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giovedì 4 febbraio 2010

Il legittimo impedimento passa alla Camera

Non che ci fossero dubbi in proposito, intendiamoci; d'altra parte la maggioranza è ampia ed è difficile che le porcate non passino. Quando poi, come in questo caso, i membri di governo non sono nominati dagli elettori ma dai capi partito in base al grado di "fedeltà", vedi porcellum di Calderoli, la corsia per le leggi ad personam è ulteriormente agevolata. Ma non voglio soffermarmi sulla legge in sé - se volete sapere schematicamente di cosa si tratta potete dare un'occhiata qui -, quanto sulle varie reazioni di lorsignori, perché alcune rasentano il tragicomico.

"Andava fatta e l'abbiamo fatta - ha commentato a caldo il ministro leghista nonché ministro delle Riforme, Umberto Bossi - c'è sempre qualche moralista, ma questa è la dimostrazione che la maggioranza è molto forte". Bellissima questa. Secondo il padre della trota - parole sue - chi critica sarebbe un moralista. Siamo già un passo avanti (sarà merito del partito dell'amore?); fino a poco tempo fa chi osava dire qualcosa era considerato un eversivo terrorista. Fenomenale, poi, "è la dimostrazione che la maggioranza è molto forte". Grazie: se cade Berlusconi questi vanno tutti a casa, volete che la maggioranza non sia compatta quando è ora di votare leggi per salvare il culo a tutti?

Andiamo avanti con Michele Vietti, UDC. "...la normativa non ci entusiasma, in un Paese normale non se ne discuterebbe. Ma questo, ahimè, non è un Paese normale". Attenzione; qui Vietti ha scoperto l'acqua calda: l'Italia non è un paese normale. Ha cioè scoperto, seppure un pelino tardivamente, quello che ogni persona che ha il cervello non ancora completamente atrofizzato sa già da tempo. Una cosa sarebbe interessante chiedere all'on. Vietti: se l'Italia non è un paese normale, di chi è la colpa? dei cittadini? dei magistrati? o dei politici che usano la politica per farsi i propri interessi? Attenzione perché la risposta non è semplice. Però Vietti ce la può fare.

Notevole anche la sfrombolata di Cota, Lega Nord. "...questa legge in un Paese normale sarebbe stata votata in cinque minuti, serve a garantire che il governo possa occuparsi, nello svolgimento del suo mandato, dei problemi del Paese. Serve a garantire il principio sacrosanto della sovranità popolare". Chissà Cota quale paese aveva in mente. Gabon? Libia? Birmania? No, perché sto facendo un po' mente locale per trovarne qualcuno "normale" in cui un capo di governo si fa leggi su misura per non andare in tribunale, ma non mi sovviene niente. Certo che Cota poteva fare qualche esempio, ci avrebbe facilitato il compito. Però un po' lo capisco. Lui è un pezzo grosso della Lega, e deve cercare in tutti i modi di rendere digeribile questa porcata e le altre che verranno al suo elettorato. Non dovrebbe essere difficile visto il livello medio di tale elettorato, però il rischio che qualcuno si renda conto che la lega è stata complice di una porcata e magari si incazzi un pochino c'è, e bisogna fare di tutto per scongiurarlo. Cota ce la sta mettendo tutta.

Interessante anche la frase "serve a garantire che il governo possa occuparsi [...] dei problemi del Paese". Ma certo, continuiamo a prendere per i fondelli la gente, tanto chi volete che se ne accorga? Dal '94 in qua Berlusconi e la sua cricca hanno governato quasi 10 anni e i risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti. Perché interrompere questo brillante trend? Non vorremo mica che il paese vada a rotoli, perbacco...

Attenzione perché la perla finale è di un altro luminare della realtà rovesciata: Cicchitto. "Questa legge va considerata nel contesto di una questione che in Italia dura da anni, e riguarda l'uso politico della giustizia". E ancora: "Se si vuole interrompere la spirale dell'imbarbarimento della vita politica, di cui l'uso politico della giustizia è una della cause principali, questa legge è un primo passo". Che sia un primo passo era noto a tutti visto l'elenco di porcate in agenda. Peccato che le cose non stiano esattamente in questi termini. L'imbarbarimento della vita politica non è provocato dall'uso politico della giustizia. Queste qui sono balle plateali a cui non credono più neppure i bambini delle elementari. L'imbarbarimento è provocato dall'anomalia di avere in parlamento una settantina abbondante di onorevoli con problemi giudiziari, e dal rifiuto di questi di rispondere in tribunale delle proprie azioni. E allora si concepiscono leggi, leggine, sotterfugi, escamotage vari come protezione che spesso, anzi sempre, vanno a danno dei cittadini - pensate al processo breve. Alcuni di questi cittadini se ne accorgono e giustimente si incavolano. L'imbarbarimento è tutto qui, non esiste nessun giustizialismo politico. La cosa più grave è che i vari Cicchitto, Cota e compagnia cantante queste cose le sanno benissimo. Fortunatamente anche i cittadini che se ne accorgono sono sempre di più.


(fonte immagine: Gilioli)

2 commenti:

  1. l'immagine è una di quelle che danno speranza :-)

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  2. Sì, come dicevo c'è ancora qualcuno in Italia che riesce a indignarsi davanti a queste cose. :-|

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