La vicenda della perquisizione, sia della sede del Giornale, sia della giornalista autrice
Ma al di là degli annunci roboanti e ad effetto, cosa c'è in realtà dietro la vicenda? Ben poco di preoccupante o di cui allarmarsi, mi pare. Come scriveva poco fa Luca sul suo blog, infatti, "la giornalista del Giornale non è indagata, ha subito una perquisizione, un atto giudiziario, nell’ambito di un’inchiesta contro qualcun altro. La perquisizione si è resa necessaria dall’intenzione di verificare se l’indagato ha commesso un reato e perseguirlo".
Nello specifico, l'unico indagato in questa vicenda è infatti tale Matteo Brigandì, membro del CSM in quota Lega, il quale, secondo la procura di Roma, avrebbe sottratto il fascicolo, riservato, riguardante la vicenda della Boccassini e l'avrebbe passato al Giornale. Su tale documentazione la giornalista Anna Maria Greco avrebbe poi costruito il suo "articolo". Ora, è chiaro che essere perquisiti è sempre una cosa poco piacevole, ma da qui ad arrivare a dire che è minacciata la libertà di stampa mi sembra un tantino esagerato. La libertà, e anche la credibilità, di stampa è minacciata semmai da chi tira fuori articoli come quello sulla Boccassini, che perpetuano nel tempo la famigerata strategia Boffo.
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