Ho sempre avuto un debole per l'ingenuità, la faciloneria, la credenza acritica alle cose più inverosimili. Non un debole specificamente per questi argomenti, intendiamoci, ma semmai per i meccanismi psicologici che si celano dietro a questi atteggiamenti. Perché, ad esempio, c'è ancora un sacco di gente che abbocca alle e-mail truffaldine che chiedono di inserire i dati personali? Perché c'è gente che crede ai complotti di qualsiasi tipo (11 settembre, scie chimiche, ecc...)? Perché Wanna Marchi è riuscita a fare un sacco di soldi (e a finire in galera) truffando un così elevato numero di persone? E si potrebbe continuare.
I motivi, da quello che ho potuto capire dalla mia esperienza e leggendo un po' in giro, sono principalmente due: la mancanza di spirito critico e l'ignoranza - ignoranza, ovviamente, intesa nel senso di
non conoscenza. Per quanto riguarda internet, ad esempio, molti utenti - e questo l'ho notato personalmente - tendono a sopravvalutare l'importanza e la portata del mezzo. E questo accade in particolar modo quando si tende a dar credito aprioristicamente a qualsiasi cosa o si contribuisce ad alimentare via e-mail certe catene di S.Antonio senza farsi il minimo scrupolo. Recentemente, per fare un esempio, aveva ricominciato a circolare su Facebook un appello che chiedeva sangue per un bambino malato di leucemia ricoverato al Meyer di Firenze. Molti, appena letto, l'hanno condiviso coi rispettivi contatti i quali a loro volta hanno fatto altrettanto. E nessuno a cui sia venuto il minimo dubbio circa la bontà dell'appello. Bastavano invece due secondi su Google per scoprire che l'appello non solo era obsoleto (la versione originale risale al 2007), ma anche inutile in quanto il bimbo, fortunatamente, è stato nel frattempo dimesso e continuare a divulgare la cosa sarebbe servito solo a intasare inutilmente i centralini dell'ospedale fiorentino.
Quando ho fatto notare la cosa, le reazioni sono state un misto tra incredulità e varie forme di autogiustificazione (non avevo mai letto il messaggio, mi metto nei panni del genitore che cerca di salvare il proprio figlio, anch'io sono madre-padre-zio-nonno, ecc...). Tutte reazioni che sono il risultato dell'emozione che deriva dalla tragicità del messaggio e la conseguente convinzione che una cosa così grave non possa essere una bufala: elementi che scavalcano il naturale senso di diffidenza che dovrebbe essere la prima cosa a cui fare riferimento.
E poi c'è tutta la questione delle credenze, delle superstizioni. Penso ad esempio all'astrologia, ai miracoli, alla religione, ai sogni, agli extraterrestri, ai maghi, ai veggenti, a quelli che parlano coi morti, al culto delle medicine alternative, e anche qui si potrebbe continuare all'infinito. Prendete i maghi, ad esempio. Secondo un'
inchiesta di Repubblica risalente all'anno scorso, ogni anno qualcosa come 12 milioni di italiani si rivolgono a maghi e cartomanti per una cifra che si aggira attorno ai 6 miliardi di euro. Qui, per la verità, non bisogna a mio avviso inoltrarsi in complicate analisi psicologiche, che oltretutto non mi competono, ma penso che il tutto si possa spiegare con la suggestionabilità favorita dall'ignoranza - non a caso, come risulta dall'inchiesta, il livello di istruzione di queste persone è mediamente piuttosto basso.
Credenze e superstizioni in cui inserisco tranquillamente anche la religione. Non vorrei essere tacciato di blasfemia, ma, pur coi dovuti distinguo, secondo voi che differenza c'è tra chi va da un mago per cercare di risolvere un problema e chi segue i dettami di un movimento religioso ad esempio per ottenere la vita eterna, o perché magari è convinto che se segue certe regole e si comporterà secondo certi precetti troverà dall'altra parte un certo numero di vergini ad attenderlo? Vedete differenze voi? Io no. Eppure la religione è questo, semplicemente una forma - se vogliamo più evoluta - di superstizione. Prendete il cattolicesimo - un esempio a caso, la cosa vale anche per gli altri: come si fa a prendere per buona una religione secondo cui se osservi certe regole e ti comporti bene sarai premiato altrimenti condannato? E sulla base di cosa poi? Chi ha stabilito questi parametri? Dio? Ma il sistema comportamento/conseguenze non ha niente di divino, è un ragionamento e un modo di pensare e di agire perfettamente umano. A mio avviso la religione è stata ormai totalmente "sconfitta" dalla scienza. Se ci pensate, una sua ragione d'essere e di esistere poteva essere plausibile qualche secolo fa, quando certe cose non si potevano spiegare e si addebitavano a qualche divinità: penso ad esempio ai fulmini, alle eclissi, al movimento del mare, dei pianeti. Tutte cose a cui, se ci fate caso, storicamente sono state abbinate delle divinità - pensate solo alla mitologia greca, per fare un esempio. Poi la scienza è progredita, dimostrando tutta l'infondatezza dell'origine religiosa delle cose man mano che ai vari fenomeni veniva data una spiegazione razionale e scientifica.
E questo spiega come mai la Chiesa, ad esempio, in certi periodi storici - se avete letto
Il nome della rosa di Eco capite a cosa mi riferisco - abbia con tutti i mezzi, anche i più crudeli e moralmente discutibili, cercato di impedire il divulgamento e la diffusione della conoscenza e del sapere, abbia reso la vita impossibile a gente come Galileo o come tutti quegli scienziati che all'epoca avevano già elaborato teorie e spiegazioni che avevano il solo difetto di andare contro i dogmi stupidi e sterili delle gerarchie ecclesiastiche. Ecco perché a mio parere, oggi, la religione è da considerare al pari di una qualunque forma di superstizione, superstizione che se analizzata attentamente in alcune sue forme e "varianti" è addirittura infantile. Mi rendo conto di aver divagato un po' troppo e di aver probabilmente mischiato un po' troppo concetti, date e periodi storici differenti tra loro, ma penso che il senso di ciò che volevo dire sia chiaro.
Tornando ai giorni nostri e sempre restando in tema di faciloneria, ingenuità, bufale e balle, vale la pena seguire - grazie maury per la
segnalazione - un breve ma interessante servizio andato in onda giovedì scorso nella trasmissione Superquark di Piero Angela. Si parla di paranormale, astrologia, cartomanti e compagnia bella, visti però in un ottica particolare.
Buona visione.