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lunedì 30 settembre 2024

Luck and strange

Ho ascoltato Luck and strange e mi pare - impressione a caldo - che Gilmour sia ormai un musicista con ben poco da dire. Le tracce che mi sembrano di un certo rilievo sono le due in cui canta la figlia Romany: Between two points e Yes, i have ghosts. 

Salverei anche Scattered, una ballata molto evocativa che richiama qua e là il Gilmour di The division bell e A momentary lapse of reason. Il resto mi sembra più o meno tutto dimenticabile.

Da segnalare la presenza di Richard Wright nel pezzo che dà il titolo all'album. 

Wright, come è noto, è morto già da qualche anno ma la canzone, e relativo video, è stata realizzata sulla base di una session del 2007 in cui il tastierista dei Floyd suonava questo pezzo assieme a Gilmour nel suo fienile. Per i cultori dei Pink Floyd è una piccola chicca.

Da menzionare sicuramente la presenza del leggendario Steve Gadd che suona la batteria in The piper's call. Ma la canzone in sé non dice più di tanto. Rimango dell'idea che Luck and strange non è un album che resterà nella storia della musica.

domenica 29 settembre 2024

Sicari


Comunque, se io fossi un medico che pratica interruzioni di gravidanza nelle modalità previste dalla legge e mi sentissi dare del "sicario" da qualcuno, un po' m'incazzerei.

Quando per esprimere le proprie opinioni si ricorre alla violenza verbale, ci si pone già dalla parte del torto. Isaac Asimov diceva, giustamente, che la violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci. E vale anche per quella verbale.

A che scopo firmare?

Mi chiedo quale sia lo scopo di andare a firmare nei gazebo istituiti dalla Lega per il sostegno a Salvini nel processo Open Arms. Non riesco a capirlo proprio a livello epistemologico. 

Il sostegno a qualcuno o a qualcosa (un'iniziativa, una proposta di legge, un candidato a una elezione ecc.) ha senso esprimerlo quando quel sostegno ha la possibilità di influire sul risultato di ciò che si vuole ottenere. Se ad esempio si raccoglie il numero necessario di firme si può istituire un referendum abrogativo per modificare/abrogare una legge.

Ma qui l'oggetto del sostegno che si chiede di esprimere è un processo, il risultato del quale sarà determinato unicamente da un giudice. E la sentenza che pronuncerà quel giudice non andrà in una direzione piuttosto che in un'altra a seconda del numero di firme raccolte.

Detto in altre parole, quel giudice deciderà l'esito del processo unicamente sulla base risultanze delle indagini e dalle prove emerse o non emerse nel dibattimento. Nient'altro. Quindi a cosa serve raccogliere le firme? 

A livello pratico a niente, a livello mediatico/propagandistico a molto. Se infatti la raccolta firme avrà un buon margine di successo Salvini potrà fare valere la carta del consensus gentium per dire: Vedete? Il popolo è con me, se quindi il giudice mi condannerà è come se condannasse il popolo. 

Ma il consensus gentium non è automaticamente sinonimo di giustezza di una causa. Anche Mussolini riempiva le piazze, ma questo non dava patenti di bontà a ciò che strillava nelle suddette piazze (guerre, colonialismi ecc.). La massa è una cosa, entrare nel merito delle vicende un'altra. 

Ovviamente Salvini questa cosa la sa benissimo, mentre quelli che andranno a firmare non si rendono invece conto della differenza. D'altra parte è proprio su questa povertà intellettiva che il felpato ha costruito la sua carriera politica, quindi perché stupirsi?

venerdì 27 settembre 2024

Bollo di oggi e di allora

Oggi mi sono finalmente deciso e ho pagato (in 30 secondi) il bollo della macchina dal tabaccaio sotto casa. Sono abbastanza vecchio da ricordarmi quando il pagamento del bollo portava via quasi un pomeriggio.

