Pagine
giovedì 30 novembre 2023
Io lascerei Cervinia
martedì 28 novembre 2023
Complotti (di nuovo)
lunedì 27 novembre 2023
La gravità
domenica 26 novembre 2023
Vita e mercato
giovedì 23 novembre 2023
Lollobrigida e il treno
Boh, non so se Lollobrigida si debba dimettere per la storia del Frecciarossa fatto fermare a Ciampino (fermata non programmata nel tragitto) perché doveva scendere.
Forse sì, si dovrebbe dimettere, ma non dimentichiamo che siamo in Italia, non in altri paesi europei dove ministri si dimettono perché si scopre che in gioventù avevano copiato alcune pagine della tesi di laurea o perché beccati a pagare la tata in nero o perché sgamati a non pagare il canone tv. Siamo in Italia, il paese in cui gente come Berlusconi è rimasta in parlamento per quasi trent'anni, con tutto quello che ha combinato, e pretendiamo che un Lollobrigida si dimetta per aver fatto fermare un treno per cinque minuti?
Ma non scherziamo, su.
mercoledì 22 novembre 2023
Il punto di non ritorno dell'ipocrisia
martedì 21 novembre 2023
Noi e gli alberi
lunedì 20 novembre 2023
Tra giustizia e vendetta
sabato 18 novembre 2023
Evoluzione casuale e dignità sono incompatibili (secondo Wojtyla e Ratzinger)
Se avete cinque minuti liberi, e naturalmente se questi argomenti vi interessano, ascoltate ciò che dice Telmo Pievani a partire dal min. 13 circa di questa conferenza. È il suo commento a ciò che disse papa Wojtyla il 22 ottobre 1996 in occasione di un suo messaggio alla Pontificia accademia delle scienze. La frase incriminata, che verrà poi ripresa da papa Ratzinger nel discorso del suo insediamento al soglio di Pietro, è questa: "...le teorie dell’evoluzione che, in funzione delle filosofie che le ispirano, considerano lo spirito come emergente dalle forze della materia viva o come un semplice epifenomeno di questa materia, sono incompatibili con la verità dell’uomo. Esse sono inoltre incapaci di fondare la dignità della persona".
Il sotteso di questo discorso, che poi non è neppure tanto sotteso, è che noi non possiamo essere figli del caso e della mera evoluzione per contingenze, come ci insegna Darwin e come oggi la scienza ha definitivamente accertato, e chi crede questo non solo si pone al di fuori degli insegnamenti della chiesa, che uno potrebbe anche dire: chi se ne frega?, ma secondo Wojtyla e Ratzinger ragionare in termini di evoluzione casuale, cioè escludere che la nostra presenza qui sia frutto di un "disegno" che era già tracciato, preclude la possibilità di poter avere una morale, un'etica e perfino una dignità.
Non so se è chiara la gravità di questa affermazione e se si riesce a comprenderne appieno le implicazioni. Poi mi raccomando, tutti a indignarsi e a mettersi sulle barricate se per caso a volte capita di dire qualcosa di offensivo nei confronti delle religioni.
Ma l'obiezione più bella e ineccepibile a questa delirante affermazione, Pievani la dà verso la fine del suo intervento, dal min. 25:30, cioè quando dice che è solo grazie alla contingenza e alla casualità che noi possiamo apprezzare la nostra presenza qua, perché se ci fossimo evoluti solo in virtù di un disegno che già ci prevedeva saremmo niente di più che pedine di altri giochi, mentre invece è proprio la casualità, il fatto che la storia sia andata in questo modo quando sarebbe potuta andare in milioni di altri modi a renderci preziosi e unici.
E comunque in fin dei conti siamo Sapiens, con tutti i nostri limiti e i nostri difetti, ma con la capacità unica su questo pianeta di poter organizzare ed elaborare i pensieri ricorrendo alla razionalità, e credo che il modo più consono di appartenervi sia quello di farne uso.
venerdì 17 novembre 2023
Hamburger vegano
mercoledì 15 novembre 2023
lunedì 13 novembre 2023
Perché il massacro continua?
Magari sbaglio, ma mi sembra che nessuno abbia interesse vero a fermare il massacro dei palestinesi da parte di Israele. In particolar modo mi sembra che non sia interesse né degli USA né, tantomeno, dell'Europa. Alcuni indizi che mi sembra possano corroborare questa impressione.
