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sabato 11 novembre 2023

Extraballe

Ricordate la tassa sugli extraprofitti delle banche, annunciata sotto il solleone ferragostano in pompa magna da Salvini come "misura di equità" e che, sempre secondo il grande statista soprannominato il "girasagre", avrebbe consentito allo stato di incamerare "alcuni miliardi"? Bene, sapete quanto ha incassato finora lo stato da quella tassa? Zero. Neppure un centesimo. Per il semplice fatto che un emendamento a quel provvedimento, emendamento tra l'altro presentato dalla stessa maggioranza, neanche dall'opposizione, consentiva alle banche di non pagare la suddetta tassa purché destinassero un importo pari a due volte e mezzo il suo valore al rafforzamento del loro patrimonio. E le banche, che sceme non sono, indovinate cosa hanno fatto? Esatto.

Naturalmente nessuno, adesso, andrà dal girasagre a chiedere conto dell'ennesima balla raccontata con l'unico scopo di prendere in giro le italiche genti facendo loro credere che questo è un governo che prende ai ricchi per dare ai poveri (finora ha esattamente fatto il contrario). Così come nessuno andrà dalla donnetta urlante a chiedere conto della oscena e ridicola boutade del trasferimento di migranti in Albania, quando si scoprirà (non ci vuole un genio) che il progetto è infattibile e che è tutta propaganda, fumo negli occhi, arma di distrazione di massa per distogliere l'attenzione dall'epocale fallimento sulle politiche migratorie del governo che sciaguratamente presiede. 

Di sicuro non gliene chiederà conto Bruno Vespa.

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