stesso discorso per i novax che credono che il Sars-CoV-2 sia stato diffuso da Big Pharma per poter lucrare poi sui vaccini. Perché questa assurdità per tanti è così affascinante? Perché offre una risposta semplice e veloce a un fenomeno complesso che per essere spiegato tira in ballo la medicina, la biologia, i comportamenti umani. Il nostro cervello è intuitivamente programmato a ragionare in modo istintivo e impulsivo perché, dal punto di vista evolutivo, per un nostro antico antenato reagire in maniera veloce a uno stimolo poteva fare la differenza tra continuare a vivere oppure morire.
Oggi, che siamo nell'era della cultura, della civiltà, della scienza e della tecnologia, quel meccanismo evolutivo che ci portiamo dentro non ha più ragione di esistere, ma c'è ancora perché la nostra specie per i 9/10 della sua storia ha vissuto in un contesto ambientale in cui una risposta rapida a uno stimolo poteva appunto fare la differenza tra la vita e la morte.
Quando bolliamo come cretino un complottista, dovremmo quindi tenere presente che il complottismo è figlio di quel meccanismo naturale che ci portiamo dentro, e magari provare a essere un po' più indulgenti. Cosa difficilissima da fare, mi rendo conto.
venerdì 8 novembre 2024
Christian Raimo
Christian Raimo, professore di filosofia, scrittore e intellettuale, è stato sospeso dall'insegnamento per tre mesi a causa di critiche rivolte al ministro Valditara. Sospensione a mio giudizio incomprensibile, dal momento che le critiche, anche aspre, dovrebbero essere sempre tollerate. A meno che non si scada nell'ingiuria o nella diffamazione, e allora lì il presunto offeso ha tutto il diritto di rivolgersi a un tribunale per ottenere giustizia. Ma non mi sembra questo il caso, e questa sospensione mi pare che abbia molto di politico e ben poco di altro.
giovedì 7 novembre 2024
Felicitazioni
mercoledì 6 novembre 2024
Quello che forse occorrerebbe capire della vittoria di Trump
martedì 5 novembre 2024
C'è voluto Report
C'è voluto Report, domenica sera, per raccontare senza filtri cosa succede a Gaza da più di un anno a questa parte. Senza filtri, appunto, e senza rinunciare a chiamare ciò che sta succedendo col suo nome: genocidio. Non è stata una puntata di parte, Ranucci e il suo staff hanno raccontato e documentato esaustivamente sia l'orribile attentato fatto dai macellai di Hamas il 7 ottobre dello scorso anno, sia la risposta di Israele, limitandosi a esporre i fatti.
Chi volesse guardare la parte della puntata in oggetto, può farlo qui a partire da 1:47.
lunedì 4 novembre 2024
Il problema dei senzatetto
In vista del Giubileo indetto dal papa il prossimo anno, a Roma si fa sempre più pressante il problema dei senzatetto che affollano stazione Termini: dove spostarli in modo che non si vedano? Roberto Gualtieri e la sua giunta hanno vagliato alcune soluzioni, tra cui la sistemazione in una grande tensostruttura allestita allo scopo. Peccato che non si sappia dove metterla e, a tutt'oggi, tutte le ipotesi sulla sua collocazione siano state scartate. Il problema si fa naturalmente di giorno in giorno più impellente, dal momento che all'inizio del Giubileo mancano ormai meno di due mesi.
A parte che mi pare abbastanza ipocrita il fatto di preoccuparsi di "nascondere" questi poveretti in occasione di grandi eventi internazionali e fregarsene per tutto il resto dell'anno. Ma a questo punto si lascino lì. Il Giubileo è un evento cristiano e sia nella Bibbia che nei Vangeli la povertà è esaltata ovunque come viatico per la vita eterna e caparra per l'eternità. Quindi non vedo perché nasconderli.