Giovedì scorso un giornalista ha chiesto a Biden se non fosse il caso di fare qualsiasi cosa per ottenere un cessate il fuoco. Risposta di Biden: Non c'è alcuna possibilità che Israele fermi i bombardamenti nonostante le migliaia di vittime civili.
Cosa significa non c'è alcuna possibilità? Biden è al telefono un giorno sì e uno no con Netanyahu; di cosa parlano in queste chiacchierate, del meteo? Cavolo, sei il presidente degli Stati Uniti? Allora se veramente ci tieni a fermare questo massacro prendi il tuo amico Netanyahu e gli dici di darsi una calmata, magari minacciandolo in caso contrario di cominciare a dare un taglio all'invio di soldi, armi, supporto logistico e quant'altro a Israele. Biden sa benissimo - lo ammette lui stesso - che stanno morendo migliaia di civili, gran parte dei quali bambini, e tutto quello che sa dire è che non c'è la possibilità che il massacro si fermi? Non c'è la possibilità o non c'è la volontà?
Anche qua in Europa mi pare che la musica cambi poco. Ok, nelle piazze di molte città europee si riversano manifestanti per chiedere di fermare il massacro, ma di voci autorevoli in seno alle istituzioni europee non mi sembra di sentirne, se si esclude il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres. Oltre a lui è rimasto giusto il papa, che ancora ogni giorno si affaccia alla sua finestra e chiede a gran voce di fermare il massacro, per il resto mi sembra sia tutto un "Israele ha diritto di difendersi" e poco altro.
Qualche giorno fa la vicepresidente del Belgio, Petra De Sutter, ha chiesto di attivare sanzioni economiche nei confronti di Israele perché "la pioggia di bombe è disumana" e quello che Israele sta facendo sono crimini contro l'umanità. Qualche leader europeo ha accennato qualche risposta alla vicepresidente del Belgio? Silenzio totale.
Israele ha certamente il diritto di difendersi, ma un conto è la difesa, altro conto è la vendetta. Netanyahu continua imperterrito a bombardare ospedali, scuole, campi profughi, città, villaggi senza fare alcuna distinzione tra civili e combattenti. Michel Goya ha calcolato che solo nell'ultima settimana Israele ha lanciato sulla striscia di Gaza, che per rendere l'idea ha un'estensione pari a quella del lago di Garda, lo stesso numero di missili che Putin ha lanciato sulle città Ucraine in 21 mesi di guerra, e attualmente le vittime palestinesi sono 11.000 di cui quasi metà bambini. Per Putin la Corte penale internazionale ha spiccato un mandato di arresto per crimini di guerra in Ucraina, per Netanyahu che ha fatto dieci volte più vittime non si muove nessuno? Forse i bambini ucraini valgono più di quelli palestinesi?
Forse, molto più semplicemente, il massacro dei palestinesi sta bene a tutti.
domenica 12 novembre 2023
Cristiani, perseguitati e persecutori
sabato 11 novembre 2023
La perfezione (inesistente)
Ieri ho avuto su fb una discussione con una signora sulla perfezione. Lei sosteneva che l'uomo, gli animali, le piante e ogni essere vivente sono perfetti. Io invece tentavo di spiegarle che in natura la perfezione non esiste e che l'essere umano, in particolare, è un crogiolo di imperfezioni. Alla fine non siamo riusciti a metterci d'accordo e ognuno è andato amichevolmente per la propria strada.
Non siamo riusciti a capirci perché ragionavamo su piani diversi e incompatibili: quello della fede lei (l'uomo è stato creato), quello evolutivo io (l'uomo è una specie tra le miliardi presenti sul pianeta ed è frutto di un processo evolutivo). Però tutto sommato è stato interessante. Poi le ho linkato questo video per tentare di spiegarle a cosa mi riferivo, ma dubito che l'abbia guardato.
Extraballe
giovedì 9 novembre 2023
Aperture
Mi sembra che la chiesa, da qualche tempo, si mostri molto più avanti di buona parte della società civile e di buona parte di chi ci governa. Poi vabbe', a essere mentalmente più avanti di governi come questo non è che ci voglia granché, intendiamoci.
Non va dimenticato, però, che l'arrivo a queste aperture fa seguito a un paio di millenni di sessuofobia e discriminazione di tutti gli orientamenti sessuali che non fossero quello canonico (anche di quello, a dire il vero, a meno che non si utilizzasse per finalità procreative), ma come si dice, alla fine il tempo è galantuomo.
