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giovedì 14 novembre 2024

Chi è Salvini

Per capire bene chi (o cosa) è Salvini è sufficiente recuperare la puntata di Otto e mezzo di ieri sera (qui c'è il podcast). Non serve altro. Lì c'è tutto il Salvini che conta: mai una risposta nel merito a ciò che gli è stato chiesto; mai una risposta precisa a precisa domanda. Mai, neanche per sbaglio. Anzi sì, in un unico caso ha risposto nel merito, quando la conduttrice gli ha chiesto conto del suo operato per contrastare il disastro dei treni in Italia, al che lui ha risposto che con questo governo i cantieri sulle linee ferroviarie sono aumentati (poi non so se sia vero, ma è solo per segnalare l'unico caso di pertinenza della risposta con la domanda). 

Per il resto, nulla assoluto, se non il solito, patetico disco rotto sui magistrati comunisti, la difesa dei confini e via andare. La sua parola d'ordine per la gestione delle domande scomode è da sempre la stessa: divagare, parlare d'altro, tirare in ballo cose che non c'entrano niente col merito della questione, per poi buttarla in caciara dimostrando, tra l'altro, una ignoranza allo stato brado su alcune tematiche come quella delle leggi che regolano l'accoglienza dei migranti (in un passaggio è riuscito a dire che i migranti vengono mandati in Albania perché le Questure li riconoscono come delinquenti. Sì, l'ha detto davvero). 

Rimane lo sconforto, generato dalla presa di coscienza che un personaggio simile occupa da decenni posizioni apicali nella gestione della cosa pubblica del nostro paese.

7 commenti:

  1. Non aggiungi nulla di nuovo a quanto noto e "certificato dai fatti" sul personaggio. Non è nemmeno l'unico politico a divagare dal discorso che si cerca di intavolare con lui.
    Sento e leggo di qualche donna che lo ritiene sexy: non me ne intendo ma fidandomi di tali affermazioni, credo sia la sua qualità migliore, e ho detto tutto!

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  2. Non ho visto la trasmissione ma non faccio fatica ad immaginarla perché il trend del personaggio è noto da sempre.
    Parli di sconforto, e non posso che darti ragione. Non so, da piccola ovviamente non mi occupavo di politica però mi pare che anche solo venti o trent'anni fa la levatura media di chi ci governava fosse nettamente superiore. (Vabbè, ci vuole poco, ma penso tu abbia capito cosa volevo dire).

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    1. Non è un'impressione, è una certezza. I politici di alcuni decenni fa magari rubavano (alcuni, non tutti), ma erano preparati, colti, prima di affrontare i problemi li studiavano, si documentavano, chiedevano il supporto di esperti. Oggi tutto questo è perduto, tutto è in mano all'improvvisazione, all'incompetenza, al pressapochismo e alla ricerca del facile consenso. Un mix micidiale.

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  3. Ti do il mio parere su Salvini.
    Già all’epoca seguivo poco la politica italiana quindi “scoprii” Salvini solo a inizio 2018 perché Alberto Bagnai, di cui da anni seguivo il blog, si candidava nella Lega alle politiche dello stesso anno e spiegava che Salvini aveva scritto un’introduzione a un suo libro, o viceversa, non ricordo: il punto era che Salvini era evidentemente consapevole di alcuni elementi economici che invece sembravano sfuggire al politico comune (e questo mi pareva positivo).

    Nel mese successivo antecedente le elezioni mi sparì Internet (vivo in un bosco) e non riuscii a informarmi meglio così che alle elezioni non me la sentii di votare Lega e mi astenni.

    Passate le elezioni (e tornato Internet!) ci fu il governo Conte I con Salvini che si dava un gran da fare unendo il ruolo di ministro degli Interni a varie attività di colorita propaganda.
    Senza entrare nel merito delle sue decisioni/azioni pensai che Salvini fosse comunque un politico di buon fiuto semplicemente perché aveva portato la Lega, che sembrava finita e circoscritta al Nord, a percentuali notevoli.
    Mi lasciava perplesso il suo “rotear di rosario” che mi sembrava più da parroco scadente che da politico nazionale: pensavo però che “avesse calcolato” di attrarre così più persone di quante ne allontanasse. Cinismo da politico insomma.
    L’anno dopo fece cadere il governo Conte I, probabilmente pensando di forzare così le elezioni anticipate, e io, non entro nei dettagli gli detti ancora il beneficio del dubbio sempre più dubbioso.