Il parcheggio è vuoto
Dopo due giorni di titoloni cubitali che ipotizzavano un cimitero sommerso con centinaia di morti che manco Stephen King sarebbe stato in grado di concepire, oggi si scopre che nel famoso parcheggio allagato del centro commerciale di Aldaia c'è solo acqua, nient'altro. Neppure una vittima. Che va benissimo, intendiamoci, è una notizia che in mezzo a tanto dolore offre un barlume di sollievo, ma che al tempo stesso illustra come meglio non si potrebbe lo stato dell'informazione nel nostro paese.
domenica 3 novembre 2024
Libri per caso
sabato 2 novembre 2024
I disertori
Non mi riferisco all'omonimo film del 2013 diretto da Ben Wheatly, mi riferisco agli oltre 100.000 soldati ucraini che dall'inizio dell'anno hanno abbandonato i campi di battaglia e sono scappati, mentre i media ucraini stimano che il numero di disertori sia molto maggiore e arrivi addirittura a 170.000. Le motivazioni di questa specie di fuga di massa sono principalmente psicologiche e motivazionali, dettate dal fatto che in tanti, nelle file dell'esercito, hanno capito che la guerra è ormai perduta e che al fronte si muore.
Nel frattempo nel Donbass l'esercito russo avanza senza sosta a ritmi mai visti prima in due anni e mezzo di guerra.
Senza entrare nel merito dei torti e delle ragioni, mi limito a osservare come tutto ciò strida con quanto ci hanno raccontato e ci raccontano i media circa l'andamento di questo conflitto, con toni esageratamente trionfali ogni volta che Kiev guadagna pochi chilometri quadrati di territorio e ridicolmente minimizzatori quando la Russia avanza a passi da gigante (avete letto di ciò che sta succedendo in Donbass su Corriere o Repubblica?).
Oggi sembra che Russia e Ucraina in qualche modo stiano tornando a parlarsi, ma di fronte a un paese che ha perso la guerra, è distrutto e in via di dissoluzione; di fronte all'immenso tributo di vite pagato, quanti si spendevano per una soluzione negoziale fin dall'inizio e venivano bollati stupidamente come filo-putiniani forse non avevano tutti i torti.
Per capire il personaggio
venerdì 1 novembre 2024
Camminando (con Alberto Negri)
Lo dice Miguel Bosé
Tragedie come quella di Valencia innescano inevitabilmente la solita, triste guerra per bande tra chi sostiene che c'entra il cambiamento climatico e chi dice il contrario, addebitando colpe e responsabilità esclusivamente alla mancata manutenzione delle opere idriche, alla costruzione di centri abitati presso corsi d'acqua ecc. Questa suddivisione manichea di idee esiste da sempre per ogni disgrazia che capita tra capo e collo a noi umani, che siano le alluvioni, la pandemia, lo sbarco sulla Luna, l'11 settembre, e si può proseguire a piacere.
Verosimilmente, sia per quanto riguarda Valencia che per quanto riguarda le alluvioni disastrose che negli ultimi tempi hanno colpito varie zone d'Europa e d'Italia, la verità sta nel mezzo, nel senso che le cause sono molteplici e contemplano sia l'incuria da parte degli uomini sia il surriscaldamento del pianeta.
Se in otto ore cade la stessa quantità di acqua che normalmente cade in un anno, non credo esista alcuna sistemazione idraulica che possa contenerla, e allo stesso tempo è impossibile non interrogarsi su dati pluviometrici così fuori scala. È quindi la concatenazione di entrambi i fattori che determina tali tragedie, tragedie che purtroppo, come avvertono da tempo gli scienziati, saranno la regola, non le eccezioni.
Ricordo a questo proposito una interessantissima conferenza di Telmo Pievani in cui lo scienziato ironizzava sul fatto che dopo ogni disastro meteorologico i vari governi decretano i famosi stati di emergenza, quando per onestà sarebbe ora di cominciare a chiamarli stati di normalità, visto che non sono appunto più emergenze ma la regola.
Comunque mi ha fatto sorridere leggere che tra i più accesi negazionisti dei cambiamenti climatici per quanto riguarda ciò che è successo in Spagna ci sia Miguel Bosè. Miguel Bosé, lo segnalo a eventuali giovani di oggi che passassero di qui, è stato un cantante molto in voga tra gli Ottanta e inizio dei Novanta. Io ero ragazzo e ricordo che tutto sommato non mi dispiaceva, quindi mi fa un certo effetto scoprire che anche lui si è aggregato alla folta schiera di negazionisti dei cambiamenti climatici e, per non farsi mancare niente, all'altrettanto folta schiera di complottisti pandemici, quelli che credono che il covid è stato messo in circolazione da Big Pharma per lucrare poi sui vaccini.