Ci si doveva presentare presso uno sportello ACI (qui a Santarcangelo ce n'era uno solo nel centro storico) col libretto della macchina, un documento e i soldi in contanti (si poteva anche compilare un assegno sul posto, se non ricordo male), ci si metteva in fila e si attendeva il proprio turno armati di pazienza, con la fila che a volte era chilometrica.
 
All'epoca non esistevano gli smartphone e i social e per passare il tempo si chiacchierava con gli altri della fila lamentandosi di quanto erano lenti gli impiegati dell'ACI.
 
Altri tempi. Ed ero un altro anch'io.

100 euro (ideologici)

L'elargizione del bonus natalizio (ma la Meloni non aveva detto giusto qualche giorno fa che questo non è il governo dei bonus?) di 100 euro ai lavoratori dipendenti sposati e con almeno un figlio a carico è la dimostrazione plastica, l'ennesima, che il faro che orienta l'agire di questo governo è esclusivamente l'ideologia.

Se infatti si elargisce un aiuto economico non in base all'effettiva necessità dei potenziali beneficiari ma in base al tipo di famiglia, è evidente che si mette in campo una misura dalla forte impronta ideologica. Se si volesse effettivamente aiutare chi ha bisogno si guarderebbero i redditi, stop, non la composizione familiare. 

Tra l'altro non si capisce quale sarebbe, ideologia a parte, l'intento che si vuole perseguire: un incentivo alle coppie a sposarsi e regolarizzarsi? Dài, non scherziamo, su. Se chi ha partorito questa misura l'ha veramente fatto con questo scopo significa che è un cretino.

Ci sarebbe anche da aggiungere che una cosa di questo genere contraddice palesemente tutti i bei discorsi sul dramma della denatalità, i pressanti (e stucchevoli) inviti a fare figli ecc. I figli di una famiglia differente da quella canonica (padre e madre possibilmente sposati in chiesa e con prole) hanno una minore dignità degli altri tanto da non meritare l'aiuto economico? Abbiamo quindi figli di serie A e di serie B?

Evidentemente, sì.

mercoledì 25 settembre 2024

Ancora con 'sti gatti

Io in fondo, nonostante il mio ateismo, voglio anche un po' bene al papa, per vari motivi. Ovviamente non lo seguo sui temi etici, anzi lì mi trovo agli antipodi rispetto a lui, ma gli ho sempre riconosciuto il merito di essere ormai l'unica voce mediaticamente rilevante a denunciare i guasti e le perversioni del capitalismo, a denunciare lo schiavismo, lo sfruttamento, l'aberrazione delle nostre politiche migratorie. 

Gli riconosco anche il merito di aver preso certe posizioni sulla guerra in Ucraina che gli sono valse accuse (ridicole) di filo-putinismo. Plaudo anche ai suoi continui richiami al massacro dei palestinesi da parte dell'esercito israeliano (si è mai sentito qualcun altro farlo?).

Poi però, dopo tutto questo, vedo che mi cade ancora sui cani e sui gatti e sulla stupidaggine conclamata che sarebbero corresponsabili della bassissima natalità nel nostro paese. L'ha ripetuto di nuovo anche oggi (ogni tanto ama tornarci sopra), dicendo che in Italia non si fanno più figli ma si adottano cani e gatti, dando a intendere che tra le due cose ci sia una correlazione. 

E allora ci si arma di pazienza, si sospira, si alzano gli occhi al cielo e si conta fino a dieci, augurandosi che almeno qualcuno del suo staff si prenda la briga di fargli notare la portata di questa castroneria.

martedì 24 settembre 2024

500mila firme per la cittadinanza

Nel giro di un weekend, grazie soprattutto al passaparola in rete, sono state raggiunte le 500mila firme necessarie per indire la proposta di referendum abrogativo dell'attuale legge sulla cittadinanza. Ora il quesito sarà sottoposto alla Corte costituzionale per la certificazione dell'ammissibilità, dopodiché, in caso di esito positivo, il referendum si farà.

Anche se il numero minimo necessario è stato raggiunto, chi vuole aggiungere la propria firma può sempre farlo qui (più sono le firme, maggiore è la sicurezza). Tramite Spid la procedura non richiede più di un minuto.