    Quando però sostenne il governo Draghi mi convinsi che era un politico sistemico (e la Lega un populismo apparente: non interessata a veri cambiamenti ma solo ad attrarre voti di delusi e arrabbiati) esattamente come gli altri.

    Insomma, quello che volevo cercare di spiegare è che, nel corso di un paio di anni, passai da un’opinione favorevole con riserve a una molto negativa (a causa dell’ipocrisia di fondo che mal tollero).

    Venendo al presente, non ho visto il video in questione ma ti prendo sulla parola. A mio parere Salvini è un politico modesto, senza prospettiva politica di lungo termine, con solo qualche intuizione da buon imbonitore di sagra paesana. Il successo di crescita della Lega fu strutturale, dovuto al momento, piuttosto che merito suo: e infatti, col sostegno a Draghi, ci fu un travaso di voti dalla Lega a FdI. Questo indipendentemente delle sue singoli iniziative e di quello che gli inaffidabili media (compresi quelli internazionali) possono dire di lui.

    Per me non vi sono differenze sostanziali fra Salvini, Meloni, Renzi o Schlein anche se capisco che ci possano essere preferenze di gusti personali fra questi.

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    1. Se fai una ricerca in questo blog con la parola chiave "Salvini" ti saltano fuori decine di post. Credo di averne cominciato a scrivere dal 2009/2010. Tu ti chiederai: ma non potevi impiegare meglio il tuo tempo? E ti dirò che ogni tanto me lo sono chiesto anch'io. Probabilmente sì, ma Salvini è un personaggio che mi ha sempre interessato proprio per la sua capacità di saper "fiutare" cosa vuole la gente e di darglielo. Cioè, non di darglielo, ma di fargli credere di averglielo dato.
      Salvini nel corso degli anni ha detto tutto e il contrario di tutto su ogni argomento dello scibile umano, ha raccontato palesi falsità, menzogne, ha fatto promesse mai mantenute, eppure gode ancora di un consenso che per me è inspiegabile. Ancora oggi a tanta gente piace, e piace un sacco. Perché? Non lo so. O meglio, lo so ma qui sarebbe lunga da spiegare. Ecco perché, in qualche modo, il personaggio Salvini mi interessa, perché uno che riesce a ingannare la gente per decenni e nonostante ciò è ancora votato da tanti, è un fenomeno affascinante.

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    2. Beh in effetti il mio problema è stato che ho "scoperto" Salvini molto tardi (inizio 2018) e quindi me ne sono dovuto fare un'opinione completa in relativamente poco tempo...
      Più tempo si ha per osservare qualcosa e meglio la si capisce.

      Comunque capisco il tuo interesse: anche io mi appassiono a specifiche problematiche che magari solo io noto o trovo interessanti.

      Nello specifico il mio parere è che il merito del successo della Lega di Salvini non sia di Salvini! Una fascia consistente della popolazione non si riconosce più nei partiti tradizionali e quindi cerca alternative: soprattutto è attratta dai politici che non si presentano come politici (percepiti come "casta") ma come persone normali che vivono le problematiche della gente comune. Salvini ha solo impersonato questo ruolo: chiunque l'avesse fatto avrebbe ottenuto un successo analogo, magari anche maggiore.
      La dimostrazione di questa mia teoria è che appena la Lega si è comportata come gli altri partiti, sostenendo il governo Draghi, subito ha perso una fetta consistente di consenso che ha premiato FdI.

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  4. Salvini è quell'ex ministro dell'interno che si lamentava perché non aveva "pieni poteri".
    A me basta solo questo per farmene l'idea che ho.

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