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lunedì 20 novembre 2023

Tra giustizia e vendetta

Lo so, sono impopolare, ma io voglio che quel ragazzo venga giudicato e punito da un tribunale e da un collegio giudicante di questo paese in base alle leggi vigenti. Non mi riconosco in chi strilla scompostamente di darlo in mano ai familiari della povera ragazza allo stesso modo in cui, in altre epoche e in altri posti, i criminali venivano dati in pasto alla folla inferocita per essere giustiziati.

In primo luogo perché tale eventuale trattamento non riporterebbe comunque in vita quella sventurata ragazza; in secondo luogo perché dal codice di Hammurabi a oggi sono passate alcune migliaia di anni e qualche passo in avanti in termini di civiltà l'abbiamo fatto, o almeno dovremmo averlo fatto.

Tra l'altro, faccio notare che il padre della vittima, ricevute le condoglianze da parte dei familiari dell'assassino, ha replicato non scagliandosi contro quella famiglia e augurando al ragazzo di fare la stessa fine, ma porgendo ad essi la sua vicinanza per il dramma che anche a loro è capitato.

A volte la linea che separa la sacrosanta giustizia dalla vendetta sembra fin troppo sottile, ma quel padre, nonostante l'immensa tragedia che gli è capitata, è riuscito a mantenere la capacità di vederla. E di ciò gli va reso merito.

17 commenti:

  1. Mah!Non so,se una cosa del genere fosse capitata a mia figlia...mi vengono i brividi a solo pensarci,onestamenta non so come mi sarei comportato.
    Un saluto

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    1. Vale anche per me, ovviamente. Quando non si è coinvolti direttamente in una tragedia è più facile fare considerazioni ponderate. Altro paio di maniche è quando ci si è dentro, per questo apprezzo il gesto del padre.

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  2. Magari processato in Germania sarebbe andato incontro a pene certe..

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    1. Non te lo so dire. Quello che si può dire è che con l'omicidio volontario più parecchie aggravanti (forse anche la premeditazione), credo sarà una pena elevata anche qua e con pochi benefici.

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  3. in tv propugnano anche la tesi che l'uomo in quanto maschio è assassino e ne derivano che tuttti i maschi (e solo i maschi) sono assassini.
    questa cazzata è stata pronunciata da uno dei giudici di ballando sotto le stelle, ora non ricordo il nome.
    Mi sembra di tornare agli anni '70 durante lo scontro tra maschi e femmine

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  4. In una vicenda del genere le famiglie distrutte sono sempre due.

    Il problema è come funziona male la giustizia italiana, troppo garantista, troppo "Nessuno tocchi Caino". Se ci fossero dei precedenti di condanne esemplari da parte dei nostri tribunali (io sono per ergastolo e lavori forzati anche se il riconosciuto colpevole è minorenne, per dire...), qualche persona sarebbe ancora viva e qualche posto in carcere sarebbe rimasto vuoto. Nel momento in cui uccidi hai un debito a vita verso al società, non meriti più di tornarci perché non credo tu possa rieducarti.

    Resto anche dell'idea che certi istinti violenti non si scatenano dall'oggi al domani ma in qualche modo sono percepibili, eppure ci si volta dall'altra parte o li si trascura, tanto "ci penserà qualcun altro a farlo rigare dritto"...

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    1. Il discorso sulla giustizia è complesso. Le carceri-lager italiane sono state motivo di molteplici richiami dall'UE a causa del sovraffollamento e delle condizioni inumane in cui sono tenuti i detenuti. Quindi forse il sistema italiano non è in fondo così garantista. Il problema, semmai, è che è iper-garantista coi reati commessi dai colletti bianchi e molto più manettaro con chi al supermercato ruba un sacchetto di mele. Ma, ripeto, il discorso è molto complesso, impossibile affrontarlo qui.

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    2. Non a caso su una nota raccolta umoristica curata da Gino & Michele è presente "La legge è uguale per tutti." (anonimo)

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  5. ecco ho trovato il commento di cui ho scritto ieri

    https://www.today.it/politica/governo-vieta-carne-coltivata-vino-birra-yogurt-formaggio.html

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  6. Non mi stupisce. Che siamo governati da una classe politica largamente incompetente è risaputo. Dello svarione relativo alla carne coltivata aveva parlato Dario Bressanini qui.

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  7. Essere "impopolare" è rivoluzionario e costruttivo sotto quegli aspetti civili e umani.
    Ne leggo e ne sento su queste tragedie e nel mio meditare trovarmi dinanzi a questo tuo scritto con più "impopolari" ,dal padre della vittima in primis,che ha centrato in pieno ciò che "amore non è ", (con una sua dichiarazione)mi dà conferma in quanto io spero.Grazie


    L.

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  8. Il caso specifico suscita attenzione, emozioni, indignazione. Poi magari si perde di vista il problema globale. Per Giulia adesso ci sono i cortei e il minuto di silenzio e la laurea postuma. Ma tra un po' il suo caso uscirà dai telegiornali e di lei pian piano rimarrà memoria solo in chi l'ha conosciuta e amata davvero. Si dice sempre: che questa tragedia serva a cambiare le cose! Ma sino ad ora che cosa è cambiato? E al prossimo femminicidio saremo punto e a capo.

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    1. Temo anch'io che sarà così. Anzi, è una certezza. Per il semplice fatto che quello dei femminicidi è un dramma e un problema strutturale della nostra società che, per essere risolto, ammesso che sia risolvibile, necessita di ben altro che fiaccolate, minuti di silenzio e introduzione di un'ora alla settimana di educazione affettiva nelle scuole.

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  9. Il post più sensato che ho letto su questa vicenda: beh, ne ho letti solo 3: uno fattuale, uno delirante e una sorta di poesia parenetica... comunque meglio di questi tre...

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    1. Se ne avessi letti di più ne avresti senz'altro trovato di migliori :-)

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  10. leggerevolare21/11/23, 17:43

    bisogna insegnare alle ragazze che non si sopportano le situazioni tossiche - ma per vergogna, paura, buonismo e cultura, molte non sanno difendersi - e che bisogna parlare ...

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