In sostanza, con questo referendum si vuole agevolare l'ottenimento della cittadinanza per le persone straniere che vivono nel nostro paese, paese che su questo tema ha le leggi più severe e stringenti di tutti gli altri in Europa. L'intento è di portare da dieci a cinque gli anni minimi di residenza in Italia per potere fare richiesta di cittadinanza.

Altri dettagli sono qui.

Io ho firmato convintamente. Credo che farlo sia un atto di civiltà in mezzo al deserto culturale e umano in cui viviamo oggi.

lunedì 23 settembre 2024

Aggressioni

 


Mi chiedevo: le aggressioni ai medici ci sono sempre state ma se ne parla solo in questo periodo, oppure è un fenomeno nuovo?

In realtà è un po' una domanda retorica, nel senso che io credo che ci siano sempre state ma, per qualche motivo, ultimamente questi fatti hanno assunto una certa rilevanza mediatica e gli episodi, che in altri periodi sarebbero passati più o meno inosservati, adesso vengono maggiormente enfatizzati.

Potrei sbagliarmi, certo, ma da tempo viviamo in una realtà in cui spesso non sono i fatti a creare le notizie ma sono le notizie a creare i fatti, quindi non mi stupirei se anche per questa ondata mediatica fosse lo stesso. 

Preciso - ormai oggi occorre precisare tutto - che questo mio pensiero non va a supporto di una minimizzazione della gravità di questo drammatico fenomeno. Anzi.

domenica 22 settembre 2024

Desolazioni

Quel lungo nastro d'asfalto che da Ravenna corre verso Venezia - l'ho percorso oggi per andare a visitare Chioggia - è desolante. Sembra la scenografia di Desperation, di Stephen King. 

Per gran parte del suo percorso, infatti, specie nella zona del Polesine, la strada ha ai suoi lati solo attività dismesse e abbandonate: bar, locali, aziende, scheletri di capannoni, distributori; tutto allo sfacelo: strutture ormai fatiscenti coi vetri rotti, circondate e aggredite dalla vegetazione, muri riempiti di graffiti. 

Chi ha sentito parlare della famosa Rust Belt americana ma non l'ha mai vista, può percorrere quei 100 e rotti chilometri di statale tra Romagna e Veneto e se ne fa un'idea chiarissima.

Impressionante.

(Ah, dimenticavo: Chioggia è un piccolo gioiello.)

sabato 21 settembre 2024

77


Oggi compie 77 anni uno scrittore a cui sono particolarmente affezionato.

Lunga vita, zio Steve!

venerdì 20 settembre 2024

Distruttività e autodistruttività

Mi sono imbattuto in queste interessanti riflessioni di Umberto Galimberti (le riflessioni di Galimberti sono in genere sempre interessanti, ma qui io sono di parte) sulla componente antropologica della distruttività e autodistruttività dell'essere umano. Riflessioni che contengono in nuce alcune possibili risposte ai motivi della violenza dilagante nella nostra società, di cui le cronache forniscono ampi resoconti praticamente ogni giorno.

domenica 15 settembre 2024

Vivere il reale


 

Splendido saggio, uno dei più belli che abbia letto quest'anno, in cui il filosofo e teologo Byung-chul Han spiega come con l'avvento della digitalizzazione abbiamo perso il rapporto con le cose, con la realtà e abbiamo iniziato a rapportarci con la loro rappresentazione digitale: leggiamo libri elettronici invece che cartacei, scriviamo con le dita invece che con le mani, creiamo connessioni con "amici" virtuali invece che relazionarci con persone fisiche, ascoltiamo musica da supporti digitali invece di prendere in mano un supporto fisico, come ad esempio un disco, e farlo nostro. 

Un capitolo drammatico è quello in cui si spiegano gli effetti deleteri dello tsunami di informazioni che ogni giorno ci sommerge, tramite il quale acquisiamo una notizia ma non approfondiamo la conoscenza. Da qui la frammentazione e la parcellizzazione dei processi cognitivi che inficiano la nostra capacità di prestare attenzione.

