Prima non ci si vedeva mai, o almeno mai tutti insieme, tranne qualche rara volta per cena. Ognuno aveva infatti impegni, orari e ritmi differenti, senza contare che mia figlia maggiore è stata sei mesi in Austria per il programma Erasmus ed è fortunatamente rientrata un attimo prima che scoppiasse tutto il cancan pandemico.
Ora ci si vede tutti i giorni, tutti e quattro, a colazione, pranzo e cena, eccetto i giorni in cui io lavoro. La cosa ha ormai assunto una propria normalità, adesso, ma i primi tempi questa sorta di riunione/ritrovamento sembrava piacevolmente strana, e ce lo si diceva. Quando tutto questo sarà finito e ognuno tornerà (si spera) alla vita di prima, può darsi che tra tutti i disagi e i patimenti creati dalla pandemia, ci si ricorderà anche di questi momenti piacevoli.
Oh sì. Si ricorderanno per sempre questi momenti.
RispondiEliminaNel bene e nel male, naturalmente.
EliminaMi sembra questa l'altra facxia della medaglia.
RispondiEliminaLa possibilità di trascorrere del tempo prezioso con i figli ormai "grandi", arricchendosi vicendevolmente.
Sì, decisamente ormai grandi e ormai incanalati nella loro strada.
EliminaLa nostra vita non sarà più quella di prima sotto ogni aspetto..
RispondiEliminaLo penso anch'io. Anzi è una certezza.
EliminaCertamente, questo è il lato bello della tragedia, sebbene pare siano aumentate anche le violenze domestiche. Ciao Andrea, buona serata casalinga.
RispondiEliminasinforosa
Non avevo letto di questa cosa, anche se forse c'era da aspettarselo. La famiglia non è solo e sempre quella narrata dal mulino bianco, ma è anche il concentrarsi delle tensioni, delle incomprensioni e spesso del rancore, tutti sentimenti che possono essere esasperati dalla convivenza forzata a cui si è costretti in questo periodo.
EliminaBuona serata, sinforosa.
Sicuramente lo si ricorderà, e con piacere.
RispondiEliminaNon sai (cioè, lo sai) quanto è figa la famiglia^^
Moz-
Hai voglia ;)
EliminaSono momenti preziosi per tutti voi.
RispondiEliminaIo ho la convinza con il mio gatto e al piano di sotto mia mamma.
Pochi faranno tesoro di questi momenti di "familiarità obbligata", la famiglia come struttura fondante della società è fisiologicamente mutata da almeno un ventennio. Stiamo assieme solo perché costretti non per una attenta analisi del fatto, ci scriviamo come sconosciuti perché tali siamo diventati. Io a tutta questa esaltazione di una riscoperta umanità conviviale non credo.
RispondiEliminaCon i ritmi che spesso la vita ci impone, trovarci tutti assieme per il pranzo e la cena succede di raro e allora chi può si goda questi momenti.
RispondiEliminaUn caro saluto. fulvio
Ciao Fulvio ;)
EliminaNoi siamo solo in due, ma è lo stesso.
RispondiEliminaDirei di sì.
EliminaIdem: i pranzi feriali con mio marito sono diventati una festa. Chi l’avrebbe mai detto! 🎉
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