Ogni tanto, durante le mie camminate, cerco qualche nuovo percorso, possibilmente lontano dai sentieri già battuti e conosciuti. Quindi mi infilo in stradine deserte, spesso in terra battuta, oppure sentieri. Così ho fatto questa mattina. Da queste parti è sufficiente inoltrarsi un po' nelle campagne delimitate dalla via Emilia o dalla Santarcangiolese per trovare qualcosa che assomiglia alla desolazione.
Poco lontano da Mutonia, mi sono imbattuto in uno stabilimento abbandonato in cui una volta venivano prodotte le buste con l'insalata. Avete presente le insalate già pronte che si trovano nei supermercati? Ecco. Ricordo quando chiuse, questa azienda, ne parlarono parecchio i giornali, ma non ero mai capitato da queste parti. Oggi si presenta così:
E tutto intorno c'è abbandono e silenzio, con le piante e la vegetazione che piano piano si riprendono ciò che un tempo era loro.







Buon Ferragosto di silenzio,come non essere d'accordo.
RispondiEliminaAnche a me piacciono le case ed edifici abbandonati,quasi sempre silenziosi.
Un saluto
Ciao blogredire, anche a me è sempre piaciuto ciò che racconta di abbandono e desolazione.
EliminaCiao, Andrea.
RispondiEliminaL'immagine della pista ciclabile quasi interamente ricoperta da vegetazione mi ha colpita molto, perché parla davvero di desolazione, trascuratezza e abbandono, ed evoca la fine di qualcosa. Però è vero che oggi Rimini deve essere stata un piccolo inferno, e allora è preferibile perdersi un po' nella campagna solitaria.
Buona serata di Ferragosto. :)
Senza ombra di dubbio. Grazie Romina.
EliminaCiao :-)
Anche a me piace più la fabbrica abbandonata con le piante che sbucano dall'asfalto, che Rimini.
RispondiEliminaÈ la riprova che, nonostante millenni di presenza ed evoluzione, il pianeta è sempre pronto a produrre "anticorpi" contro l'opera dell'essere umano.
Non ho voluto esercitare la professione di ingegnere anche perché tra cemento e piantina selvatica, d'istinto tifo per la seconda.
Non so se si tratti di "anticorpi". Molto più semplicemente, l'ambiente si riprende le nicchie che l'uomo lascia libere. La differenzatra l'essere umano e l'ambiente è che l'ambiente si riprende i suoi spazi se l'uomo glieli lascia liberi; l'uomo si prende gli spazi che gli pare modificando l'ambiente.
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