È un libro che apre gli occhi sul cambiamento antropologico derivante dalla digitalizzazione della nostra vita e che richiama al bisogno di tornare a vivere le cose, gli oggetti, le persone. Un fervente invito a tornare a vivere il reale.

Splendido.

Non vorrei essere quel giudice



Provo a mettermi nei panni del giudice che dovrà decidere della sorte di Salvini dopo che la procura di Palermo ha chiesto sei anni di reclusione per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio.

Questo giudice ha infatti contro di sé il Viminale, il presidente del consiglio, il governo e milioni di persone che pensano che Salvini abbia fatto bene a tenere prigioniere su una nave più di cento persone per due settimane. Senza contare che avrà contro anche l'uomo più ricco del mondo, il quale ha già dichiarato che i sei anni di galera dovrebbe farseli il procuratore che ha formulato la richiesta.

Ecco, no, non vorrei essere nei panni di quel giudice.

Su tutte le altre balle relative alla difesa dei confini, al vittimismo stucchevole e all'analfabetismo istituzionale di certe dichiarazioni non aggiungo altro, ne scrissi già abbondantemente all'epoca dei fatti.

sabato 14 settembre 2024

Patteggiamenti

Giovanni Toti chiede il patteggiamento e il suo avvocato si affretta a precisare che tale richiesta non deve intendersi come ammissione di colpa ma come desiderio di evitare un lungo processo.

Non sono un giurista e quindi potrei sbagliare, ma a me risulta che la richiesta di patteggiamento deve sempre essere subordinata a una ammissione di colpa. Chiedere il patteggiamento con la giustificazione di voler evitare un lungo processo è un non senso. 

Se io sono imputato di uno o più reati e so di essere innocente, io vado a processo perché voglio che la mia innocenza, di cui sono sicuro, venga dimostrata a tutti. Anche se sarà un lungo processo. 

Dài, su, non prendiamoci in giro.

Differenze ontologiche tra libro ed ebook



(Byung-chul Han. Le non cose. Come abbiamo smesso di vivere il reale)

venerdì 13 settembre 2024

Sul divieto della cannabis light nel nuovo decreto sicurezza

"Ddl sicurezza e cannabis light: una decisione folle sul piano tossicologico e psicofarmacologico. Poi mi raccomando la coerenza, promuoviamo il vino (bevanda che contiene una sostanza cancerogena) come eccellenza dell'Italia e della dieta mediterranea. 

Per molte persone la cannabis è un farmaco, in alcuni casi salvavita e sotto controllo medico non presenta particolari problemi. Considerando TUTTE le dimensioni del rischio (per la persona, terzi e tutta la società), l'etanolo è al primo posto in termini di pericolosità. 

Poi questo fa ridere: si mantiene il divieto di coltivare e commercializzare la cannabis light per contrastare l'assunzione di sostanze che alterano lo stato psicofisico e "conseguenti comportamenti rischiosi". Che tenerezza, la politica tiene veramente alla nostra salute. 

Per completezza la politica dovrebbe ricordare che l'etanolo, cancerogeno e sost. psicotropa, ALTERA lo stato psicofisico dell'individuo rendendolo pericoloso per sé stesso e gli altri. Come mai nessuna presa di posizione? Perché non c'entra nulla la salute: è solo ideologia."

giovedì 12 settembre 2024

Altezze

Il commento di Salvini alla tragedia di Viareggio ("Se non fosse stato un delinquente non sarebbe finita così") si situa, come metodologia di ragionamento, al livello di chi tende a minimizzare/giustificare una violenza sessuale argomentando che la vittima indossava una minigonna troppo attillata e quindi un po' se l'è cercata.

È un ragionamento da deplorare soprattutto perché si ferma al mero livello causa-effetto. Da questo punto di vista non ci vuole Jacques de La Palice per capire che è ineccepibile, dato che se il rapinatore non avesse rubato la borsetta alla signora quest'ultima non l'avrebbe investito e ucciso col suo suv.

