Oggi Carola Rackete è intervenuta in audizione al Parlamento europeo, ricevendo applausi da molti eurodeputati - applausi abbastanza ipocriti, direi, dal momento che l'accusa, più che fondata, che la capitana ha rivolto all'Europa è di essere stata lasciata completamente sola a gestire quella drammatica situazione che tutti ricordiamo.
Poteva, per l'occasione, la signora Meloni dare prova di un barlume di intelligenza restandosene zitta? Non sarebbe stata la Meloni se l'avesse fatto. E infatti eccola pancia a terra lanciare uno dei suoi leggendari tweet, molti dei quali delle vere e proprie pietre miliari nel campo delle bufale online, secondi solo a quelli di Salvini. Ma ecco il portentoso tweet della signora:
Ci vuole un certo impegno a riuscire a infilare tre bufale in così poche righe, ma la Meloni ci riesce agevolmente, forte di un'esperienza pluriennale nel campo delle balle. La prima bufala riguarda naturalmente l'accusa rivolta alla capitana di essere stata in combutta col geverno tedesco per lasciare i migranti in Italia (qui un dettagliato articolo di Open che la smonta); la seconda è quella secondo cui avrebbe infranto "le leggi", quando in realtà un giudice ha stabilito che nella decisione di Carola Rackete di attraccare non è ravvisabile alcuna infrazione di leggi (qui un estratto delle motivazioni); la terza bufala batte ancora sul famoso/famigerato speronamento, che con lo speronamento non c'entra assolutamente nulla, se si conosce il significato del termine (qui trovate una esauriente spiegazione del Post con tanto di disegnino, caso mai qualche adepto della ditta Salvini/Meloni passasse di qui).
Cosa aggiungere? Niente. Siamo in balia di un nuovo modo di fare politica e guadagnare consensi basato sulla ossessiva riproposizione di bufale, che trovano terreno più che fertile in una plebe di fanatiche menti semplici, pronte a bersi di tutto senza mettere nulla in discussione. Triste, ma è così.
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