In realtà, il fatto che Mattarella abbia firmato e promulgato il Rosatellum senza battere ciglio e senza osservazioni o note di accompagnamento - gli uffici giuridici del Quirinale non hanno ravvisato nel testo della legge profili di incostituzionalità - non significa granché. Anche il famigerato Porcellum di Calderoli (nomen omen) e il successivo Italicum furono promulgati tranquillamente. Il primo, tra l'altro, da Napolitano, noto per aver firmato senza batter ciglio alcune delle porcate più immonde che la storia repubblicana ricordi, tipo il lodo Alfano, ad esempio, o lo scudo fiscale del 2009.
Sia il Porcellum che l'Italicum, nonostante appunto il via libera del Quirinale, furono poi fatti a pezzi, o comunque ridimensionati e corretti, dalla Consulta. Vogliamo scommettere che il copione si ripeterà? Andremo a votare a marzo, o quando sarà, con questa bella legge che ha messo d'accordo Renzi, Berlusconi, Salvini, Verdini, Meloni, una legge quindi approntata nel nome dell'autoconservazione del peggio sulla piazza (ammesso e non concesso che la controparte si possa considerare il meglio), come del resto le leggi elettorali precedenti. Poi, a Parlamento insediato, toh, si scoprirà che pure questa è incostituzionale. Film visto e rivisto.
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