Quello che Salvini omette è che esiste un livello di ragionamento superiore, se vogliamo più elevato, che va ben oltre il mero rapporto causa-effetto degli avvenimenti e che ha a che fare con la giustizia, la morale, il valore della vita, la corretta proporzione tra offesa e sua riparazione. 

Ma stiamo parlando di Salvini, il quale si rivolge a un target di uditori che, notoriamente, non raggiunge queste "altezze".

martedì 10 settembre 2024

Barbero e Travaglio

Mi sono imbattuto per caso in questa chiacchierata un po' asimmetrica (per il 90% del tempo ha parlato solo Barbero) tra Travaglio e Barbero. 

Splendida! 

Alessandro Barbero, con la sua leggendaria verve affabulatoria, ha raccontato cos'erano e cosa sono oggi la Russia e l'Ucraina e come si è arrivati all'invasione di due anni e mezzo fa. Poi ha preso il via e, su sollecitazioni di Travaglio, ha toccato altri argomenti, diversissimi tra loro ma tutti interessantissimi e estremamente attuali.

E niente, ogni volta che ascolto una sua lezione o leggo un suo libro, la mia venerazione per il professore di storia piemontese cresce.

domenica 8 settembre 2024

Crosetto e l'Ucraina (che non ha mai avuto alcuna possibilità)

Tutti presi come eravamo dalla importantissima vicenda Sangiuliano, ci è sfuggita una dichiarazione del ministro Crosetto che non è esattamente un'inezia, e cioè l'ammissione che fin dall'inizio nessuno ha mai creduto che l'Ucraina potesse veramente vincere la guerra.

Ma come? Due anni e mezzo di propaganda (Meloni, Stoltenberg, Macron, Scholz, Johnson ecc.) e di roboanti annunci che si sarebbe continuato a riempire di armi l'Ucraina "fino alla vittoria finale", e adesso Crosetto, con la faccia più tosta del mondo, viene candidamente ad ammettere che tutti sapevano che l'Ucraina non avrebbe mai vinto.

Ciò significa che per due anni e mezzo ci hanno sostanzialmente preso per il culo - e questo tutto sommato non sarebbe neppure una novità. Ma significa anche che chi fin dall'inizio diceva che l'Ucraina non aveva nessuna possibilità e che sarebbe stato meglio trattare fin da subito con la Russia, forse non aveva tutti i torti. Se non altro perché allora lo si poteva ancora fare da un condizione sostanzialmente paritaria. 

Ora non più.

giovedì 5 settembre 2024

Sangiuliano e noi

Comunque, alla fine, se si prende la patetica e grottesca vicenda Sangiuliano e la si inserisce nel flusso delle vicende politiche dell'ultimo trentennio, si scopre che non rappresenta qualcosa di così sorprendente né di eclatante.

Se ipoteticamente partissimo da Tangentopoli e venissimo a oggi sarebbe facile scoprire come il decadimento dei costumi, dell'etica e della morale della politica sia stato pressoché costante.

Chi ha più di 40 anni e ha seguito le vicende dell'impero berlusconiano sa benissimo che in quel ventennio sono successe cose che l'affaire Sangiuliano al confronto è insignificante. E abbiamo digerito tutto senza fare una piega.

La politica ha smarrito l'etica, e anche quella disciplina e quell'onore che la Costituzione prevede debba possedere chiunque ricopra cariche istituzionali. 

Ma ciò che è forse ancora più grave è il contestuale decadimento della società civile. Questo governo di scappati di casa non è lì perché è cascato dal cielo ma perché è stato votato. Berlusconi è stato quasi vent'anni nelle stanze dei bottoni perché ha preso milioni di voti, e ha continuato a prenderli nonostante tutto ciò che ha combinato. 