Peccato, mi è caduto un mito. Vabbe', mito è esagerato, diciamo un cantante che da giovane mi piaceva.
martedì 29 ottobre 2024
Liguria
Volevo scrivere qualcosa sull'esito delle elezioni in Liguria ma alla fine non ne ho avuto voglia. E poi cosa mai avrei potuto dire che non sia già stato detto? Mi limito così a segnalare questo post con alcune interessanti riflessioni della sempre brava Marie Gouze. Non credo serva aggiungere altro.
lunedì 28 ottobre 2024
L'ultimo ospedale
Mentre ieri tutti i giornali e tutti i telegiornali aprivano a caratteri cubitali con l'attentato terroristico a Tel Aviv, nessuno menzionava un'altra notizia altrettanto tragica: la caduta dell'ultimo ospedale ancora attivo nel nord della striscia di Gaza. Il giorno prima, infatti, l'esercito israeliano aveva bombardato e preso d'assedio l'ospedale di Kamal Adwan, l'ultimo ancora parzialmente operativo del nord di Gaza.
La giustificazione di Israele è sempre la stessa: al suo interno avrebbero trovato riparo alcuni terroristi di Hamas. È la giustificazione classica, risibile e che ormai sa di stantio, che viene sempre utilizzata quando si bombardano villaggi, quartieri, palazzine abitate da persone comuni, scuole, ospedali, campi profughi.
Ormai a Gaza i morti sono più di 50.000, massacrati direttamente dall'esercito israeliano oppure indirettamente tramite la distruzione sistematica di tutti gli ospedali e le strutture sanitarie, dal blocco di medicinali, cibo, acqua. Una popolazione intera sotto le bombe, presa per fame e malattie.
Pochi ne parlano. Si dà ipocritamente una enfasi smisurata a un attentato terroristico che ha prodotto un morto, si tace sul genocidio di una popolazione intera.
domenica 27 ottobre 2024
Verso la fine
sabato 26 ottobre 2024
Pro Vita
venerdì 25 ottobre 2024
Interrogatori
giovedì 24 ottobre 2024
Detrazioni fiscali (per gli italiani)
mercoledì 23 ottobre 2024
3 euro in più
martedì 22 ottobre 2024
Medici e GPA
La signora Roccella, per la quale la GPA è evidentemente passata da questione politico/ideologica a ossessione, chiede che i medici che hanno sospetti di utilizzo della gestazione per altri da parte di loro pazienti, vadano a sporgere denuncia alle autorità. Questo auspicio dimostra che la signora Roccella non sa che, per legge (art. 365 del CP), il medico non ha obbligo di denuncia se il referto potrebbe esporre il paziente a un procedimento penale.
Lo dice la legge. E la signora Roccella, che è ministro, non lo sa.
Da quando seguo un po' la politica, e ormai sono parecchi anni, non ricordo altri governi composti da un così elevato numero di ministri privi del minimo sindacale di competenza necessaria a svolgere le loro funzioni senza scadere nel ridicolo.
lunedì 21 ottobre 2024
Dobbiamo porre rimedio
domenica 20 ottobre 2024
Cani e porci
Cani e porci che poi sono le badanti che assistono i nostri anziani, i bambini e le mamme sui barconi, gli infermieri nei nostri ospedali, i ragazzi in bicicletta che ci portano il cibo a domicilio perché nella nostra opulenta pigrizia non abbiamo neppure voglia di alzare il culo dal divano per procurarcelo.
Cani e porci che poi sono il muratore nel cantiere che ci rifà la facciata della casa, il ragazzo chino nei campi a raccogliere l'insalata, il mendicante che allunga la mano al parcheggio dell'ospedale.
Cani e porci. Parole disumane di un ministro altrettanto disumano di un paese sempre più disumano.
sabato 19 ottobre 2024
È analfabetismo istituzionale?
Quando la signora Meloni, dopo che il tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei migranti nella struttura albanese, si rammarica del fatto che una parte delle istituzioni non aiuta il governo "a rispondere ai problemi della nazione", non si capisce se ci è o ci fa. Cioè, non si capisce se le sue frasi sono frutto di reale analfabetismo istituzionale o è furbizia al limite dell'eversione.
