I capigruppo alla Camera si aumentano lo stipendio di 1200 euro al mese, delibera votata anche dai Cinquestelle (contrari Pd, Avs e Iv). Siccome le risorse necessarie per queste nuove indennità saranno prelevate dal contributo concesso dalla Camera ai gruppi parlamentari, i firmatari si affrettano a precisare che l'operazione è a invarianza di spesa per il bilancio di Montecitorio.
Quello che però non capiscono questi signori è che si tratta di un problema di immagine e di opportunità, non di costi. Ammesso e non concesso che l'operazione sia davvero a costo zero, un aumento ingiustificato di 1200 euro, l'equivalente dello stipendio medio di un impiegato o di un operaio, che spesso con quesi soldi ci deve mantenere una famiglia, è il migliore assist che si possa fare all'antipolitica e alla generale disaffezione nei confronti dei palazzi.
Hai voglia, dopo, a filosofare sui perché o a cercare di edulcorare l'operazione con giustificazioni risibili come l'impatto nullo (dicono) sul bilancio della Camera. L'opinione pubblica se ne frega di queste ridicole giustificazioni, e giustamente vede solo l'ennesimo episodio che certifica i privilegi di una casta lontana anni luce dal mare magnum delle persone normali che ogni giorno si sbattono per portare a casa la giornata.
Poi mi raccomando, tutti a lamentarsi che metà degli aventi diritto se ne sta a casa quando si vota.
lessi tempo fa un libro che parlava di mondo reale e mondo ideale o meglio di politica reale e ideale.
RispondiElimina>La prima era la politica vissuta per i cittadini e dai cittadini
la seconda la politica dei palazzi una politica contro i cittadini o aliena ad essi.
in Italia prevale la seconda
"Tutto questo fa schifo", disse Cesare Pavese prima di morire...
RispondiEliminaGli stessi che sono contrari al salario minimo, immagino.
RispondiEliminaOvvio, Guchi.
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