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sabato 5 dicembre 2020

Due minuti

L'aspetto più interessante del confronto tra Corrado Augias e Salvini di qualche giorno fa, non sta tanto nella palese sproporzione intellettuale e culturale tra i due, ma sta in quei "Due minuti!" con cui Augias stoppa in maniera ferma e decisa il suo goffo interlocutore al primo tentativo di interruzione. Perché è interessante questo passaggio? Perché, così facendo, Augias mette in difficoltà Salvini proprio sul suo terreno preferito, che è quello della gazzarra verbale tipica dei talk-show.

Il modus operandi comunicativo di Salvini, se ci avete mai fatto caso, si basa principalmente su due tecniche: confusione verbale e sapiente elusione dei temi contenuti nelle questioni che gli vengono poste. Augias, con una mossa sola, gli ha tolto da sotto i piedi entrambe queste "armi". Intimandogli il silenzio mentre parla lui gli ha tolto la possibilità di buttarla in scontro verbale; riproponendogli pari pari la questione postagli in precedenza dalla signora Berlinguer, che lui naturalmente aveva eluso nel suo solito modo, lo ha costretto a rispondere senza possibilità di scampo.

In questa modo Augias lo ha messo a nudo, permettendo a tutti di vedere il già arcinoto niente che si cela dietro ogni suo slogan.

13 commenti:

  1. Grazie per il link imperdibile.
    Dove andrà l'Italia quando Salvini sarà capo del governo?
    Davvero la maggioranza di noi italiani si riconosce in lui?
    Con tutti i nostri difetti, non avrei mai pensato sarebbe stato possibile essere così vicini a un punto così basso di umanità, sensibilità, intelligenza e buonsenso comune.
    E' allucinante!

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    1. Fu Karl Jaspers, mi pare, che disse che quando la sensibilità scende sotto un certo livello il terribile è già successo.

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  2. Sperando che l'abbiano visto molte persone, perlomeno.
    E sperando che questo possa aver fatto aprire gli occhi a qualcuno.

    Moz-

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    1. Mah, sono poco ottimista circa un'apertura generalizzata di occhi.

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  3. Sempre la solita musica Sacchini. Non credo alla levatura intellettuale di Salvini, non ci crede nessuno. Ma non credo nemmeno alla onestà intellettuale di Augias. Vedo in continuazione talk politici impostati come gazzarre. nessuna possibilità di spiegare alcunchè, interruzioni a gogò e poichè i media sono quasi tutti in mano a quelli che la pensano come te e i tuoi commentatori chiunque esprima un'idea diversa da quella imperante viene zittito. Funziona come dici tu. Ma al contrario!
    Chissà se pubblicherai questo commento.

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    1. Tranquillo, tranne poche eccezioni pubblico tutto, quindi anche il tuo.

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    2. Caro Enzo, io credo che si debba dialogare tra chi è di destra e di sinistra. Riconosco che sia destra che a sinistra c'è protervia e volontà di sopraffazione. Credo che chi sia aperto al dialogo e alla ricerca di una comune individuazione di qualcosa che assomigli al bene comune dovrebbe prendere le distanze da quelli che dalla sua parte non desiderano il dialogo.

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  4. Ma la forza di Salvini sta tutta lì: non nelle tecniche che adotta, ma nei giornalisti che, puntualmente, fanno finta di nulla senza rincarare la dose. Cioè, dico... se io ti chiedo una cosa e tu non mi rispondi, io continuo a chiedertela finché non lo fai. Il giornalismo italiano è davvero mediocre. Per fortuna ogni tanto ci sono gli Augias di turno che fanno scendere dal piedistallo questi personaggi.

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    1. Tranne poche eccezioni sì, il giornalismo nostrano è generalmente servile verso il potente di turno. Negli USA, ad esempio, il giornalismo può in larga maggioranza essere etichettato con la G maiuscola. Per rendersene conto è sufficiente andarsi a riguardare i giornalisti che nelle settimane del voto intervistavano Trump.

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    2. Esatto, tanto che ha fatto notizia (con grande risonanza) il fatto che Savannah Guthrie abbia messo in difficoltà il parrucchino biondo. Da noi una scena del genere ce la possiamo solo sognare.

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  5. Mi sono andata a rivedere tutta la puntata, perché Augias ha un modo di parlare che mi incanta.

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  6. Mi sa che me li sono persi

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