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mercoledì 16 gennaio 2019

Il maestro delle giravolte

Nel 2015 diceva: "Io non sopporto la spettacolarizzazione. Chiederei agli inquirenti, agli avvocati, ai magistrati, di fare tutto nel massimo riserbo e nel massimo silenzio. [...] Poi non bisogna mai esibire un catturato. Se devi portare via uno, lo porti via di nascosto, la notte"; oggi accoglie un ergastolano a Ciampino, con tanto di tavolino ai bordi della pista, tv, microfoni, diretta fb e conferenza stampa. 

Nel 2016 solidarizzava con i consiglieri regionali leghisti della Regione Umbria che protestavano contro l'inceneritore che Renzi voleva costruire a Terni; lo slogan che i leghisti avevano ideato era: Ambiente e salute, non mandiamoli in fumo! Oggi l'inceneritore va bene e, dice il maestro delle giravolte felpate, "I rifiuti vanno smaltiti producendo anche utili, energia, ricchezza"

Fino al 2005 la Lega era graniticamente NO TAV, con Borghezio che sfilava per tutta la Val Susa a braccetto coi comitati che si battevano contro la realizzazione dell'opera (googlando si trovano ancora i manifesti in cui il simbolo della Lega era abbinato a quello dei NO TAV). Oggi, per Salvini, il TAV si deve fare senza se e senza ma. 

Per 25 anni la Lega ha insultato il sud (per sud intendeva tutto ciò che sta sotto l'Emilia Romagna) con una serie lunghissima di espressioni spregevoli che qualcuno, bontà sua, si è preso la briga di raccogliere e catalogare. Oggi Salvini fa i comizi al sud, la dicitura Padania è sparita dal simbolo, il nome Lega Nord ha perso il Nord, la secessione con cui ci hanno frantumato le appendici pendule per cinque lustri è in soffitta (rimane nello Statuto ma tanto non lo sa nessuno) e la nostra bella Italia è tornata a essere una e indivisibile, e i terroni, dopo che Salvini si è reso conto che il loro voto in fondo non fa poi così schifo, sono tornati a essere dei cari fratelli. 

Capitolo euro. Nel 2012 il ruspista diceva: "La Lombardia e il Nord l'euro se lo possono permettere. Io a Milano lo voglio, perché qui siamo in Europa". Dal 2015, contrordine compagni: l'euro non va bene, è lui che ci ha rovinato, e cominciano da lì i No Euro Day della Lega, con Salvini intento a farsi fotografare con vistose magliette con su scritto Basta Euro! Arriva il 2018. Contrordine di nuovo: l'euro torna nei favori del tipo dalla Nutella facile. "Noi non vogliamo uscire da niente", strilla sui social. Tre giravolte in sei anni: notevole, direi.

Ora, capite bene anche voi che uno che cambia idea su tutto con la frequenza con cui Liz Taylor cambiava i mariti, qualcosa che non va ce l'ha sicuramente, forse anche a livello psicologico. Anzi, da un certo punto di vista è auspicabile che tale comportamento abbia a che fare con la patologia, perché altrimenti vorrebbe dire che il soggetto in questione è semplicemente un cretino. Cosa che francamente non mi sento di escludere. Una parola di compassione per tutti quelli che lo seguono e continuano a non rendersi conto di quanto, da anni, li sta prendendo per il culo, e l'auspicio che magari piano piano si sveglino e se ne accorgano.

3 commenti:

  1. Senza parole. Per quanto riguarda quelli che lo seguono basta leggere quello che scrivono sui social e come lo scrivono, non servono altre spiegazioni.

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  2. Concordo con Francesco qui sopra. Purtroppo i webeti sono in deciso aumento negli ultimi tempi...

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