Giulio Cavalli fa notare come sia facile, dai banchi dell'opposizione, strillare cose come "la pacchia è finita", l'Italia "libera dalle catene dell'Europa", "l'Europa ribaltata", i barconi affondati e via andare. Poi può capitare, come è capitato, che dall'opposizione si passi al (futuro) governo, ove occorre dare peso e concretezza ai proclami e alle promesse strillati quando si era opposizione. Ed è tutto
un altro paio di maniche.
Han voluto la bicicletta e ora ... mah
RispondiEliminaE bicicletta hanno avuto.
EliminaDecisamente più complicato. Soprattutto perché bisogna dimostrare di sapere e, più di tutto, di saper fare.
RispondiEliminaEsatto. Poi, per carità, magari faranno anche qualcosa di buono, chi può dirlo? Vedremo.
EliminaMica è la prima a scalpitare dall'opposizione e poi, costruitasi una maggioranza, calare la maschera.
RispondiEliminaE non sarà neppure l'ultima.
EliminaIl problema più grosso è non scontentare gli ingombranti compagni di coalizione...
RispondiEliminaChe sono tanti e... pretendono.
EliminaEsperienza di una realtà amministrata dai grillini, a Carrara per 5 anni. Il peggio del peggio del niente.
RispondiEliminaCredo che se si esaminassero realtà locali a campione, il peggio del peggio potrebbe essere ascritto a qualsiasi forza politica.
EliminaMa la Francia vigilerà, almeno così crede la Boone...
RispondiEliminaSì, ma Mattarella l'ha presa male e la cosa è rientrata (per ora).
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