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mercoledì 31 marzo 2010

Napolitano rinvia alle Camere la legge sul lavoro

Ricordate la legge di modifica in materia di lavoro diventata effettiva ai primi di marzo? Napolitano non l'ha firmata e l'ha rispedita questa mattina alle Camere. Non capita sovente che questo presidente della Repubblica si rifiuti di firmare qualcosa, anzi, è semmai vero il contrario, quindi quando succede mi sembra doveroso segnalarlo. La legge in questione, fortemente voluta da Sacconi e dal governo tutto, è quella che al suo interno conteneva la famosa norma che agevolava (anzi, in alcuni casi obbligava proprio) il ricorso all'arbitrato piuttosto che al giudice in caso di controversie tra lavoratore e datore di lavoro, cosa questa che aveva messo in allarme sindacati e lavoratori - la Cgil era pure scesa in piazza un paio di settimane fa.

L'unica "pecca" sta nel fatto che Napolitano si è giocato il bonus. E' noto, come ho già detto, che questo qui in genere tende a firmare qualsiasi cosa gli capiti sotto tiro - vedi lodo Alfano, poi bocciato dalla Consulta, vedi scudo fiscale, ecc... -, quindi è molto improbabile che rimandi indietro due leggi consecutivamente. E questo proprio mentre Berlusconi, galvanizzato dal "successo" delle regionali, ha dato ordine ai suoi legulei di ripartire in tutta velocità col ddl sulle intercettazioni - seguirà poi, eventualmente, processo breve, lodo Alfano costituzionale e immunità. Insomma, una vagonata di leggi potenzialmente incostituzionali sta per invadere il Parlamento e quindi il Quirinale per la firma, e Napolitano un bonus l'ha già sprecato.

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