Allora il problema non è Sangiuliano, e nemmeno Berlusconi, loro (e tutti gli altri) sono semmai i sintomi di un problema che è molto più grave e profondo che riguarda tutti noi. E che forse noi ci rifiutiamo di vedere per non avere a che fare con la nostra cattiva coscienza, preferendo gettare il crucifige addosso al Sangiuliano di turno.

mercoledì 4 settembre 2024

Delitti e massificazione

Nella moltitudine di più o meno probabili spiegazioni dei fatti di sangue di questi giorni, credo si possa annoverare la massificazione, che mi pare non sia stata citata da nessuno. Ne parla Konrad Lorenz, il fondatore dell'etologia, nel saggio che sto leggendo: Gli otto peccati capitali della nostra civiltà.

Riassumendo brutalmente, Lorenz spiega che c'è un rapporto diretto tra aumento della densità di popolazione e aggressività degli individui che la compongono, e vale sia per gli animali che per gli umani.

Ne parla in queste pagine, che mi sembrano interessantissime.



martedì 3 settembre 2024

Il gatto spiegato da Corrado Augias

 


Tra le tante cose che ho scoperto leggendo il nuovo libro di Augias, La vita s'impara, c'è la sua gattofilia, testimoniata da questa bellissima pagina.

Gatti a parte, La vita s'impara, che non è una autobiografia ma qualcosa che le si avvicina, come dice lui, è un libro che ho apprezzato tantissimo. È il grande scrittore e giornalista, ormai novantenne, che racconta la sua vita e la contestuale storia d'Italia.

È un libro poetico, nostalgico, in cui lo scrittore, che io ho sempre adorato, si racconta senza troppi filtri. Una lettura imprescindibile per chi lo ama.

lunedì 2 settembre 2024

L'avanzata e la propaganda

Se si esce dalla propaganda mediatica nostrana e si spulcia qualche testata estera si scopre che la trionfale avanzata ucraina nel Kursk non è mai stata così trionfale come ce l'hanno raccontata finora e praticamente si è già fermata. 

Per quanto riguarda il Donbass, invece, sta per cadere Pokrovsk, una città di vitale importanza strategica per l'Ucraina la cui caduta potrebbe significare il crollo dell'intera linea del fronte.

Ecco, a me piacerebbe che la stampa nostrana non trattasse da cretino chi legge e raccontasse i fatti esattamente per quello che sono.


Qui una analisi di Matteo Saudino che ha spulciato varie testate estere, sia americane che inglesi.

domenica 1 settembre 2024

Cambiamenti di narrazione sui cambiamenti climatici

Qualche giorno fa il Tg1 di mamma Rai ha mandato in onda un servizio sui disastri provocati in Campania dalle alluvioni di questi giorni. Dopo il servizio è stato intervistato un fisico del CNR, Antonello Pasini, che ha collegato i disastri provocati dal maltempo ai cambiamenti climatici (per i dettagli vi rimando a questo esauriente post di Gwendalyne).

Rispetto alla intervista originale, però, è stata tagliata, guarda un po', proprio la parte in cui lo scienziato collega i disastri del maltempo ai cambiamenti climatici. Antonello Pasini si è accorto del taglio e ha denunciato la cosa dai suoi canali social.

Questo episodio di manipolazione della realtà per avallare una narrazione il più possibile in linea con le posizioni del governo su alcuni temi, che nel caso dei cambiamenti climatici sono sostanzialmente di negazione/minimizzazione, mi ha riportato alla mente ciò che scrive Corradio Augias, che in Rai ha lavorato per sessant'anni, nel suo ultimo libro, La vita si impara, che casualmente sto leggendo in questi giorni.

"Dopo la vittoria elettorale del settembre 2022 che ha visto la destra, compresa quella filofascista, arrivare al governo si è verificato proprio su questo terreno un fatto nuovo. Come ho già detto, ho frequentato la Rai per sessant'anni, ho assistito all'ingresso di tutte le varie ondate, dai socialisti nel 1963 ai berlusconiani, ai grillini. Tutti chiedevano posti e qualche briciola di potere. Gli ultimi arrivati invece non chiedono solo posti, il loro obiettivo, oltre ai posti e a qualche stipendio, è cambiare la narrazione culturale, esporre i loro valori, se non fosse sproporzionato direi che intendono proclamare la loro visione e del mondo."

Mi pare che ci stiano riuscendo discretamente bene.