Pagine

mercoledì 31 marzo 2010

Il quartier generale racconta/11


"Ora silvio vada giù duro": un titolo che è tutto un programma. E infatti è questo il succo dell'editoriale di Feltri di stamattina. In sostanza il direttore del Giornale sprona Silvio ad approfittare di questa "vittoria" per fare 'ste bendette riforme, ammettendo impicitamente ciò che solo gli elettori col paraocchi del Pdl non vogliono ammettere: finora sono volate solo chiacchiere. D'altra parte è Feltri stesso a scrivere nel sottotitolo "Il successo elettorale gli consente di lavorare per gli italiani", segno appunto che finora non è che abbia fatto granché, perlomeno per i famosi italiani - per se stesso il discorso è ovviamente diverso. Peccato che Feltri, nel suo pur pregevole pezzo, nasconda ad arte quello che tutti nel Pdl cercano di nascondere: l'emorragia di voti, cosa che ho già messo in evidenza qui e su cui quindi non torno sopra.

Per cercare di non parlare di questa cosa analizza solamente la situazione del Pd, che tra l'altro ha avuto effettivamente anch'esso la sua bella emorragia: niente di nuovo neppure sotto questo versante. Scrive l'illuminato Feltri: "In realtà il Pd avrebbe buona ragioni per piangere. Ha perso voti a vantaggio di Di Pietro e perfino di Grillo". Certo, questo è vero, così come, allo stesso modo, è vero che la stessa sorte è toccata al Pdl nei confronti della Lega, con un travaso di voti che negli ultimi due anni è stato pressoché inarrestabile e ha consentito al senatùr di superare il 12%, mentre il Pdl dal 38 del 2008 è adesso al 27%. Ma questo a Feltri non importa, lui vede solo i terremoti degli altri; e d'altra parte mettetevi un po' nei suoi panni: non può certo rompere l'idillio e il momento magico. Ma andiamo avanti.

"Dieci giorni fa qualcuno nella maggioranza e molti nell'opposizione gli avevano già preparato il funerale politico [a Berlusconi, ndr]. Girava insistente la voce che avrebbe avuto un crollo nel gradimento popolare e sarebbe stato costretto a mollare. E' successo il contrario...". E' esattamente quello che è successo, invece, altroché il contrario. Berlusconi l'ha scampata solo grazie all'astensionismo, che per una volta ha fatto vittime sia a destra come a sinistra.

Vabbé, alla fine il Giornale si consola col fatto che nonostante la Lega abbia sfondato, l'astensionismo ha inciso in piccola misura anche lì. Meglio che niente.

3 commenti:

  1. non ho capito da che parte stai te! ho letto nel tuo profilo che sei celtico-padano allora converrai che sarà ora di dire no a Roma ladrona e al nepotismo di sinistra. è ora di valorizzare la lingua padano-celtica, di dire no agli insulti dei compagni e di andare avanti nel campo delle riforme, levare dalle balle le tribù africane, rimandarli a raccogliere banane in africa e finalmente estroflettere le tradizioni padane.

    RispondiElimina
  2. non ho capito da che parte stai te!

    Dalla parte della nostra Costituzione.


    ho letto nel tuo profilo che sei celtico-padano

    Celtico lo vai a dire a qualcun altro; padano anche. Io sono italiano. Punto.


    converrai che sarà ora di dire no a Roma ladrona

    Certo. Ma visto che tu sei leghista mi potresti dire per esempio dov'erano i tuoi compagni di partito quando il governo di cui fate parte regalava 140 milioni di euro al comune di Catania, mandato in bancarotta da 10 anni di amministrazione del centrodestra. Come mai non c'è stato nessuna della lega che ha fiatato? (questo naturalmente è solo un esempio)


    e al nepotismo di sinistra

    Il nepotismo della Lega, invece, suppongo vada bene, visto che Bossi ha amorevolmente infilato la trota nella provincia di Brescia.


    è ora di valorizzare la lingua padano-celtica

    Come no, io mi sto personalmente battendo anche per la reintroduzione del tedesco-alemanno e del goto.


    di dire no agli insulti dei compagni

    Gli insulti di Berlusconi invece vanno bene?


    e di andare avanti nel campo delle riforme

    Più che andare avanti sarebbe ora di cominciare, visto che di queste benedette riforme è da una vita che si parla ma non se n'è ancora vista l'ombra.


    e finalmente estroflettere le tradizioni padane

    Ti scoccia se mi prendo un po' di tempo per pensarci?

    RispondiElimina
  3. per quanto riguarda catania c'era una seria difficoltà dei nostri alleati e abbiamo dovuto metterci una pezza. noi rispettiamo i patti e veniamo sempre in aiuto agli alleati anche quando governano al sud.

    RispondiElimina