Non sta infatti scritto da nessuna parte che la magistratura ha tra i suoi compiti quello di aiutare un governo ad attuare il suo programma. Il governo lavora nell'adempimento del suo programma, la magistratura controlla che le leggi vengano rispettate. Governo e magistratura sono due poteri dello stato indipendenti tra loro, non legati da afflati "collaborazionisti".
Gli attacchi alla magistratura al limite dell'eversione di queste ore, con ritornelli patetici e puerili che sentiamo ripetere ormai da 30 anni dalla destra: giudici comunisti, prevenuti, remano contro, una parte della magistratura fa politica contro il governo, se i giudici vogliono fare politica si candidino e via andare (che strazio!), sono ormai talmente ridicoli da risultare grotteschi, e il problema vero è che purtroppo funzionano. C'è in giro un sacco di gente che a questa narrazione complottista crede davvero.
Se invece si cerca di approfondire un po', di entrare nel merito delle vicende, cosa che certo non fa chi legge Libero, Giornale, Verità e compagnia bella, si capisce benissimo che non c'è alcun complotto, nessun disegno oscuro, ci sono solo cialtronaggine, superficialità e analfabetismo istituzionale da parte di chi ha scritto i protocolli di intesa tra Italia e Albania. Restiamo ad esempio sulla questione albanese.
Dice la Meloni (ma anche Tajani, Salvini e compagnia cantante al seguito): "Ho convocato il Cdm per approvare delle norme per superare questo ostacolo perché penso che non spetti alla magistratura dire quali sono i Paesi sicuri ma al governo".
Su questo punto batte molto tutta la destra: la lista dei paesi sicuri sarebbe stata stilata dai magistrati di Roma. Falso. La decisione del tribunale di Roma si basa sulla sentenza della Corte di giustizia europea del 4 ottobre scorso, la quale ha stabilito che non si possono sottoporre a procedura accelerata di definizione dello status i proveniente da paesi non sicuri. E questa lista di paesi non sicuri non è stata stilata dai giudici, come ingannevolmente affermano Meloni e soci, ma è stata stilata dal governo, cioè da loro stessi, e precisamente dal Ministero dell'Interno, della Giustizia e degli Esteri, con un decreto legge pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 7 maggio 2024.
Sulla sentenza UE e su questo decreto si sono basati i giudici di Roma che non hanno convalidato il trattenimento dei migranti nella struttura, non su altro, e nell'ambito di norme di diretta derivazione unionale, queste ultime sono sempre preminenti rispetto alla legislazione dei singoli paesi membri, come del resto è stato ripetutamente fatto presente dalla Corte costituzionale: un atto in contrasto con la legislazione europea va automaticamente disapplicato dal giudice, e quando si leggono stupidaggini come quella che vedete qui sotto, bisognerebbe ricordare al povero Borghi che finché siamo nell'Unione europea il diritto nazionale non può prevalere su quello UE, a meno che Borghi non convinca il governo a fare l'Italexit.
Queste cose non le sa la signora Meloni? Non ha alle sue spalle uno staff che le fornisca delucidazioni su questioni giuridiche? Così, a naso, verrebbe da pensare di no. Se si guarda infatti la storia recente, si scopre che sempre in tema immigrazione sono già numerosi i casi in cui sono stati smontati dai tribunali provvedimenti sbagliati, sia nella forma che nella sostanza.
Siamo quindi di fronte a un governo che, evidentemente, non è in grado di scrivere provvedimenti corretti sotto il profilo giuridico e delle norme. Oppure non vuole e - qui si apre un po' anche a me la vena complottista - scrive provvedimenti sbagliati intenzionalmente, in modo da poter fare del vittimismo quando poi un tribunale li cancella. D'altra parte non è un mistero che questo è, a memoria, uno dei governi più vittimisti e "piagnoni" dell'intera storia repubblicana. In ogni caso, che si tratti di analfabetismo o eversione, sempre messi male siamo.
venerdì 18 ottobre 2024
Reati universali
Indipendentemente da ciò che ognuno pensa riguardo alla gestazione per altri, è difficile non vedere l'ennesima impronta ideologica che sta dietro alla legge che trasforma in reato universale il ricorrervi.
