Mentre ci si trastulla con la Concordia e altre amenita' (nessuno lo mette in prima pagina perche' non sta bene), il FMI ha rivisto al ribasso le stime di crescita del nostro paese per il 2014. Il nostro PIL, infatti, crescera' dello 0,3% a fronte di una previsione del governo dello 0,8. "Che la crescita sia dello 0,4 o 0,8 o 1,5 non cambia niente per la vita quotidiana delle persone" si affretta a precisare Renzi. In pratica, la famosa ripresa pronosticata per la fine del 2013 non ci sara' neppure nel 2014, e probabilmente neppure nel 2015. Quella piccola percentuale che secondo Renzi non cambia niente, potrebbe invece cambiare parecchie cose, dal momento che tradotta in soldoni significa 1,3-1,5 miliardi di entrate in meno nella casse dello stato. Adesso considerate che servono 10 miliardi di euro solo per garantire la copertura dei famosi 80 euro per i lavoratori nel 2015 - Renzi ha tra l'altro promesso che la estendera' anche ai pensionati (dove prendera' i soldi lo sa solo lui) - poi considerate i dati sulla disoccupazione e le cinque imprese al giorno (notizia di ieri) che continuano a chiudere i battenti. Siamo un paese fermo, nello stagno, crescita zero, e tutti i dati dicono che i famosi 80 euro elettorali non hanno mosso di un soffio l'economia.
Insomma, quanto ci scomettete che quando saremo qua verso settembre-ottobre scappera' fuori quella manovrina di aggiustamento che adesso tutti negano? Ecco, noi guardiamo con interesse la Concordia e intanto stiamo sul Titanic. Bello, no?
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