Resta solo da capire se queste aperture e questo mettersi al passo coi tempi che corrono, che corrono molto più veloci di qualunque dottrina, siano da parte delle gerarchie ecclesiastiche frutto di reale desiderio di venire incontro a tutte quelle categorie di persone finora sempre discriminate o sia più il tentativo di dare della chiesa un'immagine di contemporaneità, di essere al passo coi tempi per timore di estinzione, visto che da un paio di secoli almeno il processo di secolarizzazione in Occidente è andato per la sua strada e la divaricazione tra fede cristiana e società civile ha raggiunto ampiezze ormai incolmabili.
Quale che sia la risposta, plaudiamo a queste aperture con la speranza che siano di sprone anche a chi governa a imboccare la stessa strada. Ma la vedo dura.
martedì 7 novembre 2023
Intendersi sulla vita
Riguardo allo spinoso caso di Indi Gregory, la bambina inglese di otto mesi affetta da una malattia genetica incurabile, a cui i medici hanno deciso di sospendere l'assistenza medica per non continuare a infliggerle inutili sofferenze, mi sento di condividere le considerazioni della Dott.ssa Alice Rotelli la quale, da medico, spiega in maniera molto chiara cos'è questa rara malattia e gli effetti che provoca in chi ne è affetto.
Trovo che siano considerazioni condivisibili perché invitano a mettere da parte la "pancia" e chiamano in causa il raziocinio e il cervello, anche se è evidente, e per certi versi comprensibile, che in tragedie come questa la razionalità fatichi a trovare casa.
Mi aggancio a questo per una breve considerazione su quanto detto da Giorgia Meloni a commento della decisione del governo di accordare la cittadinanza italiana alla bambina per permetterle così di essere assistita in un ospedale italiano, cioè queste: "Dicono che non ci siano molte speranze per la piccola Indi, ma fino alla fine farò quello che posso per difendere la sua vita. E per difendere il diritto dei genitori a fare tutto quello che possono per lei".
Apparentemente l'impegno a "difendere la sua vita" è ineccepibile. Chi non sarebbe d'accordo a difendere la vita, qualsiasi vita? Tutto sta ad accordarsi su cosa si intende per vita. Se con questo sostantivo si intende il mero insieme di funzionalità e processi biologici, come nel caso di malati terminali affetti da malattie senza scampo, allora non si difende la vita ma si difendono quei processi biologici. Stop. Ma la vita non è solo questo, la vita è biografia, è azione, è svegliarsi al mattino per andare a scuola, al lavoro, a camminare in collina, a fare un viaggio; la vita è relazione, incontri, passioni, anche dolore, frustrazione, vittorie, sconfitte. Questa è la vita nella sua accezione più ampia e completa. Ed è questa, a mio parere, che va difesa. Difendere un mero insieme di processi biologici è a mio avviso il materialismo più bieco, e credo anche una forma di egoismo, non c'entra niente con la valenza spirituale insita nel concetto della difesa della vita, ma c'entra con una visione esclusivamente materialistica della vita.
I medici inglesi che hanno deciso di interrompere l'assistenza sanitaria non l'hanno fatto perché sono ciniche persone senza cuore, ma l'hanno fatto forse proprio perché un cuore ce l'hanno, e davanti a una malattia genetica incurabile che provoca una progressiva e irreversibile debilitazione di tutto l'organismo tra atroci sofferenze, ritengono che interrompere quelle sofferenze sia ciò che per la legislazione inglese viene definito "massimo interesse del minore".
lunedì 6 novembre 2023
Now and then
A me la "nuova" canzone dei Beatles non dispiace. È permeata da quel non so che di evocativo e leggermente malinconico che ricorda un po' The show must go on dei Queen e altre millemila canzoni simili.
In particolare trovo splendido quel passaggio Sol Maggiore/Si minore con cui si apre il ritornello (ma ce ne sono anche altri simili molto interessanti). Per il resto che dire? È una canzone beatlesiana che più beatlesiana non si può, quindi chi già amava i quattro di Liverpool ne ha sicuramente ritrovato le tracce, chi non li amava continuerà a non amarli. Credo comunque che, al di là della qualità musicale del pezzo, i giudizi dei fan siano particolarmente influenzati dalla componente emotiva e anche un po' affettiva. È normale che sia così. Ognuno di noi è cresciuto con artisti che sono stati la colonna sonora della propria vita, e scoprire che del tale artista c'era ancora qualcosa di inedito in giro...
Un po' come se si scoprisse qualcosa di inedito dei Pink Floyd degli anni Settanta. Cioè, io dalla gioia mi metto nudo e vado a ballare in mezzo alla strada, eh!