In primo luogo perché il concetto stesso di reato universale è un non senso. Esiste semmai la giurisdizione universale, un principio del diritto internazionale che permette ai tribunali nazionali di perseguire i più gravi crimini indipendentemente dal luogo in cui sono stati commessi, come ad esempio genocidio, tortura, crimini di guerra o reati che rientrano nella categoria dei crimini contro l’umanità, ma è un'altra cosa rispetto all'inesistente reato universale.
Basterebbe considerare il solo fatto che la GPA è legale in tantissimi paesi del mondo (Europa compresa) per capire che volerla inserire nel novero dei reati universali è una scemenza, ma naturalmente il governo conta come al solito sul fatto che il livello medio del suo elettorato è quello che è e fare leva sulla sua "pancia" qualche beneficio lo porta sempre.
Siamo ai livelli della legge anti-rave, oppure della legge contro la carne coltivata e simili. La legge sulla GPA va nella medesima direzione di stampo identitario, simbolico, e tra l'altro, come già fanno notare alcuni giuristi, la sua applicazione sarà estremamente problematica, per non dire impossibile. Senza contare, oltretutto, che sempre a detta di molti esperti presenta vistosi profili di possibile incostituzionalità.
Ma questo lo valuterà la Consulta ai primi ricorsi, l'importante è aver portato a casa l'ennesima legge-simbolo che al lato pratico produrrà solo l'effetto di complicare inutilmente la vita a chi vorrà in futuro ricorrervi.
giovedì 17 ottobre 2024
La (non) fine della storia
Stamattina, mentre camminavo sulle colline dietro a casa mia (quello che vedete nella foto è Palazzo Marcosanti), ascoltavo una recentissima lezione di Dario Fabbri, che ripubblico qui sotto.
L'idea di raccontare come il mondo fuori dall'occidente vede il problema planetario del cambiamento climatico è un escamotage per raccontare quanto è diverso da noi il mondo là fuori. Una diversità che noi non riusciamo a cogliere (figurarsi a comprendere) perché immersi in una pedagogia collettiva tramite cui abbiamo interiorizzato il fatto, non vero, che la storia è finita, che noi siamo il punto più alto raggiunto dalla civiltà umana, che gli altri là fuori, poverini, anelano tutti a vivere come noi e se non lo fanno è perché c'è un cattivo che glielo impedisce, oppure perché sono un po' tonti ma prima o poi vedranno la luce.
Drammatico anche il racconto dei danni provocati dal fatto che la storia oggi non si studia più e che quindi, non conoscendola, siamo portati a pensare in modo leaderistico invece che collettivo, mentre invece non sono i leader che determinano il corso delle vicende umane ma, come diceva anche De Gregori, "è la gente che fa la storia", e i vari leader non sono nient'altro che il prodotto della volontà popolare, anche quando sono dittatori.
Mi piace ascoltare chi mette in crisi i convincimenti assodati, gli stereotipi stantii, le idee incancrenite, i luoghi comuni elevati a principi che per pigrizia mentale evitiamo di mettere in discussione.
mercoledì 16 ottobre 2024
Bruno Vespa e il vino
Che Bruno Vespa sia esperto di vini è noto, dal momento che ne è anche produttore, e quando afferma che il rosso fa bene al cuore... come si fa a non dargli istintivamente ragione? D'altra parte che un bicchierino dopo cena sia in qualche modo salutare non è raro neppure sentirlo dire da qualche medico.
Peccato che non sia così e che l'OMS da almeno 30 anni abbia inserito l'alcol nel gruppo 1 degli alimenti potenzialmente cancerogeni e dannosi per il cuore per l'essere umano, sottolineando come anche la tanto decantata "modica quantità" non abbia alcunché di benefico. L'unica quantità di alcol che apporta reali benefici è 0.
