Domani uno dei personaggi più squallidi e impresentabili dell'intero panorama politico italiano, Verdini, incontrerà al Nazareno una rappresentanza di personaggi che se per squallore e impresentabilità non sono allo stesso livello, poco ci manca. Sembra che il tizio, Verdini, gravato da una mole di processi che Berlusconi a confronto è una verginella, voglia chiarire bene la posizione che il suo movimento dovrebbe occupare all'interno del Pd: ingresso organico o appoggio esterno. La formazione guidata da Verdini, infatti, si è sempre collocata, rispetto all'esecutivo Renzi, in una specie di limbo non ben definito, non chiaro, all'insegna di una sorta di "sta con loro ma è meglio non reclamizzarlo troppo", per rendere un po' l'idea. Ecco, diciamo che il pluri indagato, nonché pluri imputato, Verdini vuole chiarire una volta per tutte la sua posizione.
Chissà se a qualche elettore del Pd, magari in uno dei rari momenti di connessione sinaptica funzionante, è mai tornata alla memoria l'aura di rottamatore che il tipo di Rignano si era costruito con così tanta perizia ai suoi esordi.
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