Pagine
domenica 31 luglio 2022
MS
Don Chisciotte della Mancia
Orrore e psicologia
martedì 26 luglio 2022
Cervantes senza Cancel Culture
Disumanità
Vittorio De Scalzi
lunedì 25 luglio 2022
Nomi e cognomi
domenica 24 luglio 2022
Il fronte
venerdì 22 luglio 2022
Comincia l'indecente spettacolo
giovedì 21 luglio 2022
Crisi
mercoledì 20 luglio 2022
Il titolista di Panorama
Credo che il titolista di Panorama abbia bisogno di un ripasso di ortografia. "Perché" va infatti scritto con l'accento acuto, non grave; "dà", declinato come terza persona del presente indicativo del verbo dare, vuole l'accento, non l'apostrofo, che si usa al limite nella forma imperativa.
Mi si accuserà di eccessiva pignoleria, e forse è vero. Ma un conto sarebbe se questi errori li facessi io scrivendo sul mio piccolo blog di campagna coi miei 32 lettori, altro conto è la copertina di un settimanale a tiratura nazionale tra i più diffusi. Anche perché, parlare di argomenti complessi come la demografia e i vaccini senza sapere scrivere correttamente, potrebbe generare in chi eventualmente leggesse qualche dubbio sull'autorevolezza con cui vengono trattati.
martedì 19 luglio 2022
Covid pure io
sabato 16 luglio 2022
A votare?
Gli antichi romani erano fascisti?
Soldi
giovedì 14 luglio 2022
Tredici miliardi di anni
Quello che a me più impressiona delle immagini dell'universo scattate dal James Webb Space Telescope non è tanto l'aspetto "tecnico" del progetto, tanto il fatto che gli oggetti più lontani e fiochi visibili nell'immagine si trovano a 13 miliardi di anni luce dal nostro punto di osservazione. In altre parole, la luce emessa da questi oggetti, che oggi verosimilmente non esistono neppure più, ha impiegato 13 miliardi di anni per arrivare agli occhi del telescopio, consentendoci di "vedere" com'era l'universo subito dopo il Big Bang.
L'aspetto curioso della cosa è che le nostra mente (almeno la mia) fatica non poco a capire numericamente questo grandissimo lasso di tempo. È facile dirlo a parole, allo stesso modo in cui è facile dire un mese, un anno o un secolo, perché la nostra mente (almeno la mia) è abituata a ragionare con questi parametri, ma riuscire a concepire e a "visualizzare" tredici miliardi di anni è un altro paio di maniche.
Peccato che scienziati come Margherita Hack o Stephen Hawking non ci siano più, sarebbe stato interessante sentire qualche loro commento.
domenica 10 luglio 2022
Jovanotti e le piante di tamerici
Ancora su ius scholae (e stupidità dei leghisti)
A qualcosa il Rdc è servito
Dice l'Istat, nel suo ultimo rapporto annuale, che il tanto vituperato Reddito di cittadinanza ha evitato a un milione di persone, nel nostro paese, di cadere nella povertà assoluta. Non è una notizia di cui esultare, naturalmente, e questa misura di sostegno non ha certo sconfitto la povertà, come strillavano Di Maio e soci sul terrazzo di palazzo Chigi quando fu approvato, producendosi in una delle più imbarazzanti sceneggiate della storia politica recente; ma è indubbio che una sua utilità sociale l'abbia avuta. Per il resto il quadro dipinto dall'Istat è impietoso e drammatico, con il numero di individui caduti nel baratro della povertà assoluta che è triplicato dal 2005 al 2021, passando da 1,9 milioni di persone a 5,6 milioni - trend che tra l'altro non mostra segni di arresto o inversione.
Povertà che morde soprattutto i lavoratori cosiddetti non standard, quelli cioè precari, con poche tutele e prevalentemente operanti in ambito privato. Lo stipendio medio di queste persone si aggira attorno ai 12.000 euro all'anno, ben lontani da quelle condizioni economiche che secondo la nostra costituzione dovrebbero garantire una vita libera e dignitosa. Tra l'altro, a proposito di questo, è passata praticamente sotto silenzio - ne ha parlato solo Domani - la notizia di un codicillo inserito di nascosto in giugno (le porcate nel nostro paese si fanno quasi sempre in estate) nel decreto Pnrr 2 che rende ancora più precaria, con perdita degli ultimi diritti rimasti, la situazione dei cosiddetti driver della logistica.
La modifica è stata inserita dopo fortissime pressioni di Assologistica, e un deputato di Forza Italia (il partito dei finti liberali che odia chi lavora e ama chi sfrutta) ha fatto di nascosto il lavoro sporco. Perché in Italia funziona così: tutti a stracciarsi le vesti perché una povertà così, signora mia, dove andremo a finire? Poi si varano norme per fare sì chi è più sfruttato lo sia ancora di più, e si sa che diminuzione delle tutele e aumento della povertà vanno da sempre a braccetto.