Questo non significa che non si debba bere vino. Se si vuole bere perché il sapore piace e lo si fa in maniera consapevole, benissimo, ma appellarsi a inesistenti benefici come scusa per pulirsi la coscienza, anche no. E vale naturalmente anche per Lollobrigida.
martedì 15 ottobre 2024
Il blog maggiorenne
18 anni fa scrivevo il primo post di questo blog, che in ossequio ai canoni di noi umani diventa quindi maggiorenne. In 18 anni sono cambiate un sacco di cose a ogni livello. Le mie figlie erano relativamente piccole, io ero ancora sposato, facevo lo stesso lavoro che faccio oggi ed ero un attivo 36enne che leggeva libri, suonava e amava scrivere. Cose queste che comunque, bene o male, faccio ancora oggi.
Quando lo aprii, il blog, nato negli USA nel 1997, era lo strumento informatico più diffuso e utilizzato per scrivere online. Ne nascevano come funghi e la cosiddetta "blogosfera" era un ambiente vivace e dinamico. Dal 2009 cominciò il loro irreversibile declino, provocato soprattutto dall'immenso successo dei social network Facebook e Twitter. Sopravvissero in qualche modo i blog tematici, ma quelli generalisti lentamente se ne andarono.
Oggi i pochi blog ancora attivi sono gestiti da alcuni disperati, come lo scrivente, che li tengono ancora in vita non si sa bene perché. (No, vabbe', in realtà alcuni blog hanno ancora una certa vitalità e un certo successo e quindi chi li gestisce continua ad aggiornarli.)
Nel corso di tutti questi anni sono stato più volte lì lì per chiuderlo pure io, poi alla fine ho sempre rimandato il de profundis e ancora continuo a scriverci. I social vanno, vengono, ho chiuso e riaperto più di un account sia su Twitter che su Facebook, ma il blog è sempre stato un piccolo punto fermo che non ho mai abbandonato, probabilmente anche perché qui ci sono i miei racconti e molti pezzi di vita. Anche nei periodi in cui non stavo sui social, qua bene o male scrivevo sempre, e credo che continuerò a farlo, nonostante ancora oggi ogni tanto mi venga voglia di chiudere tutto e ciao.
Ma chiuderlo adesso che è diventato maggiorenne sarebbe un peccato, no? :-)
I primi 16
Una nave militare italiana ha deportato oggi i primi 16 migranti in Albania, mentre negli ultimi tre giorni sono sbarcate in Italia più di 1600 persone.
Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro per capire come questo sistema non serva assolutamente a niente ma sia solo puro teatro. Chi invece vuole approfondire un po', conoscere dati, cifre e costi di questa inutile follia può dare una letta qui e chiedersi quante cose più utili si sarebbero potute fare nella sanità, nella scuola, nei servizi, con tutti quei soldi gettati letteralmente al vento.
Ma viviamo nella civiltà della teatralità, dell'immagine, per cui quando un telegiornale mostra una nave e racconta che con quella nave si stanno portando via i migranti dall'Italia, quindi il problema è risolto, tanti ci credono e sono contenti. E a sua volta anche chi governa è contento pensando a come è facile, oggi, dare a bere qualsiasi cosa con pochissima fatica.
domenica 13 ottobre 2024
Il Signore degli Anelli
venerdì 11 ottobre 2024
Dopo 50 anni
giovedì 10 ottobre 2024
Adesso è un criminale di guerra
Adesso che l'esercito israeliano spara su soldati italiani, dalle parti del governo si accorgono che Netanyahu è un criminale di guerra che viola il diritto internazionale (Crosetto) e che si tratta di un atto inammissibile (Meloni).
mercoledì 9 ottobre 2024
Ci stiamo giocando anche l'acqua
Nel 2011 ci fu un referendum col quale 27 milioni di Italiani si espressero perché l'acqua restasse un bene pubblico e non fosse dato in gestione ai privati. La filosofia che stava alla base dell'iniziativa referendaria era che l'acqua è un bene indispensabile alla vita e alle persone e, a differenza di altri ambiti, su questo bene i privati non potevano lucrare.
Le privatizzazioni nel nostro paese hanno una storia ormai quarantennale. Iniziarono, avviate da Mario Draghi, negli anni Novanta del secolo scorso in seguito alla crisi dell'IRI e del modello interventista, quello cioè secondo cui lo Stato controlla l'economia e ha voce in capitolo quasi esclusiva sulle politiche economiche di un paese. Nei decenni successivi questo cambio di politica economica portò alla privatizzazione di vari settori che fino ad allora erano rimasti pubblici: trasporti, telecomunicazioni, energia, sanità ecc. (quest'ultima non lo è formalmente ma lo è ormai di fatto).
I risultati di questa ondata di privatizzazioni sono oggi definiti controversi, ma è quasi unanimemente assodato che non hanno portato i risultati previsti, né da essi sono derivati miglioramenti per quanto riguarda le tariffe e la qualità dei servizi. La tragedia del ponte Morandi, pur non potendo ovviamente essere presa come modello universale, è forse l'emblema di ciò che hanno rappresentato le privatizzazioni nel nostro paese.
Perché questo pistolotto sulle privatizzazioni? Perché il governo Meloni sta un po' alla chetichella apprestandosi a infrangere l'ultimo tabù ancora rimasto in piedi: l'ingresso dei privati nell'acqua pubblica. E lo sta facendo con un DL in preparazione pomposamente chiamato "Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche, di siti contaminati e dissesto idrogeologico."
Dietro tutta questa fuorviante pomposità non si cela nient'altro che la svendita ai privati dell'acqua. Tutto qua. Ne scrive Il Manifesto qui e ne parla Matteo Saudino in questo video. L'acqua è forse l'ultima "preda" su cui il sistema capitalista in cui siamo immersi, spesso senza neppure accorgercene, non ha ancora messo le mani. Ci stiamo giocando anche lei.
martedì 8 ottobre 2024
Il gene dell'assassinio
Vorrei fare notare a Trump che suo nonno era un immigrato originario della Renania che arrivò negli USA alla fine dell'800 facendo il barbiere. Il suo cognome era Von Drumpf, poi americanizzato per assimilazione in Trump.
Non so se fosse un assassino, in ogni caso io ci andrei cauto a dire 'ste cose.
Poi vabbe', stiamo sempre parlando di Trump, non è che si possa pretendere chissaché.
Loredana Lipperini e Luca Briasco
venerdì 4 ottobre 2024
Breve storia di Israele
Il buon andy segnala sul suo blog questa breve lezione di Piergiorgio Odifreddi sulla storia di Israele. Magari molti queste cose le sanno già, altri probabilmente no. Forse sono di più i secondi, per motivi che si intuiscono facilmente seguendo il video.
giovedì 3 ottobre 2024
Accise
lunedì 30 settembre 2024
Luck and strange
Ho ascoltato Luck and strange e mi pare - impressione a caldo - che Gilmour sia ormai un musicista con ben poco da dire. Le tracce che mi sembrano di un certo rilievo sono le due in cui canta la figlia Romany: Between two points e Yes, i have ghosts.
Salverei anche Scattered, una ballata molto evocativa che richiama qua e là il Gilmour di The division bell e A momentary lapse of reason. Il resto mi sembra più o meno tutto dimenticabile.
Da segnalare la presenza di Richard Wright nel pezzo che dà il titolo all'album.
Wright, come è noto, è morto già da qualche anno ma la canzone, e relativo video, è stata realizzata sulla base di una session del 2007 in cui il tastierista dei Floyd suonava questo pezzo assieme a Gilmour nel suo fienile. Per i cultori dei Pink Floyd è una piccola chicca.
Da menzionare sicuramente la presenza del leggendario Steve Gadd che suona la batteria in The piper's call. Ma la canzone in sé non dice più di tanto. Rimango dell'idea che Luck and strange non è un album che resterà nella storia della musica.
domenica 29 settembre 2024
Sicari
Comunque, se io fossi un medico che pratica interruzioni di gravidanza nelle modalità previste dalla legge e mi sentissi dare del "sicario" da qualcuno, un po' m'incazzerei.
Quando per esprimere le proprie opinioni si ricorre alla violenza verbale, ci si pone già dalla parte del torto. Isaac Asimov diceva, giustamente, che la violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci. E vale anche per quella verbale.
A che scopo firmare?
venerdì 27 settembre 2024
Bollo di oggi e di allora
Oggi mi sono finalmente deciso e ho pagato (in 30 secondi) il bollo della macchina dal tabaccaio sotto casa. Sono abbastanza vecchio da ricordarmi quando il pagamento del bollo portava via quasi un pomeriggio.